Nomisma: nel 2014 mutui e compravendite in lenta ripresa. Prezzi - TopicsExpress



          

Nomisma: nel 2014 mutui e compravendite in lenta ripresa. Prezzi ancora in calo articolo di Emiliano Sgambato Il Sole 24 Ore Casa 24 20/ 11 / 2013 Grazie soprattutto ai segnali positivi provenienti dai mutui, si intravede una leggera ripresa del mercato immobiliare nel 2014, quando le compravendite dovrebbero tornare lentamente a salire. I prezzi invece si assesteranno ancora verso il basso, anche se a ritmi minori di quelli registrati nellultimo anno. È in sintesi il quadro che emerge dallOsservatorio Nomisma sulle grandi città. I trend di mercato nelle città: a Roma il maggior calo dei prezzi, tiene Bari I trend di mercato nelle città: a Roma il maggior calo dei prezzi, tiene Bari «La seconda ondata recessiva iniziata nel 2011 - si legge nellOsservatorio - parrebbe essere giunta a conclusione: anche se per il 2014 non si preannunciano significativi miglioramenti, a partire dal 2015 si ritiene plausibile un avvio di ripresa». Tra gli operatori, intanto, prevalgono i giudizi negativi per i prossimi 6 mesi: le previsioni relative ai valori sono orientate a un maggior pessimismo rispetto a quelle relative alle quantità scambiate. Per fine 2013 è confermata una ulteriore frenata degli scambi - sull trend dei dati forniti dallAgenzia delle Entrate (domani sono attesi quelli relativi al terzo trimestre) - sebbene la contrazione (-8,3% nelle stime di Nomisma) si annunci molto inferiore a quella registrata lo scorso anno (-25%) e tenda a perdere di intensità con il passare dei trimestri. Lanno in corso dovrebbe quindi chiudersi con un circa 407mila compravendite, mentre nel prossimo biennio le transazioni dovrebbero aumentare a un ritmo intorno al 9-10% annuo, rimanendo pur sempre al di sotto delle 500mila unità. Nei 13 maggiori mercati la variazione negativa questanno si dovrebbe fermare a -5,6 per cento. «Questo scenario presuppone tuttavia - notano da Nomisma - una prosecuzione dellaggiustamento dei prezzi degli immobili: il repricing, cominciato in ritardo rispetto alla caduta delle compravendite, proseguirà anche nel prossimo biennio, seppure con unintensità via via decrescente». Nel secondo semestre si è registrata una variazione del -2% per le abitazioni nuove e del -2,2% per quelle usate, in attenuazione rispetto ai cali del primo semestre (-5,3% il dato annuale sullusato abitabile, -4,8% sul nuovo). Laggiustamento verso il basso dei valori immobiliari sarà ancora significativo nel 2014 in tutti i comparti, mentre sarà più contenuto nel 2015 (rispettivamente -3,1% e -1,4% per il residenziale). Occorrerà attendere il 2016 per tornare al segno più. Anche se nella seconda metà del 2013 il mercato immobiliare nelle maggiori città italiane si è mantenuto in terreno negativo, alcuni indicatori potrebbero essere interpretati come segnali di una possibile inversione di tendenza nel breve periodo: nelle zone di pregio e per gli immobili migliori la forbice tra domanda e offerta si sta riducendo e sembra essersi fermato il trend negativo su sconti (16,5% per lusato e 11,5% sul nuovo) e tempi di vendita (8,4 mesi). Sul fronte mutui, nel primo semestre 2013 le consistenze dei prestiti alle famiglie consumatrici si sono ridotte di circa 3 miliardi di euro rispetto al semestre precedente. Di questi 3 miliardi, i prestiti per acquisto di abitazioni passano da 343,5 a 341,9 miliardi. A fronte di tale calo aumenta la quota di prestiti deteriorati, che passa dal 5,4% al 5,8% per la componente di acquisto di abitazioni. Si intravedono tuttavia alcuni segnali che possono prospettare per il 2014 un arresto della contrazione delle erogazioni e lavvio di un processo di ripresa (+17,6%). Il primo elemento positivo deriva dalle percezioni degli stessi istituti bancari, che segnalano per lultimo trimestre 2013 lavvio di una tendenza di offerta creditizia meno restrittiva a fronte di una domanda percepita in leggera crescita. Se naturalmente non è possibile leggere in queste affermazioni una ripresa nel mercato creditizio è però possibile segnalare la fine del periodo di contrazione. Un secondo dato emerge dai dati sulla capacità di accesso al mercato immobiliare attraverso il credito e alla capacità reddituale delle famiglie italiane. La fase acuta della malattia per il mercato dei mutui è probabilmente passata, tuttavia il paziente è debole e per recuperare ci vorranno tempo e sforzi non secondari. Anche nel segmento non residenziale il calo delle compravendite si è attenuato, con unoscillazione del -7,1% a livello nazionale rispetto al -24,1% dellanno precedente. I prezzi nel secondo semestre sono scesi del -2,3% per gli uffici (sconti al 17,7%) e del -1,9% per i negozi (sconti al 17,4%). Sul mercato corporate Nomisma evidenzia come lItalia mostri timidi segnali di ripresa: lincidenza sugli investimenti continentali è passata dall1,4% del 2012 al 2,3% del 2013: «A fine 2013 il volume delle transazioni immobiliari istituzionali dovrebbe raggiungere i 3,3 miliardi di euro, che rappresentano poco meno del doppio degli investimenti realizzati lo scorso anno. Cresce la quota di investimenti stranieri, che raggiungono addirittura il 73% del mercato».
Posted on: Sat, 23 Nov 2013 16:44:25 +0000

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