Adriano Tilgher: Siamo alle solite! Purtroppo non posso pretendere - TopicsExpress



          

Adriano Tilgher: Siamo alle solite! Purtroppo non posso pretendere che tutti abbiano letto le cose che scrivo, ma sarebbe opportuno che persone che non hanno mai fatto nulla per le proprie idee tacciano, perchè solo chi agisce può sbagliare. Non perderò tempo a rispondere sulle scelte della mia vita, tutte legate ad un unico filo conduttore, ed abbondantemente spiegate in miei scritti precedenti. Voglio ribadire che quando si parla di area si parla del nulla soprattutto se si considerano i risultati politici della cosiddetta area e se ci rendiamo conto che la politica è cambiata. Oggi abbiamo davanti ai nostri occhi quello di cui abbiamo sempre parlato nelle nostre riunioni: la destra e la sinistra uniti al governo per svendere l’Italia. Davanti a questa realtà bisogna chiamare a raccolta il popolo per cacciare destra e sinistra puntando sui temi della sovranità, dell’identità (ma anche su questo vedo tanta confusione),del sociale, della funzione sociale del lavoro e della proprietà…. Questo non vuol dire fare la somma dei partitini di estrema destra, che, proprio per questa definizione, che perlopiù accettano, diventano funzionali al sistema, ma dare anche a questi la possibilità di contribuire alla costruzione di un qualcosa di più grande e diverso che possa effettivamente cacciare dalla scena politica tutti i traditori ed i venduti. Non si tratta di essere autoreferenziali ma di credere in un ambizioso progetto di lotta e vittoria. Io personalmente non sono mai stato un estremista, anche se sono ben radicato nei miei convincimenti, ed ho sempre rifiutato le etichette in passato, figuriamoci adesso che la confusione regna sovrana. Il compito è difficile, l’obiettivo ambizioso, chiunque vuol contribuire è bene accetto e non gli chiederemo cosa è stato in passato ma solo cosa vuole essere oggi e domani; i gruppi organizzati se capiscono l’importanza del progetto ben vengano, mantenendo le loro specificità ed autonomia, altrimenti ognuno per la propria strada. Abbiamo un popolo da conquistare non possiamo perdere tempo con le elucubrazioni mentali dei troppi velleitari in campo. Anche noi possiamo fallire, se invece di costruire una nuova autentica presenza politica ci faremo rinchiudere nei recinti del sistema e faremo l’ennesima parrocchietta dello 0,… Per questo abbiamo parlato con i gruppi più organizzati chiedendo loro di assumere ruoli autonomi e ben caratterizzati per non farci concorrenza ma cooperare e stiamo parlando con i più piccoli, sempre nell’ottica di non avere ostacoli, se c’è buona fede, nel nostro tentativo di costruire il Fronte di tutti gli Italiani. Si tratta solo di rimboccarsi le maniche e di lavorare: c’è da fare per tutti e tutti devono contribuire alla definizione dei programmi e delle strutture, ma non si può discutere all’infinito del sesso degli angeli. Quando parlo di tutti parlo degli Italiani e non di chi crede di aver fatto politica stando chiuso nella propria conventicola autoreferenziale. Invito chi crede di essere l’inventore o il detentore del “verbo” ad andare a leggere i loro programmi del passato e poi si chieda come mai e quando sono così radicalmente cambiati.
Posted on: Mon, 07 Oct 2013 18:14:47 +0000

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