Storia della California Da Wikipedia, lenciclopedia - TopicsExpress



          

Storia della California Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Bandiera della California Stemma della California La California era abitata da più di tredicimila anni da numerose tribù di nativi americani, prima che gli esploratori europei la raggiungessero nel XVI secolo. Dimenticata durante il XVII secolo dagli Spagnoli, non fu colonizzata che a partire dal 1765 sotto la spinta di Carlo III di Spagna. Questa colonizzazione poggiava su tre pilastri: le missioni, per convertire i nativi americani, i presidios, che assicuravano la difesa del territorio, ed i pueblos, dove risiedevano i coloni. Fu in questepoca che i Britannici ed i Francesi cominciarono ad interessarsi alla California, seguiti dai Russi allinizio del XIX secolo. In seguito allindipendenza messicana, lAlta California divenne uno stato messicano, ma gli Stati Uniti si interessarono molto presto alla regione, tanto da annetterla dopo la Guerra messicano-statunitense, nel 1848, dando ai territori acquisiti il nome Cessione messicana. La Corsa alloro portò più di duecentomila coloni nel nuovo territorio, e la parte occidentale divenne, a partire dal 1850, il 31º Stato dellUnione. La California fu alleata dei Nordisti durante la Guerra di Secessione e si sviluppò rapidamente grazie alle ferrovie. Questo sviluppo continuò ininterrotto fino al XX secolo per il problema dellacqua e dellinquinamento, che restano anche oggi di attualità, insieme ai problemi legati allimmigrazione ed alle tensioni razziali. Indice [nascondi] 1 La dominazione amerinda 2 Il periodo della scoperta 2.1 Alla ricerca dellEldorado 2.2 In cerca di un passaggio per le Indie 2.3 Il XVII secolo 3 La dominazione spagnola 3.1 La colonizzazione 3.1.1 Le missioni 3.1.2 I distretti militari ed i presidios 3.1.3 I pueblos 3.2 Influenze straniere 4 Gli sconvolgimenti del XIX secolo 4.1 La California messicana: tra malcontento e lussuria 4.1.1 Una regione ambita dallo straniero 4.2 La conquista americana del 1846 4.3 La corsa alloro 4.4 Gli inizi difficili del nuovo stato 4.4.1 Scelta di una capitale ed organizzazione dello Stato 4.4.2 Comitati di vigilanza e sentimenti anti-immigrazione 4.4.3 La California durante la Guerra di Secessione 4.5 Laccelerazione dello sviluppo ed i problemi connessi 4.5.1 La rivoluzione ferroviaria 4.5.2 Monopolio delle compagnie ferroviarie e conflitti dinteresse 5 XX secolo: tra grandi successi e problemi gravosi 5.1 Successi tecnologici e danni collaterali 5.2 Lemergere della potenza californiana 5.2.1 La California durante la Seconda Guerra Mondiale 5.3 Lepoca del baby boom 5.4 Vittima del proprio successo 6 XXI secolo 6.1 I mandati di Schwarzenegger 7 Note 8 Bibliografia 9 Voci correlate 10 Altri progetti 11 Collegamenti esterni La dominazione amerinda[modifica | modifica sorgente] Cartina con le posizioni dei principali popoli e tribù amerindi La geografia della California, ricca e varia, ed il suo clima, di tipo mediterraneo, hanno permesso agli uomini di installarvisi a partire dalla Preistoria. Infatti, le risorse idriche sono abbondanti (lOceano Pacifico ed i numerosi fiumi della regione) ed il clima è temperato (estati secche, inverni miti). Tuttavia, gran parte della California è montagnosa, poiché confina con la Sierra Nevada, di cui il punto culminante è il Monte Whitney; essa possiede anche deserti molto caldi come la valle della Morte. Poche cose si conoscono della preistoria californiana. I resti dellArlington Springs Man[1][2], ritrovati sullisola di Santa Rosa (allepoca isola Santa Rosae), situata a sud della California, indicano che la regione sia stata abitata almeno a partire dallultima glaciazione (Glaciazione Würm), cioè da circa 13 000 anni (fine del paleolitico superiore). Si tratta del più antico scheletro umano ritrovato in tutto il Nord America. Secondo gli antropologi, questa popolazione aborigena, discenderebbe dalle popolazioni più antiche provenienti dallAsia attraverso la Siberia in Nord America quando i due continenti erano ancora uniti, verso la fine del Pleistocene attraverso un braccio di terra[3]. Gli Amerindi erano divisi in numerose tribù sparse sul territorio, tra le quali i Chumash, i Maidu, i Miwok, i Modoc, i Mohave, gli Ohlone ed i Tongva, oltre ad un altro centinaio[4]. Questi gruppi parlavano differenti lingue, come chimariko, esselen, karok, salinan, washo o yana. Il loro stile di vita era differente a seconda della posizione: sulla costa, per esempio, i Chumash vivevano di pesca e di raccolta di conchiglie a partire dal III millennio a.C.