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Blogcimaranews.Categorie:società,arte, economia,politica,cultura ,filosofia,spettacolo, Attualità,gossip -Descrizione:Solo la consapevolezza potra farci reagire e solo l informazione ci rendera consapevoli. Breakinallnews 21.11.13 Cimara Journalist @ Hearst Magazines Italia.Views are mine Rasstampa ragionata ultimi 5g.CIMARANEWS è il blog di DYLAN e DIEGO CIMARA.Non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non è un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Le foto e le notizie utilizzate all\interno del blog sono di pubblico dominio perchè prese dalla rete. Se i soggetti ritratti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, possono inviare una segnalazione per la tempestiva rimozione. Il Pd ingoia la Cancellieri, la Cancellieri strazia il Pd Roma, No Tav allassalto del circolo Pd: Erano bestie mosse da odio bestiale No Tav a Roma, Alfano: Fermezza contro i violenti Enrico Letta e Francois Hollande confermano: La Tav si farà Maltempo ancora su Sardegna. Vento e piogge a Roma e Napoli. Neve al Nord Sardegna, fango ovunque, si temono smottamenti. Allerta per la diga Maccheronis Sardegna, allarme acqua: depuratori devastati, a rischio la potabilità Olbia, il giorno del dolore. Larcivescovo: Mano delluomo dietro la tragedia M5s, documento ribelli contro Beppe Grillo e Casaleggio è pronto No Tav, attacco a Roma. Scontri e centro chiuso: 8 feriti Liberation, il Dna conferma: Abdelhakim Dekhar è lattentatore Parigi, caccia allattentatore che non si trova. Nuova foto Stabilità, i nuovi stadi di calcio cavallo di Troia per le palazzina town Berlusconi: Tremonti è pazzo, ma non lo sapevamo Jonella Ligresti ai domiciliari: fuori dal carcere dopo 4 mesi Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: Monito ergo sum Renato Brunetta: Ecco come vi smontiamo Saccomanni punto per punto Chiesa anglicana, primo sì alle donne vescovo: la riforma entro il 2014 Riforme, la bozza del Governo: taglio parlamentari e Senato delle Regioni Pippo Baudo contro Beppe Grillo: Torni a fare il comico Rob Ford: droga, alcol e molestie. Toronto lo ripudia Bce, idea tassi negativi per stimolare leconomia Emanuela Orlandi, Papa Francesco la dimentica. La delusione della famiglia Moana Pozzi inedita e 1500 film in vendita con cinema Ideal di Brescia Maltempo Ascoli, frana su strada provinciale: ferita una ragazza Genova, autisti Amt invadono Consiglio comunale. Marco Doria aggredito Roberta Ragusa, lite in tv tra i testimoni. Gozi vs Davi: Non era lei a Cannes Cene. Ragazze molestate fuori scuola. Sindaco: Non accettate passaggi Lasciano solo in casa il figlio di 5 anni per andare a cena fuori. Processati Concordia, il testimone: Pensai che Schettino volesse uccidersi Joseph Paul Franklin, nazista che sparò a Larry Flint. Eseguita condanna a morte Tredicesima raddoppiata per tutti. Lannuncio di Morales ai boliviani Fabio Volo, 20 ? un caffè e due coche a Firenze. Lo scontrino su Twitter Ballarò. Letta, video segreto: Sfiducia a Cancellieri è voto contro di me Imam Abu Shwaima: Daniela Santanché brucerà al fuoco dellinferno Fiorello torna su Radio2 con Edicola Fiore. Tutte le mattine alle 7.55 dal 21/11 Nocerina, baby calciatori aggrediti e pestati in un bar a Mercato San Severino Mario Balotelli: Il mio carattere va bene così, sono un bravo ragazzo Nocerina-Lecce rinviata: motivi di ordine pubblico. Paganese-Nocerina in campo neutro Mondiali Brasile 2014, le 32 squadre qualificate: Italia non è testa di serie Erick Thohir in Gazzetta: Ecco come sarà la mia Inter Paul Pogba: Al Mondiale con la Francia grazie alla Juventus di Antonio Conte Juve, Vidal bloccato da regola Fifa. Forse salta Livorno PRIME pagine dei quotidiani in edicola Sì alla Tav, scontri a Roma. Cancellieri incassa la fiducia. Sardegna a lutto di red - 21 novembre 2013 09:56fonte ilVelino/AGV NEWSRoma CORRIERE DELLA SERA – In taglio alto: Cancellieri non cade: manovra contro di me e Così il federalismo sta danneggiando prevenzione e soccorsi. Al centro l’editoriale di Antonio Polito: Gli standard della moralità e A Roma l’assedio del No Tav. In taglio basso: Mio padre, 93 anni, si è visto su YouTube. In un richiamo: Troppi ostacoli: in calo del 33% le domande per le adozioni. LA REPUBBLICA – In apertura: Ligresti, nuove ombre sulla Cancellieri. Editoriale di Massimo Giannini: