Amici e amiche ecco a voi il settimo episodio della serie :D buona - TopicsExpress



          

Amici e amiche ecco a voi il settimo episodio della serie :D buona lettura e buon pomeriggio!! Sobrietezza o la dittatura dello scrittore - Ivo Murgia, 2013 7 Avendo assolto al mio ruolo di uomo di cultura, tornai molto umanamente al mio ruolo di uomo e basta. Pensai a come avrei potuto ancora sfruttare la dittatura dello scrittore a mio vantaggio, principalmente per uscire con una donna che altrimenti non avrei mai potuto incontrare nella vita reale; già, ero fatto così, ero quel tipo d’uomo. Che poi sulla dittatura dello scrittore, tanto cara all’amico Moderatio, c’avrei pure da dire. Sarà vera, ma in realtà io credo che tutte le storie siano già scritte e a noi non resti altro che tirarle fuori, scolpendo il silenzio. Sta a noi e alla nostra capacità di andare in profondità, scoprire, scolpire, scrivere belle storie. In questo caso però, essendomi molto più comoda, accetterò come buona la teoria della dittatura dello scrittore, dove è appunto lui a decidere come deve procedere la storia. In accordo con questa teoria dunque, andai a cena con Uma Thurman e Zeudi Araya da giovane. Lo so, cosa c’entra una cena con due signore che attengono al mondo del cinema, passato e presente, con questo raccontino? Teoricamente niente, ma quanti dittatori hanno fatto cose assurde? Tanti, e tante, e questa, credetemi, è tra le più innocenti. Avendo gusti molto variegati e gradendo molti tipi di donna, non volli rinunciare a niente, e trattandomi bene, scelsi due commensali piuttosto diverse, anche se ultimamente, devo ammetterlo, avevo una certa preferenza per il nero. La cosa è questa: la donna bianca più o meno la si conosce, certo le donne sono tutte diverse, si dirà e giustamente, ma certe cose sono sempre le stesse, una donna nera invece è un territorio sconosciuto, odori nuovi, colori nuovi, nuovi elementi da scoprire che rendono il viaggio ancora più eccitante. E’ vero che la curiosità è un pozzo senza fondo, e lo stesso discorso potrebbe estendersi alle donne asiatiche per esempio, e a ben guardare, c’è sempre qualcuno di interessante da conoscere da qualche parte del mondo. Io comunque, non vorrei mai arrivare a un punto dove non si ha più niente da cercare, mi annoierei profondamente. D’altronde la società moderna pretende un sacco di cose e da pochissimo in cambio, almeno questa opportunità dell’incontro e dello scambio me la vorrei tenere, se non vi dispiace. Naturalmente mi tenni queste grandi considerazioni filosofiche sul senso dei rapporti di coppia nella società contemporanea solo per me, ed evitai di tediare le mie compagnie femminili con simili ragionamenti. O meglio ne parlammo, perché trattavasi di donne altamente intelligenti e piacevolissime alla conversazione ma in termini un po’ diversi, in termini di opportunità. Esordii così: ‘In un mondo perfetto, il partner ideale sarebbe un giusto mix tra attrazione fisica e intellettuale, ma poi nella realtà non virtuale, questo non è sempre praticabile e bisogna un po’ attenersi a quello che passa il convento, detto brutalmente. Detto più elegantemente, si direbbe alle reali possibilità e opportunità che la vita ci offre. Io per esempio, a volte ho dovuto privilegiare aspetti puramente fisici, sacrificando quelli intellettuali, e altre volte ho badato più alla sostanza e alla personalità trascurando la visione prettamente fisica della cosa. Non ho proceduto in un ordine prestabilito ma piuttosto secondo quanto la vita mi ha offerto, appunto’. Dopo questo mezz’etto di filosofia spicciola condita di fatti miei, tornammo a noi nel silenzio generale. Dove portare due donne così intelligenti per il dopo cena? A un concerto dei Pink Floyd con Syd Barret? A conoscere Takeshi Kitano? O magari Michelangelo Merisi? Da nessuna parte alla fine, la compagnia bastava perfettamente a se stessa. Ordinai un’altra bottiglia di Nuragus, e seguitammo a conversare. Mi premurai di lasciare un giusto contraddittorio alle signore, piuttosto che monopolizzare la serata con la mia filosofia a stracu baratu. Nel bel mezzo del contraddittorio suddetto, mi squillò il telefono. Era Moderatio, voleva informarsi sulla mia permanenza in quel non luogo. Trattenni a stento l’entusiasmo, per non dare a vedere che la cosa in realtà mi andava benissimo, e dissimulai con una fintissima moderazione, che peraltro non mi apparteneva per nulla. La presero per buona e quando chiesi come andavano le cose dalle loro parti, mi rispose con uno stringato ‘Interessante’ che in realtà non lasciava presagire nulla di buono, aggiungendo solamente che si dirigevano or ora verso Casteddu - Cagliari. Non seppi cosa augurare ai due e risolsi con un ‘Sarà interessante pure lì’. Non dicevo la verità ma non mentivo. Ne ottenni un ‘Mh’ da Moderatio che suonava come un ‘Speriamo Bene’. Alla fine optai per Zeudi Araya da giovane; la curiosità era veramente la mia rovina, o la mia fortuna.
Posted on: Wed, 02 Oct 2013 12:37:09 +0000

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