[5], mentre nellentroterra, gli Amerindi utilizzavano lirrigazione ed utilizzavano lacqua per coltivare meloni, mais, fagioli e zucche. Il periodo della scoperta[modifica | modifica sorgente] Alla ricerca dellEldorado[modifica | modifica sorgente] Hernan Cortés Il XVI secolo è quello delle prime esplorazioni effettuate dagli Europei sulla costa californiana. Intorno allanno 1530, giunse allorecchio di Nuño Beltrán de Guzmán, amministratore coloniale della Nuova Spagna, la notizia che le Sette Città di Cibola avevano delle strade lastricate doro e dargento. Nello stesso periodo Hernán Cortés fu attirato da storie simile che descrivevano Ciguatan, una contrada meravigliosa, situata lontano a nord-ovest, che sarebbe stata popolata da Amazzoni e avrebbe posseduto una grande abbondanza doro, di perle e di pietre preziose. Poiché le due leggende erano simili e designavano uno stesso luogo, fu inviata una spedizione con la speranza di scoprire tale paese. Questa, nel 1533, scopre una baia, probabilmente quella dellattuale La Paz, ma è costretta a ripartire a causa delle difficoltà che si sarebbero presentate durante unesplorazione di terre più lontane. Nel 1534 e 1535, Cortés condusse unaltra spedizione, senza tuttavia trovare il paese cercato. Il 3 maggio 1535 decide di nominare la regione scoperta Isola di Santa Cruz (che oggi sarebbe la Penisola di Bassa California)[senza fonte] e fonda la città che sarebbe divenuta La Paz. Nel luglio 1539, le storie che avevano spinto lesploratore allavventura risorgono. Cortés invia Francisco de Ulloa con tre piccole navi ad effettuare una nuova spedizione, che raggiunge lestuario del fiume Colorado, gira intorno alla penisola e naviga fino allIsla Cedros. È dopo questo viaggio che appare per la prima volta il nome California, utilizzato per designare il nuovo territorio. In cerca di un passaggio per le Indie[modifica | modifica sorgente] Itinerario di quello che si immaginava essere il passaggio Altri esploratori, invece, cercarono in questa regione un mezzo per accedere più rapidamente allAsia (era il motivo del viaggio di Cristoforo Colombo). A partire dal XVI secolo, galeoni spagnoli provenienti dalle Filippine seguivano le coste californiane per scendere poi verso Acapulco[6]. Il portoghese João Rodrigues Cabrilho desiderava anche trovarci il mitico stretto di Anián: operando per la Corona di Spagna, egli organizzò una spedizione di due imbarcazioni, il Victoria ed il San Salvador che partirono dalla costa occidentale dellodierno Messico, nel giugno 1542. Egli sbarcò il 28 settembre sulla baia di San Diego, rivendicando in nome della Spagna quella che credeva essere lIsola di California Seguendo la sua rotta, egli scoprì lisola di San Miguel, una delle Channel Islands della California. Cercò inoltre di risalire più a nord per cercare di scoprire lipotetico passaggio, ma morì durante il viaggio, ed il resto della spedizione fu guidata da Bartolomé Ferrelo, pilota della spedizione, che arrivò fino allodierna frontiera tra la California e lOregon, nel tentativo esaudire lultimo desiderio di Cabrilho, di sapere che la costa sarebbe stata esplorata fino alla fine. Ferrelo dovette tuttavia tornare indietro quando una violenta tempesta danneggiò la nave e costò la vita a diversi membri dellequipaggio. È durante questo viaggio, tuttavia, che furono descritti per la prima volta gli Amerindi della California dagli Europei e che lAlta California fu scoperta. In seguito, nel 1579, lesploratore inglese Francis Drake, navigando lungo la costa californiana, scoprì il 17 giugno quello che descrisse come un meraviglioso porto naturale, dove sia la riparazione che il riapprovvigionamento delle sue navi sarebbe stato possibile. Drake rivendica questa terra e la chiama Nova Albion in onore della regina Elisabetta I dInghilterra. Ad oggi, tuttavia, non è noto quale fosse tale porto, né lestensione esatta delle terre rivendicate. Il XVII secolo[modifica | modifica sorgente] Sebastián Vizcaíno Nel 1602, Sebastián Vizcaíno proseguì lesplorazione della costa fino alla baia di Monterey, in cui arrivò il 16 dicembre, e tracciò uno schema dettagliato delle acque costiere californiane, che sarebbe stato utilizzato fino allinizio del XIX secolo.