SAB 23 Luglio 2011 In questo giorno fui un ardimentoso - TopicsExpress



          

SAB 23 Luglio 2011 In questo giorno fui un ardimentoso viaggiatore, che la sera partì alla volta dell’ “Ippocampo” alla scoperta dell’ invisibile e lo battezzò IMMENSA …..in mancanza di parole adeguate. Era una “forma di pensiero” ascrivibile all’ingenuità ancora “infantile dei primi tempi”, ma che si costruiva e si costruisce poco per volta sotto l’azione degli eventi e delle circostanze interne o esterne che siano. Andarci…significò ritrovare il paesaggio originario, riconoscerne i modi, le forme, contemplare l’indecifrabile all’uomo, ma tutto ciò era lì, presente in un territorio determinato. Significò scoprire costantemente, per tappe successive, quello spunto reale che sullo sfondo di quelle onde e luci collinari, ebbe il potere di scuotere lo spirito dal torpore e d’indurlo a stabilire un percorso il cui centro è un nome proprio, il Suo. Sorse e sorge così un’ermeneutica che richiede alla lettura degli eventi quotidiani, la verità racchiusa in ogni respiro, in ogni sguardo, in ogni battito d’occhi, non procedendo per via materiale apparente ed effimera, ma ripercorrendo una storia i cui avvenimenti si dipanano in uno spazio orientato da molteplici e necessari segnali. Quella sera, la ricerca si concluse e iniziò quando al termine di quel periplo apparì la (mia) terra natale, la cui virtù originaria ritrovò il suo statuto ontologico, la sua Essenza. Un paradiso la cui anamnesi è resa oggi sempre possibile dalla contemplazione presente, allora fu un’autentica penetrazione nell’immenso, e un paesaggio capace di autenticare il racconto che lo evoca. Ricordo e scrivo, non per analizzare un’ennesima opposizione metafisica tra l’immateriale e le emozioni, ma per analizzare gli stra-ordinari effetti “evidenti” prodotti. Suscita miraggi e sogni concreti, sempre rinascenti nel corso della storia dei giorni. Quella storia, appunto, di cui bisognava riconoscerne il percorso e che si costruisce attraverso il divenire imperioso della sua extra ordinarietà….che non ha né luogo né data di nascita, e niente che riconduce all’ umano. In quella sera le mie figure immaginarie, i miei disegni onirici, che era già arduo e impossibile solo immaginare, grazie all’IMMENSA, non furono più misteriosi poteri illusionistici, ma resero materiale l’abisso insondabile di un pensiero primordiale da cui emergerà l’adorazione più profonda che l’umano possa concepire. Soltanto la mia miopia m’impediva fino a quel momento di vedere il “paradiso” che La Regina faceva fiorire in ogni stagione. Un fiore raro che gli austeri dotti “Osservatori Razionali dell’uomo”, fastidiosamente tratti in inganno dagli scritti di certi materialistici “botanici” che si ostinano a confondere il profumo che Ella emana con chissà quali erbe….ma il profumo è solo suo, quello di un fiore che è Totalmente altro.
Posted on: Tue, 23 Jul 2013 11:09:15 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015