Pasticcio doroteo. Sotto l’apertura il retroscena: Il sindaco al premier “Dal 9 cambia tutto”. Di spalla: Tra i dannati in fuga dalla Siria degli orrori. Al centro: Sardegna, sindaci in rivolta “Troppi allarmi, siamo soli” e Guerriglia No Tav a Roma assalto a una sede del Pd. In taglio basso: La startup della speranza che l’America ci compra. LA STAMPA – In apertura: Cancellieri, fiducia tra i veleni. Editoriale di Marcello Sorgi: La tempesta per il governo non è finita. Sotto l’apertura l’intervista a Cottarelli: al Tesoro basterebbe un’auto blu. Di spalla: Europa, in un giorno 11 infrazioni all’Italia e Quanto costa non essere credibili. Al centro con foto: “I morti di Olbia sono anche colpa nostra”. In taglio basso il Buongiorno di Massimo Gramellini: Ufficio insulti. IL GIORNALE – In apertura: Letta ci ordina di prestargli i soldi. Editoriale di Alessandro Sallusti: PD(N): partito di Napolitano. In taglio basso: il Cucù di Marcello Veneziani: Il dubbio dell’esca. IL SOLE 24 ORE – In apertura: Stop alla seconda rata Imu ma è stangata sugli acconti. Editoriale di Adriana Cerretelli: La ragnatela tedesca trappola per l’Europa. Di spalla: Camera, sì a Cancellieri Ma Ligresti: “Per lei chiesi aiuto a Berlusconi”. Al centro: Bankitalia, scatta il piano quote. In un riquadro: Commercialisti: la base spinge per lo sciopero. IL MESSAGGERO – In apertura: Sì alla Tav, scontri a Roma. Editoriale di Mario Ajello: Quello sfregio che la Capitale non sopporta più. Di spalla: Marine Le Pen: serve un fronte anti-euro per dare lavoro. Al centro con foto: Sardegna a lutto, lo scandalo del fax ignorato dai sindaci e Cancellieri incassa la fiducia nuove accuse sul caso Ligresti. In taglio basso: “Cara mamma” Ecco la lettera della baby squillo. IL TEMPO – In apertura: Bombe d’acqua. Ecco le città a rischio. A sinsitra l’intervento del presidente dell’Ordine dei geologi del Lazio Roberto Troncarelli: Se la natura non perdona. Al centro con foto: E ora arrestateli tutti. In taglio basso in un richiamo: Il costoso red carpet del Festival del cinema. IL FATTO QUOTIDIANO – La Cancellieri non finisce mai Ligresti: “Così la raccomandai”. Al centro: “Papà e bimbo gridavano ma nessuno li ha salvati”. Di spalla: Il dito (medio) e la luna di Marco Travaglio. MF – In apertura: La casa riparte davvero. AGENDA giovedì 21 novembre di red - 21 novembre 2013 09:50fonte ilVelino/AGV NEWSRoma ROMA (8.30) – Camera dei deputati. Commissioni riunite Difesa Camera e Senato. Audizione informale del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale S. A. Pasquale Preziosa, nell’ambito dell’esame congiunto dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di revisione in senso riduttivo dell’assetto strutturale e organizzativo delle Forze armate e dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di personale militare e civile del Ministero della difesa, nonché misure per la funzionalità della medesima amministrazione. ROMA (9.00, 15.00 e 20.30) – Senato. Commissione Bilancio. Seguito discussione su Legge di stabilità. FRANCOFORTE (9.00) – Riunione consiglio direttivo Bce. ROMA (9.00) – Camera dei deputati. Commissione Trasporti. Indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale: Audizione di rappresentanti di UNRAE. CITTA’ VARIE (dalle 9.00) - Sit-in nonviolento per chiedere quanto prima la ripresa dei lavori parlamentari su amnistia e indulto. ROMA (9.00) - Camera dei deputati. Commissione Agricoltura. Audizione informale del dottor Antonio Manzo, funzionario coordinatore del tavolo di filiera della frutta in guscio presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nell’ambito dell’esame delle abbinate proposte di legge recanti norme per la salvaguardia dei castagneti. ROMA (9,30 e 16,00) - Gli uffici di presidente delle commissioni Lavori pubblici e Industria del Senato ascolano lamministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano. ROMA (9,30) – Camera. Votazione per schede per lelezione di componenti della commissione di vigilanza della Cassa depositi e prestiti. ROMA (9.30) - Presso Centro congressi Frentani. Convegno Trasporto pubblico locale e regionale. Esperienze e proposte per uscire dalla crisi, organizzato da Cgil e Filt. Partecipano, tra gli altri, Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti; Mauro Moretti, ad Ferrovie dello Stato italiane; Franco Nasso, segretario