Paolo da Novi Oggi la conosciamo tutti come Piazza Paolo da Novi, - TopicsExpress



          

Paolo da Novi Oggi la conosciamo tutti come Piazza Paolo da Novi, ma la fretta e lo stress che ci portano lì non permettono a nessuno di domandarsi chi mai sia stato questo Paolo e per giunta piemontese e cosa mai diamine abbia fatto per meritarsi l’intestazione di una piazza. A giudicare dal numero di bestemmie che salgono dai genovesi intenti a trovare un parcheggio lì alla modica cifra di € 2,5 per ora o frazione di, più che un’onorificenza l’intestazione di una piazza simile sembra un castigo alla memoria, ma forse non è proprio così La piazza sorge nel tardo 800 inizio 900 più o meno dove partiva un ponte che collegava l’antico borgo Pila a Genova, Pila era un paesino ai piedi di Albaro devastato abitualmente dalle piene del Bisogno ( vi ricorda qualcosa?) la copertura dello stesso annullò la peculiarità del vecchio borgo, Mussolini con la grande Genova fece il resto, ora borgo Pila è una gloriosa società di biliardo. Oggi è un punto nevralgico della toponomastica genovese e quindi questo signor Paolo doveva ben essere qualcuno di importante. Il suo nome rimanda ovviamente all’origine, Novi sempre stata cittadina nell’orbita genovese nonostante sia in Piemonte, il suo sotto appellativo “ ligure” la dice lunga. Gli anni che resero celebre Paolo erano decisamente burrascosi, in un lontano occidente un altro concittadino era sbarcato in quelle che poi sarebbero state “le americhe” Cristoforo Colombo, emigrante da Genova arrivò a san Salvador con le ormai mitiche caravelle, a Roma il Papa Borgia, Alessandro IV aveva combinato quello che qualcuno di voi saprà e che da solo meriterebbe un’enciclopedia della famiglia, con fratelli che si ammazzano l’un l’altro figlie che trombano ovunque e veleni a pioggia, ora un Papa ligure Giulio II era sul trono di Pietro, il solo fatto che passò alla storia come “ il Papa guerriero” lascia intendere di che pasta fosse l’arzillo vecchiardo. La repubblica aveva abdicato il potere nominale ad una sorta di protettorato francese, la parte nobiliare della città preferiva così, che i francesi fossero oggetto del malcontento popolare e che loro continuassero a farsi i fatti loro arricchendosi a dismisura. La fazione popolare non ne poteva più, passata alla storia per un loro caratteristico indumento , una cappa sdrucita e piccolissima erano chiamati “ coppette” avremmo dovuto chiedere i diritti d’autore ai francesi ed i loro sanculotti ! La rivolta scoppiò tremenda come tutte le rivolte in cui è il popolino a dettare tempi e modi, i Fieschi si rintanarono a Quarto in villa , i francesi salirono a castelletto facendo solo sporadiche uscite. L’assemblea popolare a quel punto doveva eleggersi un Doge, sebbene fosse un semplice tintore fu scelto Paolo uno di loro insomma, anche se legato alla facoltosa famiglia Cattaneo, quello che seguì fu un lampo intensissimo, il doge liberò la fortezza di castelletto dai francesi, avviò riforme pro popolino, si adoperò diplomaticamente per arginare la superiorità militare che oramai aveva abbandonato il suolo italico, ma non c’era niente da fare, la nobiltà antica cittadina ordendo con i francesi e con i milanesi si diede da fare per scalzare questa forma di neo repubblica, e non tardò molto a riuscirci. Paolo in un estremo tentativo cercò di raggiungere Roma per negoziare con Giulio II ( al quale i francesi stavano sulle palle) ma il capitano della nave che lo accompagnava lo tradì e lo vendette ai suoi nemici, fu decapitato davanti a palazzo ducale, aveva governato 17 giorni, bastarono per renderlo immortale.
Posted on: Thu, 05 Dec 2013 07:25:52 +0000

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