ACQUE MOSSE PER ACQUALATINA In maggio tra Acqualatina, la Rsu - TopicsExpress



          

ACQUE MOSSE PER ACQUALATINA In maggio tra Acqualatina, la Rsu aziendale e i sindacati Cisl e Uil, è stato siglato l’accordo (con l’esclusione del sindacato CGIL che ha rifiutato la firma) che permette di scongiurare temporaneamente i licenziamenti riguardanti 73 esuberi di personale. L’accordo sottoscritto prevede l’applicazione del contratto di solidarietà di tipo difensivo per la gestione di 67 lavoratori applicato a rotazione per 156 interessati e la collocazione in mobilità per altri 25 che si agganceranno alla pensione, ricevendo un incentivo economico all’esodo. Il contratto di solidarietà partirà dall’1 luglio, avrà una durata di 24 mesi salvo eventuale proroga, interesserà soltanto lavoratori con la qualifica d’impiegato, comporterà una riduzione del lavoro settimanale del 21,04% o del 28,05%, a seconda dei vari ambiti lavorativi. Il contratto di solidarietà consentirà una riduzione del 25% delle ore lavorate e gli ammortizzatori sociali della Regione andranno a coprire l’80% delle buste paghe dei lavoratori coinvolti, i quali alla fine subiranno decurtazioni di stipendio, comprese tra il 5% e l’8%. E’ stato approvato il bilancio 2012 di Acqualatina che presenta un passivo di 448.000 euro a conferma della pessima situazione finanziaria in cui si evidenziano i 65 milioni di euro per morosità dovuta ai mancati incassi mancati di fatture emesse, pari al 10% dell’intero fatturato per il periodo 2003 – 2012. A questo si devono aggiungere i 16 milioni di euro dovuti ai consorzi di bonifica per l’uso dei loro canali per gli scarichi di acque, come da delibere della Regione Lazio. Il calo dei consumi di acqua ha comportato una riduzione del fatturato del 13,5% com’era da attendersi in relazione all’aumento delle tariffe registrato nel decennio scorso. L’introduzione del Metodo Tariffario Temporaneo per il biennio 2012-2013 limitando gli aumenti di tariffe, come avvenuto negli anni precedenti, impedisce gli aumenti di ricavi necessari per il risanamento, almeno parziale, della situazione finanziaria. Il ricorso alla mobilità e ai contratti di solidarietà sono misure temporanee importanti ma non tali da ridurre drasticamente le spese per il personale salite fino all’importo 15 milioni di euro/anno. Il recupero dei crediti dovuti alla morosità, nonostante i buoni propositi, appare molto dubbio considerando che tra il 2007 e il 2012 l’importo totale è salito da 54 a 65 milioni di euro e sarà da considerare un successo se non seguiterà a crescere ancora. I Comitati per l’Acqua pubblica continuano a chiedere l’uscita da Acqualatina e alcuni Comuni come Anzio e Nettuno, continuano stancamente ad assentire, senza però mai decidere azioni in questa direzione. D’altra parte l’ATO4 ha deliberato recentemente di non poter procedere all’aggiornamento del Piano Economico Finanziario elaborato in base alle linee guida dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, a causa del grave impatto sulla gestione. Questo in primo luogo per gli effetti disastrosi sul cash flow (flussi di cassa) tali da non consentire la realizzazione del programma d’interventi e in secondo luogo per la drastica riduzione dei margini del Gestore che comporterebbe l’insorgere di un contenzioso con lo stesso. Con queste motivazioni l’ATO4 ha invitato l’AEEG a rivedere i propri atti regolatori, in considerazione dei disastrosi effetti derivanti dalla loro pratica attuazione che metterebbe a rischio la possibilità di continuare nella gestione, compromettendo concretamente la continuità del servizio. La risoluzione di questi seri problemi tra ATO4 e AEEG richiederà tempi non brevi escludendo l’efficacia di qualsiasi prossima azione per l’uscita da Acqualatina. Resta incomprensibile il cronico disinteresse dei Comuni dell’ATO 4 in merito ad interventi che portino al risanamento finanziario di Acqualatina (tanto per citare i Comuni di Anzio e Nettuno erano assenti nella seduta in cui si approvavano le nuove tariffe per il 2012-2013) di cui detengono il 51% delle azioni e la maggioranza nel Consiglio di Amministrazione. Se Acqualatina dovesse fallire come adombrato da Cusani Presidente della Provincia di Latina e coordinatore dell’ATO4, il fallimento insieme ai francesi della Veolia interesserebbe tutti Comuni inclusi nell’ATO stesso. Guglielmo Natalini
Posted on: Tue, 09 Jul 2013 22:15:14 +0000

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