Sono padri. Sono madri. Molti hanno la mia età. Giovani e bambini dallo sguardo consumato … consumato troppo in fretta da violenze e dalla morte! Li chiamiamo immigrati, per distinguerli da noi, ma che a forza di chiamarli tali, dimentichiamo di chiamare uomini! Uomini come noi, che dell’Uomo portano la dignità e i diritti. Un passato abbandonato, un presente inadeguato ed un futuro indubbio. La politica dell’Immigrazione è una cosa seria, poiché serio e fondamentale il diritto che tutela. Troppo spesso si parla di immigrazione con fin troppa banalità. Banalità e superficialità che ormai affliggono l’intera politica del Paese. Ascoltiamo continuamente dichiarazioni banali, prive di riflessione e fondamento. Tutti pronti a dire cosa è giusto e cosa è sbagliato, ma nessuno che sappia dire perché. E questo in partiti e movimenti, a destra e a sinistra e quando si decidono a dir qualcosa, anche al centro, visto che ormai da mesi, proprio loro, rimangono in silenzio. La politica è una cosa seria poiché seri e complessi sono i temi che deve affrontare. Temi particolari, ma connessi e uniti da un progetto comune che si chiama Paese e Bene Comune e di una Europa che troppo spesso cerca il bene della sola Germania. La situazione attuale è grave e non sarà la buona volontà a risolverla, né azioni estreme di protesta. Va risolta con competenza, gradualità, capacità di prendere tutti i diritti, interessi, valori e dare ad ognuno il giusto ordine. Non abbiamo la riforma elettorale, quindi non lamentiamoci e cerchiamo di capire qual è il massimo obiettivo che in una situazione del genere può essere raggiunto e cerchiamo di realizzarlo! Ognuno nella propria area e competenza, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà! L’Italia è un grande Paese perché gli Italiani sanno e hanno sempre saputo fare la storia partendo dal basso.
Posted on: Thu, 03 Oct 2013 10:51:21 +0000
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