Architetture civili[modifica | modifica sorgente] Palazzo - TopicsExpress



          

Architetture civili[modifica | modifica sorgente] Palazzo Comunale; ledificazione di una nuova sede per ospitare la sede dei Priori della Comunità di Velletri venne votata dal Consiglio Maggiore con delibera del 12 ottobre 1572. La prima pietra del nuovo edificio, concepito in maniera monumentale, venne posata il 26 gennaio 1575. Completato nel 1590, in realtà gli interventi sulla struttura si protrassero fino al 1720. Distrutto nel 1944, il palazzo è stato ricostruito, in seguito al conflitto mondiale, sostanzialmente fedele al progetto originario. Palazzo Vecchio o Palazzo dei Conservatori ; iniziato nel 1822 come sede della Delegazione di Velletri, divenne poi dal 1870 sede degli uffici giudiziari e del Palazzo di Giustizia. Danneggiato nel 1944, ledificio è stato ricostruito fedelmente al progetto originale. Palazzo Ginnetti; costruito dal cardinal Marzio Ginnetti alla metà del XVII secolo, era famoso per la loggia arcata del cortile interno e per il vasto parco. La sua decadenza, iniziata nel 1744 quando vi si stanziarono le truppe napoletane e Carlo III di Borbone in margine della battaglia di Velletri, è cessata con la totale distruzione nei bombardamenti del 1944. Non è stato più ricostruito e resta soltanto il parco. Palazzo Toruzzi. Palazzo Borgia. Palazzo Alfonsi. Palazzetto Corsini. Palazzo Romani. Palazzo Filippi. Palazzo Vescovile. Palazzo De Bonis. Convento di San Francesco, dopo lunità dItalia Caserma G. Garibaldi (oggi conosciuto come Casermaccia). Villa Bernabei (restituita alla città nel 2011 ed utilizzata dal Comune a scopi culturali). Architetture militari[modifica | modifica sorgente] Porta Napoletana, posta sulla via Appia in direzione sud. Velletri fin dalletà volsca venne cinta di poderose mura, rase tuttavia al suolo nel 338 a.C. per punizione dopo la definitiva conquista romana e la riduzione della città allo status di colonia agraria. In età antica, le mura non vennero più ricostruite. Nel Medioevo, la città venne cinta di poderose mura castellane, nelle quali si aprivano originariamente sei porte: porta Fura[43], porta del Pontone, porta Santa Martina (o Portella), porta Lucia, porta Romana e porta Napoletana. Nel XVI secolo venne riedificata e rafforzata la cerchia muraria, con la chiusura di alcune porte ed il mantenimento solo di tre varchi: porta Lucia, porta Napoletana e porta Romana. Porta Napoletana venne edificata nel 1511 da manovalanze di provenienza lombarda, ed impressiona per la sua mole e per la sua vetustà, che colpì tra gli altri Gaetano Moroni[44]. Nel 1596 la Congregazione del Buon Governo fece scrivere su una parete della porta lavviso Si paga gabella. Questo accesso fortificato non venne smantellato nel corso del XIX secolo né in età successiva, ed è sopravvissuto pressoché incolume fino ai giorni nostri: attualmente ospita la sede locale dellAIS (Associazione Italiana Sommelier). Porta Romana invece ricostruita in forme monumentali nel 1573 su progetto di Jacopo Barozzi da Vignola, meglio noto come il Vignola, assieme al bastione vicino. Tuttavia, nel corso dei lavori di ampliamento della via Appia, la porta è stata distrutta e in suo luogo venne realizzato prima il blocco di porta Romana, un posto di dogana, e poi lattuale piazza Giuseppe Garibaldi. Altro[modifica | modifica sorgente] Monumento ai Caduti sul Lavoro. La fontana di piazza Giuseppe Garibaldi. Monumento ai Caduti; progettato dallarchitetto Emanuele Cannigia, venne inaugurato il 2 giugno 1927 al cospetto del re Vittorio Emanuele III di Savoia. È situato in un angolo di piazza Giuseppe Garibaldi. Monumento a Urbano VIII; edificato nel XVII secolo al centro della due fontane di piazza Benedetto Cairoli, già piazza del Trivio o piazza Grande, era una statua in bronzo raffigurante papa Urbano VIII: venne abbattuto nel 1798 durante la Repubblica Romana del periodo napoleonic[45]. Numerose sono le fontane pubbliche a Velletri, alcune delle quali monumentali. Sono servite tutte dallacquedotto comunale, realizzato nel XVII secolo dallingegnere Giovanni Fontana, che parte dalle selve della Faiola presso Monte Artemisio seguendo un tracciato tortuoso e un percorso ingegnoso. Lacquedotto, distrutto nellultimo tratto durante i fatti bellici del 1744[7], venne riattivato dallingegner Girolamo Romani con lavori eseguiti tra il 1842 ed il 1845[46]. Tra le fontane vanno menzionate: Fontana di piazza Giuseppe Garibaldi; venne realizzata al termine del lavori per lacquedotto eseguiti dal Fontana, attorno al 1612, e si trova al centro della piazza; Fontana monumentale di piazza Benedetto Cairoli; edificata nel 1622 con progetto dellarchitetto Giovanni Battista Rainaldi e manodopera dello scalpellino Pasquale Desideri. Andava a sostituirsi ad unaltra fontana, posta dal lato opposto, iniziata nel 1618 per il progetto dellarchitetto Massimiliano Bruni e mai compiuta, tanto che venne rasa al suolo; Fontana monumentale di piazza Giuseppe Mazzini; realizzata nel 1612 su un progetto dellarchitetto Massimiliano Bruni e con la manodopera di Angelo Pellegrini. Interventi sostanziosi vi vennero fatti dal punto di vista architettonico nel 1623, da parte di Giovanni Battista Rainaldi, nel 1684, e nel 1755 da parte dellarchitetto Nicola Giansimoni. La fontana, in travertino, raffigura scene mitologiche; Fontana di piazza Caduti sul Lavoro; realizzata anchessa nel XVII secolo, prendeva originariamente nome di fonte di San Giacomo; Altre fontane non sono più esistenti. Siti archeologici[modifica | modifica sorgente] Dellantica Velitrae, città dei Volsci e poi colonia romana, restano diversi reperti, raccolti parte in sito nel Museo Civico Archeologico e nel Museo Diocesano, parte in vari musei italiani ed esteri. In età romana esistevano a Velitrae templi pagani dedicati ad Apollo, Ercole, Marte[47]. Il Nibby ipotizza[48] anche la presenza di una basilica civile, attestata da un brandello di iscrizione murata in una casa sullattuale piazza Caduti del Lavoro. È stata attestata lesistenza in Velitrae di un anfiteatro romano, la cui presenza oltre che in uniscrizione rinvenuta nel 1565 è provata da una curva nel tessuto viario nellarea adiacente il Palazzo Comunale. Nel 1784, nellambito di lavori nella Chiesa delle SS. Stimmati di San Francesco, venne rinvenuta scavando la nota lamina bronzea di Velletri, di fabbricazione volsca, e 16 lastre di rivestimento, di provenienza etrusca, appartenenti ad un tempio etrusco-italico del VI secolo a.C. Tutto il materiale è conservato al Museo Nazionale Archeologico di Napoli. Fuori labitato, nella campagne in località San Cesareo è stato identificato il sito della Villa degli Ottavi, residenza sub-urbana della gens Ottavia e di Ottaviano Augusto, nonché unica villa romana del territorio veliterno. Scavata accuratamente di recente, se ne sono trovate ben poche tracce: una cisterna di età repubblicana a tre navate della dimensione di 15.05x13.20, unica nel suo genere per lutilizzo di archi ogivali, e un mosaico sul quale è stato collocato un palo dellENEL. Larea, attualmente[quando?] lottizzata, appartiene a privati. Vi è stato rinvenuto nel 1930 un battistero cristiano per opera dellarcheologo Giuseppe Lugli. Unaltra cisterna romana esiste in località Capanna Murata, e prende nome di Cisterna di Centocolonne. Rinvenuta