Nelle stime del DEF i trasferimenti alle imprese sono già - TopicsExpress



          

Nelle stime del DEF i trasferimenti alle imprese sono già previsti in forte calo nel triennio 2013-15 (oltre 5 miliardi); essi si contrarranno in media all’anno di circa il 6 per cento. La contrazione riguarda sia quelli erogati dalle Amministrazioni centrali (circa 3 miliardi) sia quelli delle Amministrazioni locali (circa 2 miliardi). La possibilità di realizzare ulteriori risparmi di spesa in corso d’anno nel comparto appare limitata. Oltre alla quota di fondi destinati al funzionamento delle società di servizio pubblico, va considerato che i trasferimenti al settore privato sono costituiti da fondi già impegnati e stanziati in questo periodo dell’anno.Risparmi significativi sono realizzabili a partire dal 2014 ma ciò richiederà scelte politiche precise su quale ruolo debba avere lo Stato nella fornitura dei servizi di pubblica utilità e su quali settori privati siano da ritenersi strategici o meritevoli di sostegno. Per valutare gli spazi di ulteriore contenimento della spesa pubblica occorre inoltre ricordare che larga parte di essa è competenza degli enti decentrati; come tale, qualunque piano di riduzione o ricomposizione necessita di un confronto approfondito con gli amministratori locali. Secondo le stime contenute nel DEF, circa un terzo della spesa primaria nel 2013 (quasi 240 miliardi su circa 726 del complesso della PA) è di competenza delle Amministrazioni locali. Escludendo la spesa per pensioni e per le altre prestazioni sociali in denaro, si può stimare che la quota di competenza degli enti decentrati raggiunga quasi il 60 per cento del totale. Circa il 30 per cento (68,8 miliardi) della spesa primaria decentrata è connessa con il costo del personale, di cui oltre la metà appartenente al comparto sanitario; nell’ultimo triennio la spesa per redditi da lavoro si è ridotta del 3,6 per cento e un ulteriore calo è previsto per l’anno in corso. La spesa del comparto sanitario non inclusa nei redditi da lavoro e costituita sia da prestazioni sociali in natura sia da consumi intermedi assorbe circa il 30 per cento del totale (circa 70 miliardi). Gli investimenti rappresentano circa l’8 per cento (19,0 miliardi); la contrazione registrata nello scorso triennio è stata pari a un quarto mentre per il 2013 è prevista un’ulteriore riduzione del 10 per cento.
Posted on: Mon, 22 Jul 2013 17:05:24 +0000

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