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dal sito antropocrazia.wordpress di Giusy Carlo Romano L’Antropocrazia e il denaro Posted on ottobre 22, 2013 di Giusy Romano Il denaro è un titolo di credito utilizzato per favorire lo scambio di merci e servizi, essere ceduto per le imposte, o per essere donato, è portatore virtuale di beni reali e come titolo di credito ha valore universale e può essere speso in qualsiasi tipo di commercio. Il denaro è un’idea geniale, e anche se nel corso della storia sono stati commessi abusi e distorsioni sulle politiche monetarie esso resta l’unico regolatore nei rapporti di compravendita, e noi, nella nostra modernità digitale, possiamo usare questo strumento ancora più agilmente con la moneta elettronica. Con la fiscalità monetaria e con il denaro elettronico lo Stato ridiventa sovrano della propria moneta, perché in qualsiasi valuta siano espressi i bit elettronici (per es. Euro), la virtualità monetaria favorisce la creazione di nuovi circuiti monetari, interni e alternativi, e facilita quegli automatismi di creazione e distruzione della moneta per regolare l’intero valore monetario nazionale. Ciò perché la massa monetaria è denaro numerico in rete e lo Stato, avendola come unica base imponibile per il prelievo fiscale nazionale, si esercita a gestirla e riprende a governarla come strumento. La massa monetaria ottimale in Italia è di circa 8500mld, il 98% è denaro digitale, bit di crediti elettronici attestati sui conti correnti del circuito bancario, il 2% è moneta cartacea. L’Antropocrazia ha individuato nel denaro elettronico lo strumento per l’imposta statale unica con il prelievo percentuale dalla massa monetaria digitale a un tasso annuale o trimestrale, percentuale variabile secondo le spese che lo Stato deve sostenere per i servizi ai cittadini e per tutti gli altri oneri correnti. In pratica, lo Stato riceve con cadenza periodica il denaro (per es. 8% anno, o 2% trimestre etc.) da tutti i depositi monetari attraverso le banche che versano questa imposta unica direttamente all’erario. Con la fiscalità monetaria lo Stato incassa circa 680mld e apre un ombrello di protezione su tutti i suoi cittadini istituendo il reddito di cittadinanza universale, abbandona la ricerca d’illusorie soluzioni riparatorie nel lavoro e spende le sue migliori risorse ed energie per riformare, ammodernare e snellire le istituzioni che devono governare. In Antropocrazia, il denaro è uno strumento circolatorio universale e ciascun cittadino deve disporre per diritto dalla nascita di una sicura entrata da spendere per vivere. La Fiscalità monetaria consente quegli equilibri sociali che mai i nostri antenati si sarebbero immaginati di raggiungere così semplicemente come noi oggi possiamo con il denaro elettronico. Il denaro elettronico è virtuale, sono bit elettronici, numeri attestati su ciascun conto monetario presente nel circuito bancario, il totale di tutti i bit di tutti i conti correnti del circuito bancario rappresenta numericamente l’intera massa monetaria nazionale. A quanto corrisponde la massa monetaria è un dato disponibile perché è conoscibile dal circuito bancario che detiene sui conti tutti i valori monetari circolanti in Italia. Con la fiscalità monetaria i capitali finanziari sono tassati come qualsiasi deposito di conto corrente del cittadino. La fiscalità monetaria è attuabile da subito, è una riforma governabile perché non implica la riorganizzazione improvvisa delle strutture statali che dovranno essere superate o ammodernate e regolate alle nuove necessità. Non c’è il pericolo di scompigli costituzionali o vuoti legislativi, la formula Antropocrazia non azzera ma corregge e perfeziona. E’ semplice, lo Stato istituisce come TASSA UNICA la tassazione monetaria, una percentuale di denaro prelevata da ciascun conto corrente attraverso il circuito bancario che accredita nelle casse erariali la somma detratta, con questo denaro lo Stato procura i servizi e accredita mensilmente una somma di denaro uguale sui conti correnti dei suoi cittadini. Con il reddito di cittadinanza universale il denaro perde il suo originale potere ricattatorio, perché la fame di soldi per sopravvivere in milioni di persone è appagata, cittadini che non saranno più costretti a sottomettersi per un reddito incerto da incerto lavoro, il reddito di cittadinanza è il riscatto esistenziale che libera tutti dall’essere in balia del meccanismo economico finanziario, persone finalmente liberate dalla camicia di forza imposta e subita senza volerlo, perché non in grado di intravedere in certe implicazioni le origini degli abusi e delle distorsioni che hanno procurato alla società umana di vivere un livello di disparità così smisurato e così tanto incomprensibile.
Posted on: Fri, 29 Nov 2013 17:05:33 +0000

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