[7]. Egli rinominò numerosi luoghi già esplorati dagli Spagnoli nel secolo precedente. Altre spedizioni di minore importanza si succedettero: quelle di Tomás Cardova nel 1610 e 1636, di Francisco Ortega nel 1632 e 1636, di Luis Cestin de Cañas nel 1642, di Porter y Casanate nel 1644, di Bernal de Pinadero nel 1667, e quella dYsidro Otondo nel 1683. Fino al XVIII secolo nessuna colonia fu stabilita in California. La Spagna preferiva concentrare la sua attenzione sul Messico, il Perù e le Filippine e se avesse preteso di controllare tutte le terre sulla costa dellOceano Pacifico, non ne avrebbe tratto realmente profitto, se non al livello delle diverse esplorazioni citate. Neanche le altre potenze coloniali considerarono la California un territorio interessante: ella era percepita come una regione selvaggia che a prima vista non possedeva che poche risorse, che non interessavano ai coloni. Inoltre, il suo accesso, sia per via terrestre che per via marina era difficile per i mezzi dellepoca. Si sarebbe dovuto attendere il secolo seguente affinché la California potesse apparire più attraente ed accessibile. La dominazione spagnola[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi California spagnola. La colonizzazione[modifica | modifica sorgente] Junípero Serra La minaccia di una incursione dei Russi dallAlaska e di una possibile concorrenza della Gran Bretagna spinse Carlo III di Spagna ad organizzare una colonizzazione della California nel 1765. Tuttavia, limpero coloniale spagnolo non aveva più i mezzi per procedere ad uno sforzo così importante: furono quindi i monaci francescani, protetti da alcune truppe, ad essere gli alfieri di questa colonizzazione. Tra il 1774 ed il 1791, numerose spedizioni furono condotte per esplorare la regione nord-occidentale del Pacifico, ma il re decise di limitare lazione spagnola non superando la California del Nord, a causa del costo troppo imponente di un progetto simile. Nel maggio 1768, lispettore generale José de Gálvez organizzò una grande spedizione. il capitano Gaspar de Portolà si dichiarò volontario di dirigerla. La spedizione terrestre arrivò sul luogo dellattuale San Diego il 29 giugno 1769[8] e vi stabilì il Presidio di San Diego. Desideroso di raggiungere la baia di Monterey, il gruppo avanzò verso nord il 14 luglio, muovendosi rapidamente, e arrivando allattuale Los Angeles il 2 agosto, a Santa Barbara il 19 agosto, ed allestuario del fiume Salinas il 1º ottobre. Il 31 ottobre il gruppo raggiunse, per la prima volta, la baia di San Francisco[8], nonostante le navi spagnole avessero navigato lungo la costa per circa duecento anni, senza scoprirla. Il gruppo ritornò a San Diego nel 1770 ed in seguito, dopo aver lasciato il capitano Pedro Fages responsabile del presidio, ritornò da Portolà al Messico verso San Blas il 19 giugno. In seguito a questa spedizione, la colonizzazione sarebbe cominciata attraverso tre elementi: linstallazione delle missioni, dei presidios e dei pueblos. Le missioni[modifica | modifica sorgente] Tracciato della rotta El Camino Real e delle 21 missioni spagnole nel 1821 Junípero Serra, un francescano spagnolo dorigine maiorcana, fondò la catena delle missioni dellAlta California con la Mission San Diego de Alcalá nel 1769 di cui la chiesa fu consacrata il 16 luglio[6]. In seguito, durante lo stesso anno, egli proseguì da Portolà verso nord e raggiunse Monterey nel 1770, dove fondò una seconda missione, quella di San Carlos Borromeo. Il 17 settembre 1776 una spedizione spagnola fondò un presidio (fortino) a San Francisco e il 9 ottobre la missione