A Vicenza oggi pomeriggio ho partecipato alla Marcia silenziosa - TopicsExpress



          

A Vicenza oggi pomeriggio ho partecipato alla Marcia silenziosa contro la Violenza. Purtroppo pioveva, non forte ma quel tanto che basta per pensare che forse la rimandavano. Macchè ! Le Associazioni organizzatrici c’ erano tutte, e insieme a loro c’ erano molte donne giovani e ancor più della seconda e terza età. Ma anche noi maschietti eravamo ben rappresentati. Dopo la Marcia lungo la direttrice del Centro Storico il corteo si è trovato in Piazza dei Signori, sotto le volte del Palazzo del Capitaniato, proprio in faccia alla Basilica Palladiana. Hanno parlato in tanti, brevemente e serenamente, per ricordare che la Violenza non ha confini, né colori, né sesso. Abituato ai soliti show propagandisti, tra gli oratori mi hanno invece favorevolmente colpito due giovani Assessori comunali, che hanno evitato qualsiasi accenno politico anche indiretto, rendendo credibili le loro parole . Poi ha parlato una giovane che, in un italiano migliore del mio, quale loro Presidente ha portato i saluti di tutte le numerose Comunità immigrate del vicentino, tutte ben integrate nonostante (o forse per questo) gli extracomunitari rappresentino ben il 15% dei residenti. La giovane ha anche ricordato come tutte le Comunità religiose si siano accordate per tradurre in italiano i testi delle loro singole preghiere, per scambiarsele. Alla faccia del razzismo. Ha parlato anche una ragazza, credo tunisina: due brevi e semplici parole che hanno accompagnato le tante donne islamiche che hanno voluto essere presenti con il loro striscione. Insomma, un bel pomeriggio che l’ acqua non è riuscita a guastare, e che mi ha fatto riflettere una volta di più che la violenza forse è insita nell’ animo umano da Caino e Abele in poi. Parte dalle persone, passa per le Famiglie e le Comunità, portandoci fino alle guerre. Ma si può e si deve combattere, nel solo modo che porta reali risultati: l’ Amore per la Vita, per gli altri e per sé stessi. Cioè riuscire a trasformare quell’ “Ama il prossimo tuo” che ci hanno insegnato da piccoli, in “Ama il tuo prossimo”, quello che spesso senti nemico perché ti toglie spazio e ossigeno. Ricordandoci che anche noi siamo “il tuo prossimo” per gli altri.
Posted on: Sun, 24 Nov 2013 00:00:16 +0000

Trending Topics




© 2015