A 25 anni dalla morte di Mauro Rostagno la Sicilia ricorda - TopicsExpress



          

A 25 anni dalla morte di Mauro Rostagno la Sicilia ricorda ancora il 30 ed il 31 gli amici ed i compagni dell’attivista antimafia organizzano momenti di riflessione a Modica ed a Catania. 25.mo DELLA MORTE DI MAURO ROSTAGNO, ASSASSINATO DALLA MAFIA Giorno 30 agosto Mauro Rostagno sarà ricordato a Modica nell’ambito del Festival del Giornalismo, organizzato dal giornale IL CLANDESTINO, presso l’atrio comunale Giorno 31 agosto APPUNTAMENTO A CATANIA , CAMERA DEL LAVORO,VIA CROCIFERI DALLE 18:30 Organizzano: Casablanca e I Siciliani Giovani. Partecipano: Paolo Brogi, Giuseppe Barbera, Rino Giacalone, Giorgio Zacco, Graziella Proto, Lillo Venezia, Riccardo Orioles. Sarà proiettato il video CIAO MAURO, a cura dell’associazione Ciao Mauro di Trapani ed in chiusura un corto su Peppino Impastato, a cura della regista Carmen Giardina. Con la collaborazione della CGIL, Associazione Antimafie Rita Atria, Associazione Lotta Continua 41 anni dopo. QUI ALCUNE BREVI NOTE BIOGRAFICHE SU MAURO ROSTAGNO: Mauro Rostagno nasce a Torino nel 1942, i suoi genitori sono dipendenti presso la FIAT. Prima dell’esperienza universitaria viaggia molto: lavora in Germania, Inghilterra, manifesta in Spagna contro il regime franchista, si reca in Francia, dove subisce un provvedimento di espulsione. Tornato in Italia si trasferisce a Trento. Dopo le annate di dibattiti e manifestazioni studentesche, e dopo una serie di 30 e lode conseguiti agli esami universitari, decide di far contenta la madre e completare gli studi: nel 1973 si laurea in sociologia, la sua tesi è improntata sulla giustizia sociale da perseguire mediante un radicale sovvertimento della società e delle istituzioni, compresa la stessa università, e viene discussa in un’aula affollatissima, in un clima singolare e surreale. In quegli stessi anni Mauro Rostagno fonda (assieme ad Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani, Guido Viale, Marco Boato) Lotta Continua, movimento politico votato all’ideologia comunista, a favore del “potere operaio”. Nel 1976, dopo lo scioglimento di Lotta Continua, Mauro si fa promotore dell’apertura a Milano del Macondo, un circolo culturale in cui confluivano svariate attività di rilevanza artistica, culturale e sociale, in assoluto uno dei primi centri sociali inaugurati in Italia. Dopo l’esperienza del Macondo Rostagno si reca in India, dove intraprende un percorso di crescita spirituale presso la comunità degli “arancioni” di Osho. Rientrato in Italia si trasferisce in Sicilia, in provincia di Trapani fonda il centro Saman, un luogo di aggregazione sorto con l’intento di divulgare gli insegnamenti appresi in India, ma che col tempo verrà trasformato in un centro di accoglienza e recupero di tossicodipendenti, tra i primi centri d’Italia, ennesima straordinaria dimostrazione della sua capacità pionieristica di rapportarsi con la contemporaneità. Il 26 settembre del 1988 Mauro Rostagno viene ucciso in un efferato agguato architettato dai “poteri forti”, ovvero da una rete di personaggi molto influenti, che collega mafia, massoneria, p2, gladio, servizi segreti “deviati” ed esercito italiano. Proprio questi intrecci sono stati portati alla luce da Rostagno, il quale non ha mai avuto alcuna esitazione nel denunciare apertamente malaffari e soprusi, con nomi e cognomi, dai microfoni di RTC, un’emittente locale siciliana, per la quale Mauro collabora in qualità di caporedattore del telegiornale. Fonte: officinarebelde.org - 29 agosto 2013
Posted on: Fri, 30 Aug 2013 11:06:15 +0000

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