nuovamente costruita fu dedicata a San Francesco dAssisi. Nel 1794 le nove missioni in California raggruppavano 4650 Indiani e 38 francescani[9]. Il numero di missioni raggiunse quota 20 nel 1821. Missione Santa Barbara Le missioni in California comprendevano una serie di avamposti religiosi stabiliti dai gesuiti, francescani e domenicani spagnoli, con lo scopo di estendere la dottrina cattolica tra gli Amerindi locali, ma anche per fornire alla Spagna delle colonie e delle risorse. Le missioni introdussero nella regione lindustria e lalimentazione europea. Esse erano solitamente piccole, con due preti e sei o otto soldati; erano costruite e mantenute dal lavoro degli Amerindi senza retribuzione; comprendevano dei quartieri per gli Amerindi[9], degli edifici agricoli, delle officine ed una chiesa. Oltre al presidio (fortino reale) ed al pueblo (città), la missione era uno dei tre pilastri della Spagna per ingrandire e consolidare le sue colonie. Le differenti tribù indigene non reagirono tutte allo stesso modo allarrivo delle missioni: alcune cooperarono attivamente con gli spagnoli, mentre altre diedero prova di resistenza, attivamente o passivamente. Il rifiuto di cooperare, la distruzione volontaria del materiale, persino la fuga, costituirono i loro metodi principali; i soldati spagnoli vi risposero in maniera severa. Tuttavia rivolte più importanti scoppiarono a più riprese. Così la prima missione fondata da Serra fu incendiata dagli Amerindi pochi mesi dopo la sua fondazione; nel 1775 la missione di San Diego fu attaccata ed un francescano ucciso[10]; infine, nel 1781, gli Yuma uccisero una trentina di soldati e quattro missionari: lo storico Kevin Starr descrive la situazione come uno stato di guerra tra le colonie spagnole e la maggior parte degli Amerindi della regione[11]. Come conseguenza diretta della colonizzazione, la popolazione dei nativi americani diminuì rapidamente a causa delle malattie: se nel 1769 in California si potevano registrare 300 000 Amerindi, nel 1821 non erano più di 200 000[12]. Missione San Juan Capistrano Le opinioni riguardo allimpatto che le missioni ebbero sugli Amerindi sono divergenti. il dibattito è tornato di attualità negli anni ottanta quando Giovanni Paolo II ha beatificato Serra. I distretti militari ed i presidios[modifica | modifica sorgente] Presidio di San Francisco Quattro « presidios » furono creati strategicamente lungo la costa californiana e servivano a proteggere le missioni e le altre installazioni spagnole. Ciascuno di queste quattro fortezze funzionava come una base operativa per una ragione specifica ed erano organizzate come segue: El Presidio de San Diego, fondato nel 1769, era responsabile della difesa di tutte le installazioni del primo distretto El Presidio de Santa Barbara, fondato nel 1782, era responsabile della difesa di tutte le installazioni del secondo distretto El Presidio de Monterey, fondato nel 1770, era responsabile della difesa di tutte le installazioni del terzo distretto. El Presidio de San Francisco, fondato nel 1776, era responsabile di tutte le installazioni del quarto distretto El Presidio de Sonoma, fondato nel 1836 da Mariano Guadalupe Vallejo come parte della strategia messicana con lobiettivo di fermare lavanzata russa nella regione I pueblos[modifica | modifica sorgente] Parallelamente si svilupparono diverse città. La prima ad essere fondata fu San José nel 1777. El Pueblo de Nuestra Señora la Reina de los Angeles del Río de Porciúncula (odierna Los Angeles) nacque nel 1781 e la terza comunità fu Villa de Branciforte nata nel 1797 (odierna Santa Cruz). Le città erano dirette da un alcalde (potere esecutivo e giudiziario) o sindaco, il cui potere era pressoché illimitato nel proprio pueblo, nonostante restasse sotto gli ordini del rappresentatnte militare del governatore, il comisionado. Lalcalde svolgeva le funzioni di presidente del consiglio della città o ayuntamiento, composto da regidores, e che svolge gli affari generali del pueblo[3]. Influenze straniere[modifica | modifica sorgente] Uno degli edifici di Fort Ross. Il capitano britannico James Cook, nel 1778 a metà del