nel 1982 lungo lantico tracciato della via Appia, è stata coinvolta nellarea di una lottizzazione. Ancora una cisterna romana delle dimensioni di 25.80x11.60 è stata trovata in località Civitana, su un terrazzo artificiale di dimensioni 120x120 a ridosso dellantica via Appia. Aree naturali[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Parco Regionale dei Castelli Romani. La principale area verde urbana è il Giardino Comunale di via Orti Ginnetti, la cui superficie era anticamente occupata appunto dagli Orti Ginnetti, complesso verde dal grande fascino annesso allomonimo Palazzo (Villa Ginnetti). Vi sono altre aree verdi: i Giardini di S.Maria dellOrto, recentemente ristrutturati, appena in periferia sulla provinciale per Nettuno, sono muniti di una pista di pattinaggio, fontane ed un bar. Il Parco Muratori, uno dei polmoni verdi più significativi della città, è da poco stato riaperto al pubblico con la realizzazione di un Camelieto al suo interno. Allinterno del Parco Muratori si tengono iniziative culturali e il Velletri Summer Sport. Ville minori sono quella del Ponte Rosso, quella di viale Marconi, anchessa munita di una pista di pattinaggio pubblica, e quella di via Metabo, non lontana dalla cattedrale di S. Clemente. Elenco principali aree verdi di Velletri: Parco di Villa Ginnetti: villa storica della città di Velletri, era lantico giardino del distrutto Palazzo Ginnetti. Limponente edificio della famiglia Ginnetti, che dominava lantistante Piazza Cairoli ed era arricchito al retro dallenorme giardino, è stato distrutto durante la seconda guerra mondiale. È rimasta soltanto larea verde, impreziosita dal cancello monumentale della villa stessa. Ristrutturata nel 2008 è punto dincontro dei giovani e luogo di eventi culturali, oltre ad essere museo a cielo aperto con lesposizione di alcuni ruderi della persa villa a cavallo tra le aree verdi. Centro pulsante di eventi cittadini di primordine quali la festa delluva e quella delle Camelie, è dotata di una vasta area pianeggiante per concerti ed iniziative. Parco Muratori: secondo parco cittadino per estensione, si trova immerso nel centro urbano periferico e dispone di un largo parcheggio. A pochi metri è situato il distaccamento dellUniversità della Tuscia di Viterbo. Anchesso ristrutturato nel 2008, è stato dotato di una grossa area coperta al centro del parco dove hanno luogo iniziative culturali. Giardini Comunali di via Metabo: situati in vicinanza della Basilica di S.Clemente, sono abituale ritrovo di bambini e famiglie dellarea Sud del centro cittadino. Arredati con fontane, panchine, aiuole e giochi per bambini rappresentano unarea preziosa Giardinetti di Piazza Martiri di Pratolungo: in posizione strategica tra il corso della Repubblica e le vie interne, sono corredati da una fontana e da aiuole con panchine. Recentemente costruiti (negli anni duemila) sono punto di ritrovo abituale per molte famiglie che decidono di passare in pieno centro le proprie giornate. Parco S.Maria dellOrto: in posizione periferica rispetto agli altri parchi cittadini, annovera una delle più antiche fonti di acqua pubblica di Velletri. Utilizzato per feste e aperto al pubblico quotidianamente, dispone di un bar, una pista di pattinaggio pubblica e di servizi igienici. Teatro delle iniziative annuali del Velletri blues, eventi musicali che richiamano pubblico da tutti i Castelli Romani. Giardini Comunali del Ponte Rosso: in posizione sottostante alla via Appia, sono uno dei polmoni verdi più suggestivi della città. Da qualche anno sede dello Skate Park, rappresentano un ritrovo per i giovani del luogo e per i residenti della zona Nord di Velletri. Villa di Viale Marconi (ex villa romana): costruita sulle rovine della vecchia villa romana che si vocifera sia appartenuta ad Ottaviano Augusto, il giardino di Viale Marconi è una delle aree verdi più imponenti della città. A due passi dalla stazione ferroviaria di Velletri nei mesi estivi ospitail Marconi Village, appuntamento fisso dellestate veliterna con stand e musica nellarco di tempo da luglio a settembre. Dotata di una pista di pattinaggio pubblica. Giardinetti di Piazzale Donatori del Sangue (o Belvedere) Villa Comunale di Piazza Garibaldi (con busto di Giuseppe Garibaldi): area verde ad inizio corso della Repubblica, tristemente famosa per il busto in bronzo di Giuseppe Garibaldi trafugato da ignoti. Nel 2010 è stato ri-installato il monumento alleroe dei due mondi, e la villa è stata oggetto di restyling con linstallazione di nuovi arredi urbani. Monumento ai Caduti: situato in posizione sopraelevata, è chiuso al pubblico e visibile soltanto dallesterno. È dotato di giardini ornamentali che fanno da contorno alle incisioni dei nomi dei caduti durante la seconda guerra mondiale. Annualmente, in occasione dellanniversario del bombardamento su Velletri del 22 gennaio 1944, avvengono le celebrazioni di autorità e superstiti per commemorare i caduti. Giardini del Centro Culturale Amministrativo (zona 167): costruiti insieme al Centro Culturale Amministrativo, volgarmente detto Ciambellone, sono dotati di panchine e aree verdi che abbracciano larea della zona 167 e del quartiere S. Biagio. Società[modifica | modifica sorgente] Evoluzione demografica[modifica | modifica sorgente] Evoluzione storica della popolazione 1827 9.744[49] 1832 12.395[50] 1853 14.474[51] 1961 38.571[52] 1982 41.273[53] 1985 41.801[53] 1991 43.476[53] 1995 45.533[54] 2001 48.236[55] 2005 50.324[56] 2006 50.699[57] 2007 51.021[58] 2010 53.447[53] Abitanti censiti[59] Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica sorgente] Allanno 1999, il totale dei cittadini stranieri residenti era di 830 individui, di cui la comunità più consistente proveniente dalla Tunisia (183 individui), seguita dalle comunità più consistenti provenienti da Marocco (105), Romania (73), Albania (71), India (53), Polonia (38), Egitto (26), Stati Uniti dAmerica (25), e paesi dellex-Jugoslavia (23). I restanti 234 stranieri provengono da altri paesi[60]. Secondo i dati ISTAT[61] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 4.754 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Romania Romania 2.617 4,89% Lingue e dialetti[modifica | modifica sorgente] « Centanni pozza campà chi dice da i a magnà, nun pozza campà n ora chi dice che nè ora » (Proverbio in dialetto velletrano, [3] [collegamento interrotto].) Lidioma ufficiale di Velletri è ovviamente la lingua italiana, mentre il suo dialetto più diffuso è il veliterno detto anche velletrano, che si caratterizza diversamente dai confinanti dialetti dei Castelli Romani e dal dialetto romanesco perché più affine al dialetto ciociaro e al dialetto napoletano. Importante pilastro del velletrano sono state la Poesie in dialetto velletrano di Giovanni Battista Iachini (1884), prima espressione letteraria del dialetto locale, seguiti da altre opere simili, fra le quali ricordiamo le Poesie e canti in dialetto velletrano del professor Antonio Venditti (1979). Il velletrano, spesso incomprensibile a chi non lo parla abitualmente, è caratterizzato dalla prevalenza della vocale o e di espressioni napoletane come tata per padre, muorto per morto, e così via. Il primo dizionario del dialetto velletrano è stato pubblicato negli anni ottanta del XX secolo. Religione[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Sede