Se la complessità (collettiva e individuale) è in origine una risposta alle sfide delladattamento, presto si stacca da questo, si erge contro di questo: la ricerca del conflitto e della mediazione diventa valore a sé, la gestione del proprio io diventa unoccupazione indipendente dal soddisfacimento dei bisogni primari, trasformandosi in una sempre più raffinata tecnica di costruzione del Sé. Lentamente, lo spazio lasciato all esistere per e insieme allAltro viene consumato, fino a diventare irrisorio: il campo dello sperabile e del possibile si sposta dallazione sul reale al mantenimento dellequilibrio interno, costantemente minacciato dal processo accumulativo di conflitti irrisolti. Paradossalmente, i bisogni, i desideri, i sentimenti non sono più tensioni verso lesterno, chiamata allapertura al mondo, ma trasmutano in una perenne fame di fame, in una fuga in cui assassino e vittima hanno lo stesso volto, lottano nello stesso corpo.
Posted on: Fri, 29 Nov 2013 10:17:48 +0000
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