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AL SIG. SINDACO AGLI ORGANI DI STAMPA Oggi, la città di Vittoria si stringe al dolore della famiglia Guarascio. Il Sindaco ha fatto bene a dichiarare il lutto cittadino per la giornata di oggi, un giorno da ricordare, importante che deve fare riflettere tutti anche coloro che, oggi, non vivono una condizione di instabilità. Esprimiamo la nostra solidarietà alla famiglia sperando che l’accaduto, drammatico e complesso per le vicende burocratiche intrinseche, non sia da esempio per i tanti che oggi, loro malgrado, sono costretti a vivere nella precarietà, ma che possa servire a far riflettere noi tutti ed in particolare la politica affinché, nel più breve tempo possibile, si faccia carico di implementare tutte quelle norme necessarie per introdurre maggiore flessibilità nella riscossione coattiva. Mi auguro, altresì, che l’A.C. abbia già provveduto a sospendere tutte le iniziative pubbliche di carattere ludico, sportivo, culturale, folcloristico, che si sarebbero dovuto svolgere nei giorni di oggi e di domani. Mi sembra il minimo che si possa fare in casi del genere. Molto spesso, l’inizio della stagione estiva, per i residenti a Vittoria, ha corrisposto con l’inizio di una serie di disagi dovuti alla penuria di acqua potabile nelle abitazioni. Episodi ciclici che si sono ripetuti negli anni e che, da qualche tempo, invece, si stanno verificando anche fuori stagione, infatti, circa un mese fa, parecchi quartieri della città hanno sofferto la scarsità di acqua per diversi giorni senza che sia stato allestito un adeguato servizio di assistenza per rimediare ai disagi patiti dalle numerose famiglie. Alla base del disservizio, pare sia stato un cattivo funzionamento dei motori installati nei pozzi dove il comune si approvvigiona. Tuttavia, a distanza solo di qualche settimana, il problema si sta ripresentando nella sua interezza, infatti, in diversi quartieri della città manca l’acqua potabile. È assurdo che a distanza di così poco tempo i cittadini sono costretti a subire un altro ciclo di stenti, eppure, da quest’anno i tributi ed, in particolare il canone idrico, è stato aumentato notevolmente senza che vi sia stato un incremento nella qualità del servizio prestato tanto che ha provocato le vive proteste di alcune associazioni di categorie. Oggi, i cittadini sono costretti a pagare il canone senza alcuna distinzione sostanziale rispetto al consumo vero e proprio. Tale costo è aggravato, altresì, dalla vetustà delle condotte dove si perde circa il 40% delle risorse idriche. Rendere efficiente la gestione di un servizio significa anche razionalizzare i suoi costi, pertanto, non è più tollerabile promuovere aumenti di questa entità senza prima intervenire sulla gestione dei consumi reali. Da anni chiediamo l’installazione dei misuratori per un razionale utilizzo dell’acqua pubblica ma, ad oggi, solo una esigua installazione degli stessi che, appare per niente significativa. Di recente anche l’Assessore Fiore è intervenuta sulla questione dichiarando che nel mese di aprile il Comune avrebbe provveduto all’installazione dei contatori ma, ad oggi, nulla è stato ultimato. A volte anche il presentarsi di una semplice perdita alle condotte comporta una serie di difficoltà per la suo ripristino che, molto spesso, si protrae anche per intere settimane, nonostante le reiterate richieste d’intervento da parte dei cittadini. Ne registriamo tante in città di semplici riparazioni alla rete idrica urbana, oramai vetusta, che vanno affrontate con estrema urgenza al fine di non disperdere questo “liquido prezioso”. Tra le tante quella di Via Capirossi è quella che più desta preoccupazione perché, da diversi giorni, fuoriesce una grande quantità di acqua potabile che sicuramente aggrava ancora di più la già precaria condizione della nostra città. Il rifacimento della rete idrica e fognaria è senza dubbio un obiettivo significativo di un’amministrazione pubblica che non si qualifica solo per gli interventi ordinari e di facciata ma per le opere pubbliche importanti progettate e realizzate. Non è possibile che, ancora oggi, interi quartieri soffrono la mancanza di acqua potabile, mentre, in altre zone, verifichiamo la fuoriuscita continua di acqua che si perde nelle vie cittadine. Ma la cosa che più ci preoccupa riguarda la manutenzione e la cura dei pozzi che erogano l’acqua potabile in città. Infatti, siamo a conoscenza che i pozzi di Carosone, Marchese, Giardinello e Madonna della Salute, mancano di adeguata manutenzione ordinaria e straordinaria. I cittadini pagano i tributi e pretendono che i servizi siano adeguatamente garantiti. Non è accettabile che in interi quartieri della città manchi l’acqua potabile. È necessario che l’A.C. provveda immediatamente a ripristinare le perdite d’acqua in città e, nel più breve tempo possibile, garantisca l’erogazione dell’acqua potabile in tutte le zone della città. Se pagare le tasse ed i tributi rappresenta un dovere assoluto di ogni cittadino, è altrettanto vero che i nostri amministratori hanno il dovere di garantire che tale dogma venga osservato nella misura in cui tutti contribuiscano rispetto a quanto ricevono. Non è possibile che un comune come Vittoria, l’unico senza misuratori di consumo, che si è sempre dichiarato a favore dell’acqua quale bene non mercificabile, ancora oggi, non interviene per modificare una situazione paradossale che vede soprattutto gli anziani, che vivono da soli, costretti a pagare somme ragguardevoli per altri che, invece, fanno un uso più significativo dell’acqua potabile. Nello Dieli
Posted on: Fri, 05 Jul 2013 08:48:05 +0000

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