suburbicaria di Velletri-Segni. Nella Statistica dello Stato Pontificio del 1853 risultavano 5 ebrei residenti a Velletri. A Velletri è presente una chiesa evangelica pentecostale ADI, un centro dellOpera per le Chiese Evangeliche Metodiste dItalia (OPCEMI) chiamato Ecumene ed un piccolo centro islamico. Il 24 ottobre 2004 a Velletri si è tenuta la IV Assemblea Nazionale delle Chiesa Evangeliche Italiane. Tradizioni e folclore[modifica | modifica sorgente] Festa patronale di San Clemente; ricorre il 23 novembre. Festa patronale di Santa Maria delle Grazie. La Pasquella; si tiene il 5 gennaio: consiste nella sfilata dei pasquellari in costumi depoca. Palio delle Decarcie. Istituzioni, enti e associazioni[modifica | modifica sorgente] Lingresso al cimitero veliterno Il tribunale Il carcere di massima sicurezza La casa di cura San Raffaele. Tribunale di Velletri : situato in Piazza Giovanni Falcone, è il secondo tribunale laziale per importanza, preceduto solo dalla procura di Roma. Compagnia della Guardia di Finanza di Velletri. Carcere di Velletri: situato in contrada Lazzaria, è un carcere di massima sicurezza che ha ospitato Filippo Pappalardi ed ospita Angelo Izzo. I Reggimento Allievi Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Velletri - Tel. 06 964441. Artemista-Teatro di Terra di Velletri. Associazione Comitato Velletri Sud. Associazione Culturale A Matticella. Associazione Culturale per la danza Tersicore. Associazione Culturale Università del Carnevale. Associazione Italiana Sommelier di Velletri. Associazione Palio Delle Decarcie Nicola Ferri. Associazione Pro Loco Velitrae. Associazione Sbandieratori e Musici di Velletri. Associazione di Volontariato Spazio Pubblico. Calliope Associazione Culturale. Gruppo Archeologico Veliterno. Il Teatrone Associazione Culturale. Condotta Slow Food di Velletri. La Spinosa per lAmbiente di Velletri. Motorclub di Velletri. Lions Club Velletri Host Colli Albani. Lions Club Velletri Terra dei Volsci. Rotary Club di Velletri. Velletri Camper Club. Associazione Italia-Cuba sede di Velletri. Vespa Scooter Club Velletri. Associazione Soccorso Argento AUSER. Sanità[modifica | modifica sorgente] A Velletri si registra la presenza di un ospedale almeno dal XV secolo, poiché dal 1481 la Confraternita del Gonfalone di San Giovanni in Plagis risulta gestire un ospedale, retto da un ospitaliere e dalla consorte, per la cura dei malati di entrambi sessi. Lospedale era situato presso la chiesa di San Giovanni Battista, attigua a Porta Romana. In parte distrutta durante i lavori di ricostruzione delle mura nel 1556, la struttura venne trasferita temporaneamente presso la chiesa di SantAntonio Abate. Il 21 ottobre 1587 la Confraternita del Gonfalone cedette allOrdine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, vulgo dei Fatebenefratelli, lospedale, frattanto ritornato nella sua sede originaria, con le sue attinenze e dipendenze. In seguito venne aperta anche una farmacia. Velletri è, assieme a Lariano, parte del distretto H5 (che proprio in città ha sede) dellASL RMH. LOspedale Civile Paolo Colombo è la locale struttura sanitaria pubblica, con sede in via Orti Ginnetti a ridosso del centro storico. Vi sono attive le unità operative di anestesia, rianimazione e terapia del dolore, terapia intensiva, cardiologia, chirurgia generale, diagnostica per immagini, endoscopia digestiva, laboratorio analisi, medicina interna, ortopedia e traumatologia, ostetricia e ginecologia, otorinolaringoiatria, pediatria e neonatologia, servizio immunoematologia e medicina trasfusionale, urologia, oltre al pronto soccorso. Sono presenti due case di cura private: la Casa di Cura Madonna delle Grazie e quella San Raffaele, questultima anche Residenza sanitaria assistenziale. Lospedale civile Paolo Colombo è il più grande polo ospedaliero dei Castelli Romani, con una vasta utenza, e mette a disposizione 190 posti letto per i ricoveri. Sono invece 175 i posti letto della Casa di Cura Madonna delle Grazie e 402 quelli del San Raffaele (dotato anche di pronto soccorso). Sul territorio veliterno sono dislocate in tutto quindici farmacie (quattro delle quali comunali situate in Via della Caranella, via di Colle Caldara, via Gentile e viale dei Volsci) e una parafarmacia. Cultura[modifica | modifica sorgente] Il centro culturale-amministrativo Istruzione[modifica | modifica sorgente] Biblioteche[modifica | modifica sorgente] La principale biblioteca pubblica di Velletri è la Biblioteca comunale Augusto Tersenghi, istituzione di antica fondazione che raccoglie diversi fondi librari radunati da privati fin dal XVIII secolo ed è parte integrante del SBCR (Sistema bibliotecario dei Castelli Romani). Scuole[modifica | modifica sorgente] Scuole primarie Le prime scuole per linfanzia hanno a Velletri radici molto antiche. Un Istituto dei fratelli delle scuole cristiane venne fondato nel 1836, e sciolto nel 1850 per mancanza di strutture; un Conservatorio di zitelle per leducazione della fanciulle esisteva fin dal 1690, affiancato poi a partire dal 1695 da un istituto di Suore Orsoline: le due istituzioni si fusero nel 1713 e perdurarono fin al 1870; le Maestre Pie Venerini aprirono la loro casa a Velletri il 3 maggio 1744. Nel 1874 venne aperta una scuola elementare di tirocinio annessa alla Reale Scuola Normale. « Velletri si distingue anche nel pubblico insegnamento, sì per listruzione e educazione della gioventù, sì per lemulazione nelle scienze, come ancora negli istituti benefici e caritatevoli a vantaggio dei bisognosi. » (Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica - Velletri, vol. LXXXIX p. 238, Venezia, 1851.) Nellanno scolastico 1999-2000, 10.090 ragazzi frequentavano scuole di ogni ordine e grado nel territorio di Velletri; i dati in dettaglio sono i seguenti[60]: Scuole materne: 1.346 iscritti; Scuole elementari: 2.656 iscritti; Scuole medie inferiori: 1.773 iscritti; Scuole medie superiori: 4.265 iscritti; Consorzio università di Velletri: 50 iscritti. Scuole superiori Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Istituto Statale di Istruzione Superiore Mancinelli-Falconi. Un Collegio della Compagnia di Gesù venne fondato a Velletri con la bolla di papa Pio IX Quod Divina Sapientia del 7 aprile 1851. Una Reale Scuola Normale fu istituita a Velletri con Regio Decreto del 23 settembre 1872, e concepita come istituto magistrale per adempiere alla necessità di meglio provvedere alla formazione di buoni insegnanti per le scuole elementari maschili e femminili in provincia di Roma[62]. Nel 1891 la scuola venne intitolata a Clemente Cardinali (1789-1839), archeologo e intellettuale velletrano. Stabilita la sede in prossimità della chiesa di San Lorenzo, nellex-convento dei PP. Francescani, la scuola venne dotata di una scuola elementare di tirocinio, di un Convitto, di un Osservatorio Sismico nel cortile, più un gabinetto di fisica, uno di scienze naturali, una biblioteca, ed un museo scolastico. La scuola, tramutata in seguito in Istituto Magistrale e dedicata a Dante Falconi[63], è stata nel 1999 accorpata allIstituto di Istruzione Superiore Mancinelli-Falconi, e gradualmente sostituita dagli indirizzi di liceo socio-psico-pedagogico e liceo di scienze sociali. LIstituto di Istruzione Superiore Antonio Mancinelli-Dante Falconi è frutto dellunione tra varie istituzioni