APEI: "RIPRENDIAMOCI LA PEDAGOGIA" Il convegno intende - TopicsExpress



          

APEI: "RIPRENDIAMOCI LA PEDAGOGIA" Il convegno intende definire percorsi scientifici e buone prassi nella prospettiva della centralità dell’approccio educativo a quei Bisogni Specifici di Attenzione ed Apprendimento non soddisfatti che, secondo l’approccio psicologico-clinico, sono ritenuti dei disturbi da disattenzione e iperattività (ADHD) e disturbi specifici di apprendimento (DSA). Parliamo di bisogni anziché di disturbi perché bisogna imparare a relazionarsi con i giovani con la mente rivolta a domande come: quali sono i loro bisogni primari, quali le emozioni che guidano il loro agire e il loro modo di rapportarsi agli altri? Qual è il progetto di senso che li abita? Cosa vogliono fare? Cosa cercano di farci comprendere? Il loro comportamento diviene molto più intelligibile quando li si osserva, quando li si ascolta con questo spirito. L’inquietudine, l’impulsività, l’estrema vivacità, le difficoltà di attenzione e concentrazione, di leggere, scrivere e far di conto, il rifiuto delle regole di convivenza e dell’apprendimento che caratterizzano la presenza a scuola di molti studenti, non sono sempre i “sintomi” osservabili del “segno” di un disturbo o di una malattia. Più spesso, infatti, possono essere l’effetto non solo di biografie famigliari problematiche, svantaggi socio-culturali e linguistico-comunicativi, ma anche del loro non sapere “come fare”, della mancanza di protagonismo relazionale ed apprenditivo, di una inadeguata consapevolezza sul processi di apprendimento e, dunque, mancanza di consapevolezza sulla più efficace modalità da adottare per imparare ad imparare, per “comprendere” e per “comprendersi” nella relazione con l’ambiente sociale esterno. Persino una errata alimentazione può causare alcune problematiche di questo tipo. Il convegno intende esplorare e proporre una soluzione educativo-pedagogica all’insuccesso scolastico di questi bambini. Obiettivi e destinatari Elaborare pensiero in merito alla cultura dell’intervento pedagogico (genuinamente / rigorosamente pedagogico!) nell’ambito dei cosiddetti disturbi dell’apprendimento ( DSA) e nei cosiddetti Deficit di Attenzione con, o meno, disturbo da iperattvità (ADHD). La scelta di affiancare i DSA e le ADHD è legata a due ordini di considerazioni: esiste realmente una “comorbità” tra cosiddetti ADHD e DSA oppure é la logica/cultura del disturbo che li accomuna? le “diagnosi” dei cosiddetti DSA e ADHD sono i fenomeni emergenti di una pericolosissima sanitarizzazione delle problematiche dei bambini. Di fronte a questo problema, riteniamo che sia necessario operare (gruppi target del convegno): nei confronti degli educatori e dei pedagogisti: acquisire competenze sulle modalità e sull’efficacia dell’ intervento educativo; nei confronti di chi decide le politiche sociali e sanitarie sottolineare l’importanza di un approccio multifattoriale e non stigmatizzante; nei confronti degli insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, dei presidi e dei genitori: comunicare la possibilità di approccìarsi a queste problematiche in maniera pedagogica piuttosto che medicalizzante, e trasmettere la consapevolezza che il pedagogista è il professionista adatto per intervenire su questo genere di problematiche; nei confronti degli studenti e dei laureati in scienze della formazione e dell’educazione: proporre un modello di associazionismo professionale che implica la difesa politico sindacale di educatori e pedagogisti, la promozione della libera professione, la ricerca in ambito pedagogico e didattico e un atteggiamento critico nei confronti di filoni di pensiero che patologizzano ogni forma di espressione di disagio. Per maggiori informazioni: apei.it/
Posted on: Thu, 20 Jun 2013 16:45:13 +0000

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