Oggi di 5 anni fa un terremoto di proporzioni indicibili si scateno su Haiti, ci furono 300.000 vittime. Lanno dopo per incarico delle Nazioni Unite realizzai a Port u Prince, la Capitale, a BREATH. Una scultura composta da una serie di fogli di ferro su basamento di cemento. Su uno, quello scivolato a terra sono scritti, con lettere di bronzo, i 102 nomi dei caduti delle Nazioni Unite. Quest’Opera e’ un racconto che si sta’ scrivendo. E’ la storia di un paese da proteggere e ricostruire. Questa e’ la sua missione. A BREATH e’ un suono che sussurra quel momento, e’ un respiro, un soffio, listante prima in cui la Terra ha iniziato a tremare un lieve soffio muove quei fogli facendone scivolare uno a terra. Ho voluto mettere solo i nomi delle persone che hanno perso la vita senza ordine alfabetico perche’ quando si muore si e’ tutti sullo stesso livello e anche perche’ sono convinto che tanti haitiani li fuori avessero questi stessi nomi. E’ un’Opera che sfida il tempo, lo spazio e la gravita’, proprio come questo popolo.
Posted on: Mon, 12 Jan 2015 09:51:00 +0000
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