Tracciare in sintonia, dal punto di vista spirituale e da quello - TopicsExpress



          

Tracciare in sintonia, dal punto di vista spirituale e da quello amministrativo, un cammino comune per la crescita di tutti, perché è importante il dialogo con le Istituzioni: è stata questa la finalità dell’incontro dell’arcivescovo metropolita, mons. GianCarlo Maria Bregantini, con l’Amministrazione comunale di Bojano, voluto nell’ambito della sua visita pastorale alla città, avvenuto la sera del 14 giugno scorso nella sala consiliare dell’antico Palazzo Colagrosso. L’Amministrazione era al completo, vista l’importanza dell’evento c’erano tutti i consiglieri della maggioranza e della minoranza, c’erano il sindaco, Antonio Silvestri, ed il vicesindaco, Gaetano Policella, ed anche il Segretario comunale, Nadia Iannotta. Tra i presenti i parroci della città, don Rocco Di Filippo, don Giovanni Di Vito, don Adriano Cifelli. L’aula consiliare del Comune di Bojano con la presenza dell’arcivescovo Bregantini Giuseppe Risi, il presidente del Consiglio comunale, ha aperto la seduta straordinaria, ha dato il benvenuto all’arcivescovo ed ha passato la parola al sindaco che ha salutato l’alto prelato a nome di tutta l’assise e l’ha ringraziato per aver voluto questo incontro, ha poi ricordato che la sala consiliare è dedicata a Roberto Colalillo, che è stato sindaco della città dal 1997 al 2006 ed è scomparso prematuramente nel 2007, e che ha dato tanto alla comunità bojanese. Ha sottolineato come la città vanti antiche e consolidate radici cristiane, ha ricordato le figure di mons. Angelo Spina, ora vescovo di Sulmona -Valva, e mons. Antonio Nuzzi, vescovo emerito di Teramo-Atri, ed ha ricordato l’estremo sacrificio di don Stefano Gorzegno, e si è così espresso: ”Ed oggi possiamo cementare con la Visita pastorale il forte legame tra le Istituzioni pubbliche e religiose, con i principi etici e civili della religione cristiana”. Ha raccontato della sua esperienza in politica, della prima volta che è stato eletto sindaco nel 2006, del suo secondo mandato, dei servizi che offre la città, delle opere realizzate, dei settori del Comune, dell’economia della città che si regge sui caseifici, sulla filiera avicola e sull’industria e la trasformazione del marmo, si sta affermando anche la commercializzazione del tartufo. C’è stato anche un momento in cui il primo cittadino ha spiegato la situazione politica attuale ed ha detto: ”C’è stato un commissariamento da parte del Prefetto, siamo andati al di là del confronto aspro. C’è bisogno di stabilità politica, perché lo scontro ha provocato lacerazioni irreversibili: questo paralizza il lavoro delle Istituzioni soprattutto oggi che viviamo in un contesto drammatico. La gestione quotidiana dei problemi si deve giovare della concordia, maggioranza e minoranza rappresentano una squadra e tutti volenti e nolenti fanno parte di una squadra, vincono e perdono insieme. Il mio auspicio è che si possa stabilire una convivenza civile protesa al bene della città”. I consiglieri della minoranza, Antonio Romano, Virgilio Spina, Gianni Mainelli, nei loro interventi hanno evidenziato come la visita di Bregantini sia avvenuta in un particolare momento sociale e spirituale della nostra società, di come i parroci si siano sentiti rincuorati nella loro opera di ogni giorno, e di quanto i bojanesi siano grati all’arcivescovo per la sua visita alla città. Remo Perrella, assessore comunale, nell’ultimo intervento, ha fatto notare come bisogna mettersi nei panni dei sacerdoti e camminare a loro fianco. L’arcivescovo nel ringraziare ha sottolineato come “la Visita sia risultata feconda e variegata in tante espressioni positive”, ed è emerso “un forte anelito all’unità sia spirituale che culturale, per poi farsi unità di stile pastorale”. Ha espresso la sua preoccupazione per quanto è stato detto dal sindaco ed ha precisato che la sua riflessione nasce da oltre venti giorni passati insieme, in cui ha ascoltato tanta gente. Ecco quali sono state le sue tre risposte: ”Il primo punto è che la crisi è impellente e richiede a voi di essere saggi, ‘colpiti ma non uccisi’, siamo consapevolmente capaci di leggere la crisi con quel taglio di speranza; pensate alla storia di questa città, ogni volta ha saputo rialzarsi, ha saputo fare di questi eventi un evento di speranza. Dobbiamo creare reti non ragnatele!”. Ha illustrato il secondo punto: ”Il legame con la gente, la politica si purifica a contatto con i problemi, non c’è altro da fare che ascoltare la gente: questa è la nostra salvezza. La vicinanza ai problemi della gente è la risposta vera e concreta ai suoi drammi”. Infine ha avanzato la proposta di costituire un Consiglio pastorale cittadino, che vuole essere di aiuto alla città, perché l’unico modo è di interfacciarsi insieme, in dialogo con la Chiesa. Ha poi lanciato un appello affinché non si perda l’identità, quella della città di Bojano, perché “l’identità portata in alto fa sentire meno le ferite, che pure ci sono”. Si è anche soffermato sulla necessità dei bambini della Scuola primaria di avere un plesso scolastico nuovo, ed il sindaco, nel suo intervento, ha fatto notare che la situazione attuale è dovuta ai tempi della pubblica Amministrazione, ai suoi notevoli ritardi e che non c’è stata da parte loro inerzia; la nuova scuola, infatti, con i criteri antisismici, verrà costruita in Via Barcellona. Poi Mons. Bregantini è passato alla situazione della Gam ed ha spiegato come nella sua visita all’azienda non siano mancate lacrime vere ed è emersa la consapevolezza che occorrono infinita pazienza e tempi lunghi, anche se il mercato comincia a tirare, ed è possibile rilanciare questo sguardo di speranza per il futuro. Anche per la Gam Silvestri è intervenuto dicendo che la scorsa settimana si è recato a Roma, alla Presidenza del Consiglio, dove si sta facendo leva per ottenere un finanziamento di circa venti milioni di euro da destinare ad attività produttive, con la finalità di ristrutturare l’azienda cosicché possa essere appetibile per un privato, ed è stato ottenuto un finanziamento pari a 3 milioni e 900 mila euro per il rifacimento dei marciapiedi di tutta la città. L’arcivescovo ha concluso così: ”I frutti amari nascono da un cuore che non dà fiducia, non potete affrontare con lacerazioni questo momento della città; voi dovete accompagnare, come consiglio comunale, questa empatia, perché serve il vostro appoggio: bisogna creare un’intelligente, operosa e soprattutto fattiva empatia. Dobbiamo portare la situazione della Gam verso una risposta risolutiva”. Il sindaco, al termine dell’incontro, ha salutato padre GianCarlo, insieme a tutti i consiglieri, con un forte applauso, e gli ha donato, come ricordo del momento, una pacchiana realizzata dal locale Laboratorio di ceramiche Chirico, ed ha concluso dicendo:”La invitiamo a venire ancora nella nostra città per il clima che lei riesce a creare e perché è per noi un faro da guardare”. Rita Carla Codispoti Scrivi una replica
Posted on: Wed, 19 Jun 2013 11:09:51 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015