Sergio Caputo @Caputaglia - Quel #SabatoItaliano di 30 anni fa Se - TopicsExpress



          

Sergio Caputo @Caputaglia - Quel #SabatoItaliano di 30 anni fa Se c’è un artista che negli anni è stato capace di innovare, divertire, sperimentare, giocare con note e parole, sempre con grande discrezione e sincerità, quello è Sergio Caputo. Sono passati 30 anni da quel 1983, quando pubblicò quel Sabato Italiano destinato a diventare un classico, a non tramontare mai, a produrre tanti singoli, divenuti poi colonna sonora di più di una generazione. E adesso torna proprio quell’album, o meglio, un remake dell’originale con brani come Bimba Se Sapessi, Spicchio di Luna, Mercy Bocù, più due inediti. E torna un tour, Un Sabato Italiano Show, che lo porterà in giro per l’Italia con una formazione di 6 elementi, e ovviamente gli immancabili fiati. Non ha mai smesso di fare concerti, in realtà. Anche quando viveva negli Stati Uniti, tornava spesso in Italia, ci regalava esibizioni, tour, di volta in volta con formazioni diverse. Lo avevo incontrato qualche anno fa, in occasione di un concerto nella capitale. 30 anni fa hai cominciato a giocare con i suoni, a mischiare i generi, a produrre quel crossover del quale si sarebbe poi parlato tanto, senza mai perdere di vista la tua identità. Non ho mai creduto nei confini musicali. La musica è il regno della libertà, della comunicazione. Negli Stati Uniti invece la musica è più incanalata in format radiofonici. Anche se poi in realtà io sento magari Bublè su canali country! Ormai gli artisti si stanno abituando a creare album che possano andare di qua e di là. Il Sergio Caputo musicista ha collaborato con alcuni dei grandi della musica degli ultimi 30 anni, da Dizzy Gillespie a Tony Scott, da Mel Collins dei King Crimson ad Enrico Rava e molti altri. E il Sergio Caputo cantautore è anche un giocoliere linguistico, tanto che i tuoi testi sono portati come esempio di poesia contemporanea nelle università italiane. Quando me lo hanno detto, non ci ho creduto. Poi ho capito che c’erano alcuni miei testi che giravano per le Facoltà di Letteratura Italiana. Nei miei testi ci sono alcune parti scritte di getto e altre che hanno invece bisogno di una cura maggiore. Io sono intransigente con me stesso, se la musica va in un certo modo, io non la allungo perché devo inserirci per forza una parola. Ne cerco una più corta, che vada bene lì, che giri bene con l’accento. È un processo abbastanza sofferto! La tua passione per la scrittura era emersa anche nel tuo romanzo del 2008, “Disperatamente (e in ritardo cane)”. Un romanzo vero, non uno dei classici libri dei cantanti, senza nulla togliere ai cantanti. Un romanzo con una vera trama, non è basato sulla mia esperienza, anche se c’è molto di me, della mia esperienza, delle mie emozioni, dei miei ricordi. Ma è un romanzo vero, di uno scrittore. E in occasione dei 30 anni di Sabato Italiano Sergio Caputo ci regalerà un nuovo volume, “Un Sabato Italiano Memories”, con tutto ciò che è accaduto attorno a quell’album, aneddoti, amori, icone di quegli anni. Questa volta sì, il libro di un cantante. (3 Ottobre 2013) - See more at: agentilerichiesta.blog.rai.it/2013/10/03/quel-sabato-italiano-di-30-anni-fa/#sthash.7VvNZlf3.dpuf
Posted on: Wed, 09 Oct 2013 19:42:24 +0000

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