Samorì torna in pista e chiama alla “rivoluzione” contro le - TopicsExpress



          

Samorì torna in pista e chiama alla “rivoluzione” contro le banche. L’incipit e’ senz’altro d’impatto: “e’ ufficiale: Samori’ chiama gli italiani a fare la rivoluzione. Aderisce anche il sottosegretario Ferrazza”. La questione e’ però meno ultimativa e si sostanzia nella pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, cosi’ annuncia Samori’, della “mobilitazione nazionale per la raccolta firme per obbligare tutte le banche d’Italia a finanziare famiglie ed imprese”, iniziativa nella quale “si espone personalmente il Prof. Avv. Gianpiero Samori’”, che le cronache politiche hanno conosciuto nell’ultima campagna elettorale come presidente del Mir, appunto i Moderati In Rivoluzione. “I Moderati sono pronti alla Rivoluzione, e da settembre saranno presenti in tutte le Regioni nelle principali piazze d’Italia”, dice il leader del Movimento mentre Walter Ferrazza, sottosegretario per gli Affari Regionali e le Autonomie, afferma che “la parola d’ordine deve essere, d’ora in avanti, dignita’. Basta crisi, basta suicidi, e’ ora di ridare dignita’ agli italiani. Come sottosegretario e come primo cittadino, rappresento gli italiani e ne ascolto quotidianamente le difficolta’. Sottoscrivero’ la raccolta firme e me ne rendero’ personalmente promotore”. Spiega ancora Samori’ che “dopo la campagna elettorale sono stato ancora tra la gente di tutta Italia, e ho sentito sempre piu’ urla di disperazione, minimo comune denominatore di famiglie e imprenditori strozzati dalla crisi economica del Paese, frutto di un sistema che ha permesso alle banche di risanarsi, mandando allo sfacelo il vero motore dell’economia. La crisi non ha colore politico e l’Italia e’ di tutti. E solo tutti insieme possiamo fare la differenza”. ”Individuando tra le principali cause della crisi economica in Italia la mancanza di una norma che abbia imposto alle banche di utilizzare almeno in parte i soldi della Bce per finanziare famiglie ed imprese – ricapitola il Mir – e’ nata la proposta di legge di iniziativa popolare per ottenere che vengano riaperti i rubinetti del credito con prestiti ad un tasso dell’1,5%, al fine di poter garantire i diritti principali e primari degli individui: lo stipendio, la salute, la casa”. Questi i contenuti principali della proposta di legge di iniziativa popolare: “ottenere che tutte le banche d’Italia siano obbligate a destinare a favore di famiglie ed imprese almeno il 50% delle somme ricevute dalla BCE, ad un tasso che non puo’ superare di tre volte il tasso applicato dalla BCE,attualmente lo 0,50%, praticando quindi prestiti ad un tasso del 1,5%, pena il pagamento di un indennizzo compensativo; istituzione di un fondo denominato salva casa, al quale verranno destinati parte degli extra-profitti realizzati dalle banche provenienti da condizioni iper agevolate a loro riservate dalla BCE, che provvede al pagamento in surroga delle rate scadute e non pagate dei mutui prima casa. Pene molto severe sono previste per le banche che non ottemperino al dovere di versamento: reclusione da 3 a 7 anni per i vertici delle banche”. di GIORGIO CALABRESI
Posted on: Mon, 12 Aug 2013 13:10:44 +0000

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