scolastiche, e offre i corsi di liceo classico, liceo linguistico, liceo socio-psico-pedagogico e liceo delle scienze sociali. Il liceo ha una succursale a Velletri Centro. Dal 1990 ha aperto i battenti il Liceo Scientifico Statale Ascanio Landi, con il corso di liceo scientifico, liceo Scientifico Informatico e Liceo Scientifico Linguistico. Il liceo ha una succursale presso unaltra scuola veliterna e conta oltre 800 studenti. LIstituto Tecnico Industriale Statale Giancarlo Vallauri è un istituto tecnico nato nel 1960 come succursale dellIstituto Enrico Fermi di Roma: divenuto autonomo nel 1968, da allora ha visto passare più di 6000 diplomati. Conta 50 classi e un migliaio di alunni. Offre i corsi di Istituto Tecnico e Liceo Scientifico Tecnologico. LIstituto Tecnico Commerciale Professionale Statale Cesare Battisti è unistituzione scolastica piuttosto radicata a Velletri, istituito negli anni cinquanta del XX secolo e tuttora esistente e vitale, con il corso di istituto alberghiero. LIstituto di Istruzione Superiore Juana Romani (in via Luigi Novelli) è una scuola con principale indirizzo artistico. Velletri è inoltre sede dellIstituto Agrario in via Ferruccio Parri. Costruzione nuova ed imponente, dispone di 72 aule nelle quali alloggia anche la sede dellIstituto per Geometri. In via dei Lauri vi è invece listituto di Ragioneria. Per il campo privato in Corso della Repubblica ha sede lEnrico Fermi, istituto tecnico commerciale e liceo privato con scuole serali. Università[modifica | modifica sorgente] LUniversità di Velletri consisteva in una teorica istituzione concessa da secoli in favore della Sede suburbicaria di Ostia, dal 1150 unita alla Diocesi di Velletri: Pertanto, visto lo spopolamento di Ostia, il diritto alluniversità venne spostato a Velletri, presso il seminario, dove fin dal 1817 si tenevano corsi umanistici che terminavano con la laurea[64]. Agli inizi del XX secolo scoppiò unardua lotta tra Marino e Velletri per ospitare la sede distaccata della Facoltà di Agraria dellUniversità La Sapienza di Roma; la lotta venne infine spuntata da Velletri, con grande delusione dei marinesi[65]. La sede, tuttavia, venne in seguito chiusa. A Velletri ha sede la Facoltà di Agraria dellUniversità della Tuscia di Viterbo con le specializzazioni in Viticoltura, Enologia, Tecniche alimentari. La sede universitaria è sita in via della Cantina Sperimentale in un edificio ristrutturato e vicino al centro e conta oltre cinquanta iscritti. Sempre a livello universitario, in Corso della Repubblica, 347 ha sede lUniversità della Terza Età, aperta a tutti gli over 65. È una delle sedi del polo laziale insieme a quelle di Ariccia, Frosinone, Cassino, Roma. Seminari[modifica | modifica sorgente] Il seminario vescovile venne fondato una prima volta nel 1570 dal cardinale vescovo Giovanni Girolamo Morone, tuttavia per carenza di rendite venne chiuso pochi anni dopo. Il cardinale vescovo Alfonso Gesualdo nel 1592 provò a riaprire il seminario, riuscendo stavolta a trovare le rendite con difficoltà. La Comunità di Velletri manteneva due posti al seminario a sue spese, uno per un nobile, laltro per un popolano; attorno al 1860 la popolazione scolastica del seminario era di una ventina di seminaristi, più una cinquantina di convittori[64]. Gli studenti del seminario venivano istruiti in grammatica inferiore, grammatica superiore, umanità, retorica, filosofia, teologia dogmatica, morale, storia ecclesiastica e storia sacra, canto fermo. Nel 1601 la Sacra Congregazione del Concilio concesse al cardinale vescovo Alfonso Gesualdo il seguente privilegio per il seminario della sua sede vescovile di Velletri: « Ut qui in collegio illo per triennium studuerit, habeat privilegia data ipsis universitatibus. » Così in forza di ciò il cardinale vescovo Alessandro Mattei (1814-1820) ottenne in seguito da papa Pio VII lautorizzazione ad aprire nel seminario veliterno corsi di filosofia e teologia che dessero la laurea ai seminaristi: tuttavia questo privilegio venne abrogato da papa Leone XII. Nel 1967, dopo lo smembramento della Diocesi di Velletri in favore della nuova Diocesi di Latina, il seminario venne chiuso, suscitando grande delusione nellambiente ecclesiastico veliterno. In seguito, il seminario è stato ricostituito con sede in località Colle dellAcero. Musei[modifica | modifica sorgente] Museo civico archeologico Oreste Nardini; il Museo, riaperto da alcuni anni dopo una serie di restauri ed interventi sulla struttura, accoglie alcune opere considerevoli, come il famoso sarcofago di Velletri o Sarcofago delle Fatiche di Ercole. Fin dal XVII secolo umanisti e prelati si cimentarono nel raccogliere antichità che affioravano nel territorio di Velletri, dando vita così al Museo Borgiano, alla Collezione Ginnetti, al Museo Diocesano, che in buona parte sono poi confluite nel Museo Civico Archeologico inaugurato nel 1920 dallingegner Oreste Nardini, Regio Ispettore ai Monumenti e Scavi di Velletri. I reperti che poi comporranno il Museo furono visti anche da Johann Wolfgang von Goethe, il quale ne decantò la bellezza nel suo libro Italienische Reise (Viaggio in Italia). Oggi[quando?] buona parte delle opere più pregevoli, come la Pallade di Velletri conservata al Louvre di Parigi, sono lontane da Velletri. Il museo si suddivide in due itinerari: Itinerario archeologico; racchiude il cuore della collezione, con il Sarcofago delle Fatiche di Ercole, risalente al II secolo e rinvenuto nel 1955, la Lastra dellOrante, del IV secolo, e le Terrecotte Volsche, rinvenute nel 1910. Altri reperti vennero rinvenuti nel 1881, mentre nel 1980 venne alla luce un sarcofago romano; Itinerario di Geopaleontologia e Preistoria dei Colli Albani; aperto nel 2005, è un interessante viaggio nella preistoria dei Colli Albani, suddiviso in cinque sezioni: Geologia; uno scenografico condotto di fuoco conduce il visitatore in un ambiente che riproduce uneruzione vulcanica; Paleontologia; vengono esposti reperti fossili e viene spiegata la fossilizzazione; Antropologia; viene analizzato lo sviluppo de primi uomini; Preistoria; tramite ricostruzioni fedeli, viene riproposto lo sviluppo delluomo prima della scoperta del fuoco; Protostoria; viene analizzata la vita delluomo prima della scrittura. Museo Diocesano; a Velletri, nel chiostro della Cattedrale, ha sede il Museo Diocesano. Raccoglie opere dArte di inestimabile valore, importanti soprattutto per la loro unicità. Tra queste la Crux Veliterna, prezioso reliquiario dellXI-XII secolo in oro filigranato e smalti; opere di Gentile da Fabriano, Bicci di Lorenzo, Antoniazzo Romano, Giovan Battista Rositi, Francesco da Siena, Giuliano Finelli e Sebastiano Conca, nonché paramenti ed arredi liturgici. La Crux Veliterna o Croce Veliterna è una stauroteca in oro (cioè una croce contenente la reliquia di un frammento della Santa Croce), in filigrana, pietre preziose e smalti cloisonné posta su un piede di argento e bronzo dorati. Sul lato frontale vediamo un frammento di enkolpion raffigurante Cristo Crocifisso, mentre nel verso lAgnus Dei è circondato dai simboli antropomorfi degli Evangelisti. La Croce, che racchiude un frammento della vera Croce, venne donata da Federico II di Svevia al papa Alessandro IV che la donò, a sua volta alla Cattedrale veliterna. Lanalisi stilistica permette di supporre che la sua