Troppi stragi familiari Sfogliare i giornali negli ultimi tempi - TopicsExpress



          

Troppi stragi familiari Sfogliare i giornali negli ultimi tempi è stato terribile. Le stragi familiari si sono susseguite a un ritmo impressionante: un omicidio un giorno sì e uno no, secondo l’istituto di ricerca Eurispes. È innegabile che ogni delitto sia una storia a sé, ma questi assassini dimostrano che la famiglia sta attraversando un momento davvero critico. Perché? Perché non esistono più ruoli precisi, quelli codificati dalla tradizione: l’uomo che comanda e porta i soldi a casa, la donna madre e custode degli affetti. Oggi marito e moglie sono alla pari, lavorano entrambi, entrambi hanno rapporti sociali al di fuori del contesto domestico. Sempre più spesso, poi, la moglie chiede al marito di impegnarsi maggiormente nella famiglia e nella cura dei figli. Questo cambiamento di ruoli è in contrasto con la cultura tradizionalista dei rapporti tra i due sessi, che purtroppo resiste. E si creano così tensioni e conflitti. Nei periodi di crisi economica come quello che stiamo vivendo, infatti, è facile che il capofamiglia maschio vada in tilt quando perde il lavoro o quando i soldi non bastano: si sente sminuito di fronte alle persone che ama. Senza contare il fatto che oggi nessuno aiuta la coppia a risolvere le incomprensioni e i momenti difficili, come facevano una volta il parroco o i parenti. È così che si può creare un silenzio assordante, molto pericoloso. Convivere è diventato un lavoro difficile, che richiede, oltre alla capacità di tenere sotto controllo i propri impulsi, una comunicazione continua. E purtroppo molte persone non sono in grado di farlo. Ecco perché dico che la colpa dei delitti in famiglia è nella famiglia stessa. Buona parte degli italiani crede nei miracoli, nei maghi, magari nei gesti risolutivi anche se tragici. È sacrosanto domandarsi come mai la casa sia il luogo in cui si sfogano le frustrazioni accumulate altrove, per esempio in ufficio. Perché invece di sparare a un odiato datore di lavoro, evento abbastanza raro, si prendono di mira i propri cari? Purtroppo, per le persone poco equilibrate è più facile scaricare la rabbia su chi vive accanto a loro, spesso sui più deboli. Magari un marito torna a casa dopo una giornata difficile in ufficio, di quelle che ti fanno sentire un fallito, e la moglie lo tratta male o distrattamente. Ecco che un uomo fragile, invece di vedere i fatti nella giusta luce, può identificare nella compagna la causa di tutti i suoi mali. Il fattore emulazione quando pesi. Credo che abbia un’influenza, ma solo sulle persone particolarmente deboli: per loro leggere sui giornali che altri hanno ucciso può essere un elemento scatenante, una specie di autorizzazione a imitare quel gesto. Non a caso molti pazienti con disturbi psichici vengono trattati con l’ergoterapia, che è appunto la cura del lavoro. Avere un impegno occupa i pensieri e dà un ruolo a chi l’ha perduto». Gaetano Bonaventura
Posted on: Tue, 30 Jul 2013 07:21:46 +0000

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