cammino del suo terzo ed ultimo viaggio di esplorazione, navigò lungo la costa occidentale dellAmerica del Nord, mappando il lato della California fino allo Stretto di Bering. La città di Yerba Buena (oggi conosciuto con il nome di San Francisco) fu fondata dallesploratore britannico George Vancouver, che aveva fatto parte dellequipaggio di Cook. Anche i Francesi si interessarono alla California. Infatti, nella seconda metà del XVIII secolo, i contatti tra i mercanti francesi e lAmerica del Sud si moltiplicarono ed arrivarono presto alla California. Il primo Francese a metterci piede fu Jean-François de Galaup, conte di La Pérouse, che, nel 1786, condusse un gruppo di scienziati ed artisti in un viaggio di esplorazione ordinato da Luigi XVI. Il gruppo fu accolto a Monterey e poté registrare numerose informazioni sul sistema delle missioni californiane, del territorio e dei suoi abitanti. Mercanti e missioni scientifiche francesi arrivarono nei decenni seguenti[13]. Allinizio degli anni 1800, dei mercanti di pellicce dellimpero russo, che si era già impossessato dellAlaska, esplorarono brevemente la costa californiana e installarono basi commerciali fino allodierna Contea di Sonoma. Essi cacciarono lontre per le loro pelli fino alle Channel Islands, poiché il numero di foche e di lontre in Alaska cominciava a diminuire fortemente. Una delle loro basi più note fu Fort Ross, costruita nel 1812, dove arrivarono anche intellettuali e naturalisti dellAccademia imperiale delle Scienze per studiare la California. Poiché gli Spagnoli vedevano una concorrenza ed una minaccia nellarrivo dei Russi, fu vietato ogni commercio con essi, anche se il contrabbando non rispettò tale principio. Quando il conte Rezanov, un nobile russo che dirigeva una nave commerciale, abbandonò il presidio di San Francisco, fu dopo aver domandato la mano di sua figlia al comandante spagnolo, nellintento di migliorare i negoziati[14]. la morte prematura di Rezanov in Siberia impedì il matrimonio ed i russi non avanzarono più in seguito: essi abbandonarono il territorio il 1º gennaio 1842[15]. Gli sconvolgimenti del XIX secolo[modifica | modifica sorgente] Nel primo quarto del XIX secolo continuò la lenta colonizzazione della costa californiana. Nel 1820 linfluenza spagnola si estendeva da sud a nord, da San Diego al nord della Baia di San Francisco. I coloni si erano impadroniti di fasce costiere larghe da 40 a 80 km, oltre le quali vivevano circa 200 000 Amerindi lontano dal potere spagnolo. Nel 1819, la firma della trattato dAdams-Onís rese il 42º parallelo la frontiera settentrionale della California, che da allora non è più cambiata. Tuttavia, il XIX secolo è stato la cornice di grandi sconvolgimenti nella regione, che hanno elevato questa provincia spagnola poco popolata al rango di Stato americano celebre e popoloso. La California messicana: tra malcontento e lussuria[modifica | modifica sorgente] Presidio de Monterey, XVIII secolo Benché fosse una regione situata al di fuori delle frontiere della Nuova Spagna, nel 1821 lAlta California divenne uno Stato del Messico. La popolazione di circa 3200 coloni[12] era scarsa, se paragonata a quella degli altri Stati del paese. Questa si concentrava soprattutto sul litorale sud-occidentale, tra Los Angeles e San Diego. Poiché non erano auto-sufficienti, le missioni non ricevevano più sostegno dall Guerra dindipendenza del Messico del 1811, ed i convertiti venivano lasciati al proprio destino. Nel 1832, il Messico ordinò lo scioglimento delle missioni e la suddivisione delle loro terre, che andarono più spesso ai coloni che agli Amerindi. La vendita di questi vasti territori, chiamati ranchos, al tempo giudicati inabitabili, interessò dei nuovi coloni. Questi possedimenti furono spesso utilizzati per lallevamento del bestiame da parte dei rancheros, che venivano spesso aiutati dagli Amerindi convertiti dalle missioni. Si formò allora unélite tra questi rancheros, che assunse rapidamente importanza in capo alla provincia messicana. In questo periodo lAlta California era controllata da un governatore scelto tra i dirigenti federali del Messico. la politica