realizzazione sia avvenuta in ambito palermitano nella prima metà del XII secolo. La Madonna con Bambino di Gentile da Fabriano è lunica opera rimasta dellartista fra quelle realizzate durante il suo periodo romano (settembre 1426-settembre 1427) essendo andati perduti gli affreschi di San Giovanni in Laterano. Di Sebastiano Conca è la Madonna del Rosario con i Santi Domenico, Caterina da Siena e Giovanni Battista. La tela è opera del famoso pittore nato a Gaeta, ma formatosi a Napoli alla scuola del Solimena e operoso a Roma nella prima metà del Settecento. Il dipinto venne realizzato su commissione della famiglia veliterna Fiscari e posto nella Cappella del Rosario della Cattedrale per ordine del cardinale Tommaso Ruffo vescovo di Velletri. Il dipinto benché risponda a delle istanze prettamente devozionali, è di grande levatura pittorica e costituisce uno dei pezzi più importanti della collezione del Museo. Il Museo è privo di barriere architettoniche. Inoltre è presente una Sala Mostre dove si tengono esposizioni temporanee. Museo delle Religioni (via Ettore Novelli) Museo di Geopaleontologia Museo delle Decarcie Nicola Ferri Media[modifica | modifica sorgente] Radio[modifica | modifica sorgente] Dal 1976 è attiva la rete radiofonica Radio Delta Velletri Stereo sulla frequenza 103.3. Anche Radio Mania è unemittente radiofonica veliterna che trasmette sulla frequenza 88.2. Le radio locali si occupano di politica, cronaca, spettacolo, sport, musica con programmi di varietà e finestre sulla quotidianità veliterna. Stampa[modifica | modifica sorgente] Il primo giornale stabile pubblicato a Velletri è stato il Bullettino di Velletri e del Lazio, risalente al 1870. In seguito, è stato il turno de: Il Censore (1878-1879), La Falce, quindicinale pubblicato a Velletri e Frosinone tra il 1881 ed il 1886, LAvvenire del Lazio, quotidiano di Albano, Frascati e Velletri uscito tra il 1881 ed il 1888, Il Nuovo Censore, settimanale edito tra il 1882 ed il 1915, La Gazzetta di Velletri (1884), Camicia Rossa (a frequenza irregolare tra il 1884 ed il 1887), La Sfinge Volsca, mensile di enigmistica pubblicato nel decennio 1890-1900, La Favilla (1897-1913), Lincubo (1905-1907), In Alto! (1908), Abbattiamo per riedificare, quindicinale socialista del Lazio edito tra il 1908 ed il 1909, il settimanale La Democrazia (1910-1911), Il Fargo (1912), Lo studente (1913), Il lavoratore (1913-1914), Velester (1929-1930), LAraldo (1961),La Torre (1969), Eolo (1999-2001), Milleluci(le cui pubblicazioni sono state sospese nellagosto 2012), Il Cittadino, Velletri Oggi, LArtemisio. Cinema[modifica | modifica sorgente] Velletri ha una ben radicata tradizione cinematografica. Oltre ad alcuni studi di produzione installati in città agli inizi del XX secolo, è sempre esistita in città almeno una sala cinematografica. Proprio agli inizi del Novecento, in città nacquero gli stabilimenti cinematografici Helios Film. Il primo film uscito da questi stabilimenti è stato del 1911, col titolo LInferno, basato sullinferno dantesco: film muto, in bianco e nero, della durata di 15, è stato girato interamente nelle campagne di Velletri e presso il lago di Giulianello, sotto Cori. Recentemente è stato rinvenuto nella Filmoteca Vaticana e presentato restaurato nel I festival del cinema dei Castelli Romani a Ciampino. La Helios perse per questo film una causa con la Milano Films, autrice di un altro Inferno praticamente coevo di questo, che viene considerato il primo lungometraggio della storia del cinema italiano. Esiste una sala cinematografica: il multisala Augustus, quattro sale per un totale di 860 posti con accesso per disabili ed aria condizionata. Lo storico Cinema Fiamma è stato invece chiuso per lavori di ristrutturazione ed è prevista la riapertura nella doppia veste di cinema-teatro. Una commedia cinematografica del 1974 tratta di un ipotetico Fra Tazio da Velletri, per la regia di Romano Gastaldi (con nome darte Romano Scandariato) e la partecipazione di Remo Capitani, Glauco Onorato, Christa Linder, Margaret Rose Keil. Arte[modifica | modifica sorgente] Letteratura Nel XVII secolo iniziarono a sorgere diverse accademie letterarie, fondate da eruditi e umanisti, che si riunivano nelle sale di qualche palazzo nobiliare. Vennero fondate lAccademia degli Affaticati, quella degli Erranti, degli Estinti, dei Gonfiatori, dei Riaccesi, dei Sollevati, e degli Innominati[66]. Particolare era poi lAccademia degli Incogniti, che si riuniva nei locali del seminario vescovile. Nel 1755 Clemente Erminio Borgia e Domenico Antonio Cardinali, entrambi velletrani, fondarono la Società letteraria Volsca Veliterna . Gli Atti di questa Società, editi alcuni anni dopo la fondazione, sono conservati nel fondo Antico della Biblioteca Oreste Nardini e rappresentano unimportante fonte storica e letteraria su Velletri. Unimportante opera di letteratura dialettale velletrana è rappresentata dalle Poesie in dialetto velletrano di Giovanni Battista Iachini, edite nel 1884. Diversi storici e studiosi in varie epoche si sono dedicati a Velletri: Italia illustrata, Flavio Biondo, 1527; Gerarchia Cardinalizia, Carlo Bartolomeo Piazza, 1703; Description of Latium, Ellis Cornelia Knight, 1809; Viaggio antiquario ne dintorni de Roma, Antonio Nibby, 1819; Analisi storico-topografico-antiquaria della mappa de dintorni de Roma, Antonio Nibby, 1837; New guide of Rome and the environments, Antonio Nibby, 1849; Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica (vol. LXXXIX-XC), Gaetano Moroni, 1847; La Campagna Romana antica, medioevale e moderna (vol. II), Giuseppe Tomassetti, 1910; Delle altre opere monografiche dedicate a Velletri, la più antica è il Theatro Istorico di Velletri Insigne città e Capo dei Volsci, di padre Bonaventura Teuli[67] (1590-1670), ristampata nel 1885; la più nota è invece lIstoria della Città e della Chiesa di Velletri, del cardinale Alessandro Borgia. La prima edizione del Theatro Istorico di Velletri di fra Bonaventura Theuli è del 1644. La seconda edizione venne ristampata nel 1885 da Cesare Bertini, libraio ed editore con sede in strada Vittorio Emanuele 99, con lo stesso titolo ma con i seguenti sottotitoli: Insegne città e capo dei Volsci, del Rev. Padre Fra Bonaventura Teoli, Velletrano Dott. Teol. Francescano Conv. Opera già dedicata allEm. e R.m Card. Geronimo Verospi, Vescovo dOsimo. Reca inciso in antiporta un ritratto di fra Bonaventura disegnato da Oreste Nardini traendo spunto da un quadro ad olio esistente nella biblioteca Comunale e inciso da I. Marelli LIstoria della Città e della Chiesa di Velletri è del cardinale Alessandro Borgia, zio di Stefano Borgia. Per quanto riguarda questo autore, recentemente sono state tradotte dal latino, con testo originale a fronte, a cura di L. Bartelli, del professore M. Lozzi e di B. Pallotti, due opere importantissime: Sinossi del cardinale Stefano Borgia, opera del carmelitano scalzo fra Paolino di San Bartolomeo, e la De Cruce Veliterna, minuziosa descrizione fatta dallo stesso cardinale Stefano Borgia della famosa opera di oreficeria parlermitana conservata presso il Museo Diocesano di Velletri. Queste due opere, finemente rilegate, in tre volumi, in marocchino e seta rossi, sono state dagli stessi curatori offerte pubblicamente a papa Benedetto XVI durante la sua visita alla città del 23 settembre 