Altrove, altrove e mi racconto che niente può farmi piangere poi mi concedo ai tuoi occhi mi sento fragile mi guardo intorno e sei l’immenso un’isola che non conosco valige che strette in gola dimenticano te mi aiuto con le distanze ma non è facile qui non ci resta che sognare un posto dove il nostro amore possa vivere e rinascere ogni volta che si ferirà non si fermi a niente forza dirompente se mi seguirai io ti porterò altrove. non esiste un nuovo che mi definisca non esiste un nuovo che mi dia una spinta non esiste altrove non esiste un dove solo tu sei la ragione migliore. e ascolta la mia coscienza ha chiari limiti ed è presagio di ostacoli insormontabili e ancora frettolosi incontri e dolcissimi tormenti rimetto le mie preghiere a chi non mi ascolterà e metto prima il dovere e poi la mia libertà e passerà così l’inverno e cercherò di dare un senso al mio esistere e rinascere ogni volta che mi confonderò nei tuoi occhi alteri così falsi e gelidi ti cancellerò e poi me ne andrò altrove. altrove ti ho rivista persa negli stessi vestiti le labbra di rossetto prive di timidi indizi il corpo che voleva un’altra senza scandalo io che non mi dò pace scendo ad ogni angolo non c’è altra spiegazione perché il mondo è un gran bazar non ti capisce il vicario e non ti capirà d’altronde averti persa è un fatto e non mi importa quanto se lui e lei si posson riscaldare assieme a te. al mio esistere e rinascere ogni volta che mi confonderò nei tuoi occhi alteri così falsi e gelidi mi cancellarai e poi mi porterai altrove. siamo uniti e universali schiavi dell’amore libero la sottile linea tra apparenza e scritto tu con lei non mi ritrovi e non ti cercherò e se peccato c’è stato io non condannerò.
Posted on: Tue, 06 Aug 2013 10:57:42 +0000