messicana era quella di dare autonomia limitata alla provincia. Perciò un organo legislativo, chiamato disputación, si riuniva a Monterey, ma i suoi poteri reali erano molto limitati. Questo stato delle cose era mal visto dai Californiani, il cui malcontento apparì attraverso la rivolta del presidio di Monterey del 1831 contro il governatore José Maria Echeandia inviato nel 1825. La colonia entrò in dissidenza ed il nuovo governatore messicano Manuel Victoria inviato in seguito fu respinto da tutti, comprese le grandi famiglie che avevano fino a quel momento sostenuto il regime. Nel novembre 1831, uninsurrezione guidata dai nobili simpossessò provvisoriamente di Los Angeles e San Diego[16] così come la rivoluzione guidata da Juan Bautista Alvarado nel 1836. Costui prese il controllo della capitale, Monterey, e fece deportare la maggior parte degli ufficiali, mentre proclamava lindipendenza e la sovranità della California. Tuttavia, non rifiutò il posto di governatore offerto dal Messico nel 1837, episodio che pose termine a questo periodo di relativa indipendenza. Nel 1842, Alvaredo, odiato dalla popolazione a causa del suo comportamento dispotico, fu destituito e fece del generale Michel Torena il nuovo governatore, che non tardò a comportarsi come il proprio predecessore. Nella primavera del 1846, gli abitanti della California del Nord si ribellarono nuovamente e piazzarono Don José Castro, di origine Californiana, a capo del paese. Una regione ambita dallo straniero[modifica | modifica sorgente] Johann August Sutter Il Francese Eugène Duflot de Mofras, dopo aver diretto agli inizi degli anni 1840 unimportante spedizione scientifica in California, pubblicò nel 1844 un libro che descriveva la regione. In questepoca in cui si indebolì la dominazione messicana, al punto che il capitano Joseph de Rosamel scrisse[17] (FR) « il est évident que la Californie appartiendra à la nation, quelle qu’elle soit, qui y enverra un général et deux cents hommes » (IT) « è evidente che la California apparterrà alla nazione, quale che sia, che vi invierà un generale e duecento uomini » (Joseph de Rosamel) Infatti, nel 1846, la popolazione spagnola della regione era di sole 4 000 persone, concentrate soprattutto nei grandi ranch del sud. Circa 1300 Americani ed un gruppo misto di circa 500 Europei erano sparsi tra Monterey e Sacramento. Inoltre, dallinizio degli anni 1820, cacciatori e viaggiatori franco-canadesi, tra i quali Louis Pichette e Michel Laframboise, viaggiavano per la Compagnia della Baia di Hudson, percorrendo la regione in cerca di pelli di castoro, lontra e orso. Essi tracciarono la futura pista della California, che termina il proprio percorso a French Camp[17]. In seguito, anche Americani e Britannici cominciarono a entrare in California per cacciare castori. Utilizzando pista Siskiyou, lanziana pista commercialespagnola, e, più tardi, la pista della California, arrivavano nella provincia e vi si trasferivano spesso senza lapprovazione delle autorità messicane o a loro insaputa. Nel 1841, il generale Vallejo scrisse al governatore Avarado che non vi erano dubbi circa la volontà della Francia di consquistare la California. I problemi del governo francese, impedivano tuttavia di esaudire tale volontà. In un periodo di disaccordo con i Messicani, il francofilo John Sutter minacciò di far innalzare la bandiera francese sulla California, ed egli stesso, insieme alla sua colonia New Helvetia, si mise sotto la protezione francese. Nel 1845 il vice-consolo francese della California, Louis Gasquet, consigliò vivamente al governo francese dinviare forze navali. mentre le truppe americane occupavano Monterey, egli creò un incidente diplomatico rifiutando di riconoscere il nuovo governo. Durante i 51 giorni dei suoi arresti domicialiari, continuò a sperare che la Francia intervenisse, ma ciò non avvenne[13]. Infine, furono gli Stati Uniti a procedere alla conquista della California. La conquista americana del 1846[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Guerra messicano-
Posted on: Sun, 24 Nov 2013 22:55:01 +0000

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