2007. Teatro[modifica | modifica sorgente] Durante tutto il Medioevo e poi nel Rinascimento, a Velletri era operativo un teatro allaperto chiamato Teatro della Passione, dalle rappresentazioni della Passione di Gesù Cristo che vi si tenevano a Pasqua. Il Teatro venne raso al suolo nel 1765 perché la Confraternita del Gonfalone di San Giovanni in Plagis, proprietaria del luogo, vi eresse un granaio. (LA) « Vetustissimum Hoc V. Confraternitatis S. Iohannis in Plagis Teatrum In Foro S. Iacobi Nuncupato Contra Orientem Ad Publice Representanda Dominicae Passionys Mysteria Constructum in Horreum Aere Proprio Conf.as Convertita. » (IT) « Questo antichissimo teatro della Venerabile Arciconfraternita di San Giovanni in Plagis nella piazza chiamata di San Giacomo verso oriente costruito per le pubbliche rappresentazione dei Misteri della Passione del Signore adibito ad area di granaio di proprietà della Confraternita. » (Avanzi del Teatro della Passione, xilografia 70x150, da La Patria, 1894.) Teatro Ugo Tognazzi Ubicazione Stato Italia Italia Località Velletri Indirizzo via Filippo Turati Dati tecnici Tipo sala con platea Fossa assente Capienza 450 posti Tuttavia, le rappresentazioni teatrali pubbliche vennero spostate nella cornice del Palazzo Comunale. Nel 1850 il Moroni[68] afferma che si stava costruendo un Teatro Comunale, iniziato nel 1835 e ai suoi tempi ancora incompiuto. Sempre il Moroni afferma che era stata appena fondata una Società accademica Filodrammatica che si esibiva nel teatro privato di palazzo Graziosi, ricostruito appositamente da Giuseppe Graziosi. Teatro di Terra Ubicazione Stato Italia Italia Località Velletri Indirizzo via san Crispino 18, 00049 Velletri, Italia Dati tecnici Tipo sala con platea Fossa assente Capienza 100 posti Realizzazione Costruzione 1995 [teatroditerra.it] Velletri è dotata di quattro teatri: Teatro Ugo Tognazzi; il cartellone degli spettacoli che vi si tengono è, questi anni, sempre più ricco di grandi nomi del teatro. Inaugurato da Gianmarco Tognazzi e Bud Spencer, nel marzo 2007 è andata anche in scena un adattamento teatrale di unopera ispirata al sonetto La Battaglia di Marino del velletrano Giovanni Battista Iachini liberamente tratta dalla poesia dello stesso poeta e messa in scena dallAssociazione Culturale A matticella (myspace/amatticella). Il dissesto finanziario del comune ha portato alla temporanea chiusura del teatro, riaperto il 1º gennaio 2012. Teatro di Terra; fondato nel 1995 dallassociazione culturale Artemista, fino ad oggi ha visto stagioni teatrali dai fervidi programmi: tra le principali rappresentazioni La locandiera di Carlo Goldoni, La coscienza di Zeno di Italo Svevo, e molto altro ancora. Teatro Artemisio: è la sala storica veliterna. Recentemente ristrutturato, è pronto ad accogliere oltre 800 spettatori. Negli anni scorsi ha ospitato il Festival Nazionale della Canzone Italiana veliterno (che si oppose a quello di Sanremo più blasonato) oltre ad una vasta di gamma di spettacoli. Il teatro, molto ampio, è vanto della città per la sua caratteristica architettura e la sua alta capienza. In alcune foto storiche si nota il doppio utilizzo come teatro e come cinema. Teatro Aurora; Adiacente alla cattedrale di San Clemente, abbastanza ampio e spesso utilizzato per varie manifestazioni. La sala è munita sia di platea che di galleria. Teatro Aurora Ubicazione Stato Italia Italia Località Velletri Indirizzo Piazza Clemente Micara Dati tecnici Tipo sala con platea Fossa assente Capienza 250 posti Molte Compagnie Teatrali conosciute a Velletri sono: Compagnia AnimAzione Velletrana di Sandro Natalizi Compagnia Teatrale A Matticella Compagnia Già e non ancora Gruppo o Stazzo Nel 2009 ha invece chiuso il più piccolo Teatro della Neve, situato in vicolo della Neve e salito alla ribalta della cronaca per gli spettacoli comici tra cui quello del napoletano Peppe Barra. Musica[modifica | modifica sorgente] Velletri fin dal XIX secolo ospita un Concerto Filarmonico cittadino, che originariamente aveva sede presso alcuni locali nel Palazzo Comunale. Tuttavia, numerosi sono i velletrani divenuti famosi per meriti musicali: il primo è Giovanni di Cola, fondatore della cappella musicale della Cattedrale di San Clemente; poi vanno menzionati Ruggero Giovannelli (1560-1622), il quale succedette a Giovanni Pierluigi da Palestrina nella guida della cappella musicale del Vaticano; e Mariano Astolfi (1790-1859), maestro della cappella musicale della Basilica di San Lorenzo in Damaso. Agli inizi del XIX secolo era attiva a Velletri la Banda Musicale del Garofano Rosso, in seguito scioltasi. Protagonista degli eventi cittadini è laBanda Comunale Città di Velletri, sempre presente in occasione di pubblice cerimonie. Cucina[modifica | modifica sorgente] La cucina velletrana è fortemente influenzata sia dalla cucina romana che da quella ciociara, ed i piatti principali sono: il carciofo alla matticella; le fettuccine al bastone, gli gnocchi alla velletrana, la zuppa di cavoli con baccalà, la panzanella alla velletrana, i polli in porchetta, la zuppa di fagioli con cotiche. Il tutto è ovviamente accompagnato da vino locale, istituito a Denominazione di Origine Controllata nel 1972, distinguibile in varie categorie, dal Velletri bianco al Velletri rosso riserva. Uno chef di Velletri si occupa dei pranzi ufficiali della Presidenza del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi[69]. Persone legate a Velletri[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Personalità legate a Velletri. Eventi[modifica | modifica sorgente] Festa dellUva e del Vino; festività organizzata dallOND a partire dal 28 settembre 1938, data della I Festa Nazionale dellUva e del Vino, per esaltare le qualità del vino della zona di Velletri. Carnevale Popolare Veliterno; la manifestazione si contraddistingue per il suo carattere popolare e si svolge ogni anno con quattro sfilate di carri allegorici e una festa per i bambini. Festa delle Camelie; le camelie, la manifestazione è legata alla ricca presenza di piante di camelie che crescono nelle campagne velletrane, si festeggiano dal 1994 nel mese di marzo; Festa del Carciofo alla Matticella; si tiene in maggio. Estate Veliterna: rassegna di eventi culturali, cinematografici, musicali e folcloristici. Ogni anno viene stilato un calendario che copre tutto larco dei tre mesi estivi. Geografia antropica[modifica | modifica sorgente] Urbanistica[modifica | modifica sorgente] « Moltissime sono le città, che col volger de secoli hanno in tutto, e almeno in parte cambiato lantico sito; non però Velletri, che sempre dalla sua antichissima origine ha occupato i medesimo colli su cui tuttora esiste. » (Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica - Velletri, vol. LXXXIX p. 213-214.) La via Appia in entrata da nord, in questo tratto chiamata via Roma Corso della Repubblica, principale arteria cittadina. Piazza Mazzini Il sito dellabitato Velletri è sempre stato lo stesso fin dalletà dei Volsci e poi dei Romani: variava però probabilmente lestensione dellarea popolata: in età romana infatti si pensa che larea della Cattedrale di San Clemente fosse occupata da un tempio rustico al dio Marte. Nel Medioevo, la città iniziò ad ascendere e larea abitata a crescere dentro le nuove fortificazioni, che avvolgevano per un perimetro di tre miglia lintera altura