Tra dieci anni? Tra dieci anni lItalia sarà un museo per - TopicsExpress



          

Tra dieci anni? Tra dieci anni lItalia sarà un museo per visitatori asiatici che visiteranno un paese con una storia incalcolabile con lo stesso spirito con cui noi visitiamo Bankok. Se si va avanti così per pochi altri mesi, la popolazione italiana, inerme, congelata in un economia da terzo mondo e decimata da cibi tossici, aziende fuggite allestero per urgentissima mancanza di incentivi di ogni genere (come invece accade fortemente in USA) per riattivare leconomia anche nelle zone depresse nellinteresse non di un gruppo di industriali ma dellintero Paese, si troverà in un punto di non ritorno per reale mancanza di ossigeno. Se tra pochi mesi questo governo o il prossimo che mi auguro guidato da Renzi con la forza di scuotere le coscienze e il parlamento nella speranza personale che diventi Premier, forse qualcosa cambierà. Ma gli italiani non possono più restare impassibili, razzisti, xenofobi, semorati rispetto a ciò che hanno vissuto i propri bisnonni, nonni e padri senza quella stessa voglia di rimboccarsi le maniche e ricostruire un paese in macerie. Oggi macerie di valori, finanziarie e di gestione del patrimonio pubblico. Che va dalla profondità delle falde acquifere inquinate di arsenico, cadmio, ecc ecc allaltezza dei palazzi del Potere. Se le colture nella terra dei Fuochi non andranno immediatamente bloccate dallo INTERVENTO DELLO STATO, Signor Presidente NAPOLITANO , se ce la fa, batta un colpo perché la Sua incuranza davanti al popolo che Lei rappresenta e sta morendo ancor prima di nascere per laltissima tossicità che esplode nel corpo delle loro stesse madri destinate a morire giovanissime a forza di respirare diossina bruciata in roghi continui per smaltire le sostanze più venefiche prodotte dalluomo, da ventanni a oggi, si distruggerà per sempre il nostro paese riempiendolo di vergogna e disonore incancellabile. LItalia sta scivolando dopo ventanni di governo berlusconiano così ossessionato dal cambiar le leggi che avrebbero un giorno potuto salvarlo da una condanna nonostante tutto puntualmente avvenuta, in uneconomia ormai terzomondista, corrotta, collusa, assassina come uno dei regime in cui si è demagogicamente tentato di importare democrazia sapendo che il fine era solo quello di esportare qualcosa di ben più prezioso che mi sembra inutile menzionare. In Afhnanistan nulla è cambiato. Nè in Iraq. Nè in LIbia. Nè tantomeno in Siria. Il mondo sta deflagrando. Pesci radioattiavi pescati in Giappone, vengono anchessi rivenduti sul mercato italiano dal business camorrista. Uno stato che sta a guardare senza entrare in guerra, non in Afghanistan, non in Siria, non in Iraq, ma contro i clan che ci stanno uccidendo, non è una più una democrazia sana ma tristemente solo un regime. Questo governo pallido, cerchiobottista, di larghe intese senza una vera leadership, Mi scusi Presidente Letta, e senza forza reale di esercitare il proprio potere per i veti incrociati continui, paralizza ulteriormente questo Paese fermo ormai allanno zero da troppi insopportabili anni. Invece che comprar aerei da guerra, Presidente del Consiglio Letta, investiate energie e denari per confiscare, distruggere e bonificare a norma (!!!) le terre campane ai contadini costretti a trarvi sostentamento pur sapendosi condannati a morte e donate loro nuovi appezzamenti di terra sana dove possano ricominciare a mettere in moto le loro azienda, le loro economie e soprattutto la fiducia degli italiani che presto saranno stretti alla gola dal panico di non saper più cosa mangiare. Le discariche vanno bonificate e le sguadre capitanate dai casalesi vanno affrontate porta a porta con un investimento enorme ma sacrosanto nellutilizzo dei Corpi speciali di polizia e dellesercito. Quella è una zona di guerra e va gestita come tale. Chiunque parli di progetti vaghi, di parole, va tagliato fuori dal pragmatismo richiesto per salvare questo Paese che è nostro e solo nostro. Litalia sta morendo. Non solo il Sud avvelenato dal Nord, ma il Nord avvelenato dal Sul in una spirale auto distruttiva senza logica, senza traguardo, senza lungimiranza anzi con solo la logica del vivi oggi e domani chi se ne fotte. Abbiamo oggi un popolo avvelenato prima che dai rifiuti tossici e radioattivi, da una logica di furbizia di uomini eletti da italiani e che siedono in parlamento, piccole e codarde figure che hanno governato il paese per decenni e non riescono ancora, nonostante tutto, nonostante aver fatto fuggire enorme parte del made in Italy in altri paesi con manodopera più conveniente e incentivi fiscali migliori, tutto ciò che ha fatto grande lItalia in questi ultimi 50 anni. Litalia in agonia non ne può più di sentir chiacchiere su Berlusconi, scrutini segreti, palesi, decadenze, fidanzate di facciata e osceni racconti....Basta. E il momento di rimuovere i rifiuti sia umani che tossici e andare avanti con la storia. Litalia in agonia ha bisogno di una maschera dossigeno che le dia le forze per rialzarsi con uno spirito forte, rivoluzionario (speriamo nel più pacifico senso del termine) e capace di mettere in moto un ricostruzione finanziaria come hanno fatto altri paesi prima del nostro. Se si prende atto che non siamo più in grado di governarci da soli, si prendano i massimi esperti mondiali in economia e finanza, quelli che hanno risollevato dalla crisi LAmerica agonizzante nel 2007 e si chieda la loro consulenza. Si impari da chi sa più di noi. E una legge che appllicano quelli che hanno meno orgoglio e seria lucidità. Non si stia con le mani in mano o scompariremo presto dalla mappa. GM Perdonate Typos
Posted on: Sun, 20 Oct 2013 18:07:34 +0000

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