tra il fosso di Anatolia e il Vallone della Regina. La strada principale era ed è corso della Repubblica, che segue il tracciato della via Appia dentro le mura, da porta Romana a porta Napoletana. Lo sviluppo quindi ha seguito la sua direttrice, riempiendo la parte orientale della città murata e tralasciando fino al XIX secolo le zone occidentali. Con la crescita del secondo dopoguerra, Velletri si è espansa sia in direzione sud, lungo la Strada Statale 7 Via Appia, ma anche e soprattutto verso oriente, in parallelo a via Ariana, con i nuovi quartieri attorno alla Tangenziale e al nuovo Tribunale. Suddivisioni storiche[modifica | modifica sorgente] Decarcie[modifica | modifica sorgente] Velletri fin dal periodo medioevale è stata suddivisa in cinque decarcìe (singolare decarcìa), zone equivalenti ai rioni. Lorigine del nome decarcia è plausibilmente legata al greco δεκα (deka, dieci) e αρχια (arkia, potere), quindi potere dei dieci[70]. Le decarcie sono in numero di sei: Decarcia Portella. Decarcia Collicello. Decarcia Santa Maria. Decarcia Castello. Decarcia Santa Lucia. Decarcia San Salvatore. LAssociazione Palio delle Decarcie Nicola Ferri si è occupata dellorganizzazione del Palio fino alla cessazione della sua attività. Nel 2012 lAssociazione Sbandieratori e Musici di Velletri riceve lincarico dallAmministrazione comunale unitamente al Gruppo Equestre di Velletri. Contrade[modifica | modifica sorgente] Le aree rurali del territorio velletrano sono invece divise in contrade: le contrade di Velletri sono più di cento. Potrebbero essere paragonate alle frazioni o alle località di alcuni comuni, ma si trovano in un paesaggio di campagna e distaccato dal centro. Le contrade fanno da cornice al centro cittadino e sono sparse per tutto il territorio comunale. In molte di esse non vi è alcun servizio, mentre in altre vi sono supermercati, centri sportivi, vivai, scuole elementari. I nomi sono dovuti ad antiche leggende o a soprannomi dei vari colli sulle quali sorgono. Quasi tutte sono servite dalle autolinee comunali. Sono in genere composte da una strada principale che prende il nome dalla contrada in cui si trova e da numerose viuzze secondarie spesso senza uscita. Nelle contrade vi sono numerosi villini. Le più importanti ed estese sono: Contrada Ponte di Mele; Contrada Le Corti; Contrada Colle Calcagno; Contrada Acquavivola; Contrada Cigliolo; Contrada Peschio; Contrada Pratolungo; Contrada Cinque Archi; Contrada Lazzaria; Contrada Rioli; Contrada S.Eurosia; Contrada Colle Ottone. Altre contrade sono: Lupacchiotti Prato di maggio Colle dOro Carbonara Case Nuove Troncavia Selvanova Vascucce Ponte Massorano Capitancelli Santo Tomao Ulica Colle Ospedale Colle Formica Colle Noce Colle dei Marmi Fienili Contrada Comune Morice Colle Giorgi Colle Rosso Ponte Massorano Arcioni Colle Ionci Campetto dei Macellari Soleluna Casale Colle Caldara Selvanova Colle Catalini Giannottola Colle San Clemente Muracce Colle San Giovanni Colle Salvia Colle San Francesco La Parata Mercatora Pozzetti Colle Piombo Casal Ginnetti Colle Zioni Fontana Fiume Tevola Colle del Vescovo Colle Carciano La Chiusa Paganico Papazzano Ceppeta Malatesta Lupacchiotti Fossatello Colle Stringa Colle Petrone Colonnella La Faiola Poggi dOro Colle Perino Economia[modifica | modifica sorgente] Agricoltura[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Velletri bianco, Velletri bianco superiore, Velletri rosso e Velletri rosso riserva. « Lindustria della massa del popolo veliterno è la coltivazione delle vigne e de campi, il che forma tutta la ricchezza della città. » (Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica - Velletri, vol. LXXXIX p. 253.) Il settore primario a Velletri si basa prevalentemente sulla produzione di vino e sul commercio dei prodotti della circostante regione agricola. Nel 1851 la produzione vinicola del territorio si aggirava sulle 14.000 botti, smerciate soprattutto a Roma[71]. Nel territorio di Velletri e in quello adiacente di Lariano si producono i seguenti vini DOC: Velletri bianco Velletri bianco superiore Velletri rosso Velletri rosso riserva Alla fine dellOttocento, a Velletri venne aperta una Cantina Sperimentale, che rappresentò un punto importante per lo sviluppo della città, che oggi[quando?] ospita la facoltà di Agraria dellUniversità della Tuscia. Industria[modifica | modifica sorgente] « Sembrami non esagerare asserendo, che nelle due provincie di Marittima e Campagna non vi è città o terra più popolata, più conoda, più abbondante e più commerciante di Velletri. » (Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica - Velletri, vol. LXXXIX p. 253.) Nel XIX secolo lindustria veliterna consisteva in una ricca ed eccellente fabbrica di cera, una fabbrica di sapone, cinque speziarie, alcuni droghieri e mercanti di panni, nove mulini da olio, e un opificio a vapore per il grano. Il settore industriale è piuttosto vivace e larea industriale ed artigianale si concentra lungo la via Appia Nuova, principale arteria di collegamento con le grandi industrie dellAgro Pontino. Leffettiva zona industriale però si trova in Contrada Lazzaria, sede del Carcere e della discarica comunale, e consta di svariati impianti al confine con la provincia di Latina. Servizi[modifica | modifica sorgente] Esistevano durante lo Stato Pontificio a Velletri due monti frumentari, enti benefici verso i bisognosi: uno era il Monte dellAbbondanza o Annona, chiuso al tempo di papa Pio VII, laltro era il Monte di Pietà Ginnasia Gregna, istituito da Caterina Ginnasi nel 1639, nipote del cardinale vescovo Domenico Ginnasi (1630-1639), e beneficiato dal cavalier Nicola Gregna nel 1797. Il Monte di Pietà cessò la sua attività nel 1940. Un Monte di Pietà era già stato instaurato a Velletri intorno al 1470, ad opera di Giovanni Mancinelli allora uno dei Signore Nove che governavano la città. Fu il primo Monte non derivato dalla predicazione Francescana e uno dei primi a nascere fuori dalla zona umbro-marchigiana. Nel 1885 nacque la prima banca velletrana, la Cassa di Risparmio di Velletri; nel 1895 venne invece costituita la Banca Cooperativa Commerciale-Agricola di Velletri, e nel 1903 la Banca Cooperativa Pio X. Velletri è sede della Banca Popolare del Lazio, una Società cooperativa per azioni che ha filiali in tutta la regione. Fin da tempo immemorabile si celebra la fiera in occasione della festa patronale di san Clemente, che nel XIX secolo durava dal 23 novembre al 2 dicembre; anticamente, si celebravano anche altre due fiere: una dal 15 al 23 agosto e una dal primo lunedì di maggio a dieci giorni a venire[71]. Mentre in tempi antichi il giorno di mercato franco era il sabato[71], il mercato settimanale si tiene di giovedì nel quartiere San Biagio. Il mercato dellusato è invece situato, sempre di giovedì, nellarea adiacente al Parco Muratori. L11 maggio 2003 è stato inaugurato il nuovo Mercato Ortofrutticolo di Velletri, dotato di 44 banchi su unarea di 1.800 m2. È costato 950.000 euro con i contributi della provincia di Roma e del Comune di Velletri[72]. Turismo[modifica | modifica sorgente] Velletri era una delle tappe del Gran Tour dItalia: tappa obbligata tra Roma e Napoli, inoltre attirava molti viaggiatori per le ricchezze delle sue collezioni museali e per le sue bellezze naturalistiche ed architettoniche. Nel 2011 Velletri è stata la città capolinea della prima tappa del Giro Internazionale Femminile di Ciclismo: la tornata ciclistica è stata vinta da Marianne Vos, che avrebbe poi collezionato il maggior numero di maglie rosa nel tour 2011. Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica sorgente] Strade[modifica | modifica sorgente] Il bivio via Appia - via dei Laghi. Velletri è da sempre sul tracciato di strade importanti: fin dalletà romana infatti, per Velitrae venne fatta passare la via Appia. In età medioevale, Velletri fu punto di arrivo di vari percorsi che da Roma conducevano a Napoli, alternativi alla via Appia impraticabile nel tratto pontino. Papa Pio VI tra il 1789 ed il 1791 bonificò il tracciato della via Appia, chiamata così anche via consolare Pia, realizzando il tracciato attualmente[quando?] seguito dalla Strada Statale 7 Via Appia tra Genzano di Roma e Velletri, in antico chiamato stradello dei Genzanesi. Le principali arterie che attraversano il territorio veliterno sono la Strada Statale 7 Via Appia e la Strada statale 217 Via dei Laghi[73], che si incontrano poco prima di entrare nel centro storico di Velletri, che è circondato da una tangenziale. Importante è anche la Strada Provinciale 304 Via Ariana, che conduce da Velletri a Lariano e dunque alla via Casilina, e la Strada Provinciale per Anzio e Nettuno. Velletri è servita dalle autolinee COTRAL con una Autostazione davanti alla stazione, dove la collegano a Roma, Cori, Latina, tutta la zona dei Castelli romani, Rocca Massima, Artena, Colleferro, Aprilia, Anzio Ferrovie[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Ferrovia Roma-Velletri, Tramvie dei Castelli Romani e Stazione di Velletri. La stazione ferroviaria di Velletri, capolinea della ferrovia Roma-Velletri. La linea ferroviaria a Velletri giunse nel 1866, quando papa Pio IX in persona inaugurò la ferrovia Roma-Velletri, terza linea ferroviaria dello Stato Pontificio (dopo la Roma-Frascati e la Roma-Civitavecchia). Venne per loccasione pubblicata una medaglia commemorativa, sul cui retro compare il monumentale ponte in ferro che attraversa il vallone del fosso di Anatolia, simbolo della modernità della città. In seguito la linea venne prolungata per una certo periodo fino a Colleferro. Il tram venne portata a Velletri dalla STFER il 12 aprile 1913, con lapertura del tronco proveniente da Genzano, che già era collegata allintercastellare Albano-Marino-Frascati, a Lanuvio e alla direttrice Appia per Roma. Lultima corsa sulla linea Genzano-Velletri venne effettuata dalla STEFER il 4 giugno 1954. Amministrazione[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Governatori di Velletri e Sindaci di Velletri. Gemellaggi[modifica | modifica sorgente] Velletri è gemellata con[74]: Lussemburgo Esch-sur-Alzette Francia Puteaux Austria Mödling Germania Offenbach am Main Serbia Zemun Ungheria Kőszeg Rep. Ceca Vsetín Sport[modifica | modifica sorgente] Calcio[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi VJS Velletri. La VJS VELLETRI, gloriosa società fondata nel 1955, con colori sociali rosso-nero che giunse fino alla Serie D nel 1978, arrivando negli anni successivi, ripetutamente ad un passo dalla promozione in serie C. Milita nel 2011-12 nel Campionato di Promozione. Altra formazione veliterna è la Asd V. Recine Velletri (asdvrecinevelletri) ex AC Velletri, con colori sociali nero-azzurri che milita nel campionato di Seconda Categoria. Ha rilevato il titolo lasciato vacante dalla società Nuova Velletri che ha a sua volta operato una fusione con la VJS Velletri. Alle due precedenti società vanno aggiunte: -il Real Velletri,(realvelletri) squadra fondata nel luglio 2002, con colori sociali rosso-neri che per la stagione 2009-2010 è stata promossa in Seconda Categoria. Nella sua breve storia si annovera il I posto nel campionato di III categoria nella stagione 2003-2004 e un amichevole internazionale in Galles contro la squadra del Llanberis (Serie C locale) nel giugno del 2008. -La Fortitudo Velletri, società fondata nel 2002, colori sociali bianco-rosso-blu con allattivo un settore giovanile che va dai Pulcini ai Allievi Provinciali.(fortitudovelletri.webnode) -La società Sporting Veleltri fondata nel 2009 e partecipante al campionato di Terza Categoria. È presente una squadra di Calcio femminile militante in Serie C oltre a due società sportive di calcio a 5, una delle quali ha militato anche in serie B nazionale prima di retrocedere in terza serie. Pallavolo[modifica | modifica sorgente] LA.S. Pallavolo Velletri, è unassociazione sportiva che pratica da 45 anni attività a livello nazionale. Fondata nel 1963 è arrivata al 2009, passando attraverso innumerevoli attività e successi, senza mai perdere lo spirito che lha fatta nascere far crescere i giovani in un ambiente sano e con i principi di educazione, rispetto e lealtà . LASD Pallavolo Velletri vanta 14 squadre e la scuola pallavolo. La squadra maschile milita in Serie C. Presidente: Massimo Guidi Vice Presidente: Tiziana Rossi Pallacanestro[modifica | modifica sorgente] LA.S.D. Virtus Velletri e A.S. Velester, militanti in Serie C2, si applicano per promuovere la pallacanestro a velletri, e a far praticare ai ragazzi e ai giovanissimi del territorio questa disciplina sportiva: infatti sono molti gli iscritti al settore minibasket delle due società. Atletica[modifica | modifica sorgente] Oltre alle numerose associazioni di atletica, di gran prestigio è il Meeting Internazionale Città di Velletri. Giunto nel 2010 alla sua nona edizione, ha visto moltissimi nomi di lusso scendere in pista tra cui Andrew Howe, Libania Grenot, Oscar Pistorius. La manifestazione, in ununica giornata, si tiene allo Stadio Comunale Giovanni Scavo che diventa per un giorno impianto internazionale e cittadella dellatletica. Impianti sportivi[modifica | modifica sorgente] È presente in città lo Stadio Comunale Giovanni Scavo, con una capienza di circa 10.000 spettatori (m 109x68). È uno stadio in erba dove si differenziano due diverse tribune. Lo Stadio Comunale B è invece un campo di minori dimensioni (m 105x60) munito di una sola tribuna con capienza di circa 500 persone, dove giocano le altre squadre che rappresentano Velletri e che militano in categorie inferiori. Il palazzetto dello Sport invece è stato inaugurato nel dicembre 2008, ed è situato su via Ariana. Limpianto, con capienza di oltre 4.000 spettatori tra seggiolini e posti in piedi, e regolamentare per gare agonistiche, omologato per le più importanti competizioni nazionali, è stato intitolato a Spartaco Bandinelli, pugile veliterno vincitore di una medaglia alle olimpiadi. Ha ospitato gli Europei di Box Tailandese del 2009 oltre alle qualificazioni di pallavolo maschile Under 21 nelle quali gli azzurrini hanno vinto due gare su tre nel loro girone contro Belgio, Portogallo e Slovenia. Presente infine la palestra Polivalente che ha assunto la funzione di Palazzetto dello Sport per numerosi anni e che resta un importante polo sportivo in cui si tengono gare di pallavolo e basket. La capienza è di circa 3.000 spettatori. Altre società veliterne utilizzano palestre e impianti che hanno uso sia sportivo che didattico essendo parte di istituti superiori di Velletri. Note[modifica | modifica sorgente]
Posted on: Sat, 16 Nov 2013 21:02:00 +0000

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