generale della Filt Cgil; Fabrizio Solari, segretario confederale. (10.00) - Istat rende noti i dati sulle retribuzioni contrattuali relativi al mese di ottobre. (10.00) – Indice Pmi Eurozona ROMA (10.00) – Palazzo Chigi. Consiglio dei ministri. BERLINO (11.00) - Convegno SZ Fuhrungstreffen Il motto 2013: strategie per una maggiore crescita. Partecipa, tra gli altri, Angela Merkel, Cancelliere della Germania; Mario Draghi, presidente Bce; Jen Weidmann, presidente Deutsche Bank. Ore 14.30 Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. L’AJA (11.00) – Il ministro degli Esteri Emma Bonino partecipa al Dibattito Generale dellAssemblea degli Stati Parte dello Statuto della Corte Penale Internazionale. ROMA (11.00) - Pontificia Università Lateranense. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in visita ufficiale alla Pontificia Università Lateranense. ROMA (13.30) - Camera dei deputati. Commissione Giustizia. Audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva in merito all’esame delle proposte di legge C. 1203 Daniele Farina e C. 971 Gozi, recanti Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione e cessione della cannabis indica e dei suoi derivati di: Mauro Palma, Presidente della Commissione per l’elaborazione degli interventi in materia penitenziaria presso il Ministero della giustizia. ROMA (13.30) – Camera. Commissione Affari costituzionali esamina gli emendamenti al disegno di legge sullabolizione Province. ROMA (14,00) – Camera. La commissione in plenaria Affari sociali si riunisce per esaminare le proposte di legge sulla prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco dazzardo patologico. ROMA (14,00) - Commissione Finanze. Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su temi di competenza del ministero dellEconomia. ROMA (14,00) - Commissione Bilancio. Question time sul pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione. ROMA (14,00) - Commissione Giustizia. Riprende lesame della proposta di legge sulla responsabilità civile dei magistrati. ROMA (14.30) - Camera. Commissioni riunite Ambiente e Attività Produttive. Indagine conoscitiva sulla green economy - Audizioni di: rappresentanti della Fondazione per lo sviluppo sostenibile; ore 15: rappresentanti di Coordinamento FREE; ore 15.30: prof. Riccardo Pietrabissa, presidente del Network per la valorizzazione della ricerca universitaria (NETVAL); ore 16: rappresentanti di ENEL e della Fondazione Centro Studi Enel; ore 16.30: rappresentanti di ENEA; ore 17: rappresentanti di Ambiente Italia; ore 17.30: rappresentanti di Unioncamere e Symbola; ore 18: rappresentanti di Green building Council Italia; ore 18.30: rappresentanti del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR). ROMA (14.30) – Hotel de la Minerve. Convegno organizzato dalla Fondazione Italianieuropei, Snella, rapida ed efficiente. Linnovazione tecnologica della giustizia per la competitività del paese. Intervengono, tra gli altri: Michele Vietti, vicepresidente del CSM, Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Giovanni De Gennaro, presidente di Finmeccanica, e Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia, Francesco Caio, commissario per lattuazione dellAgenda digitale, Pierfilippo Laviani, procuratore aggiunto presso il Tribunale di Roma, e Domenico Casalino, amministratore delegato di Consip. MILANO (14.30) – “Stati generali della cultura”. Intervengono, tra gli altri, il presidente del Consiglio Enrico Letta, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il presidente del Censis Giuseppe De Rita MILANO (15.00) - Triennale di Milano (Sala d’onore, via Alemagna n.6). Il presidente del Consiglio Enrico Letta partecipa alla presentazione di “Agenda Italia 2015”. ROMA (15.00) – Camera. Commissione Trasporti della Camera. Indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale: Audizione di rappresentanti di ARST SpA; Ore 15.30 Audizione di rappresentanti di Arriva Italia srl ROMA (15.00) – Camera. Commissioni Difesa riunite di Camera e Senato. Audizione informale del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, nell’ambito dell’esame congiunto dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di revisione in senso riduttivo dell’assetto strutturale e organizzativo delle Forze armate e dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di personale militare e civile del Ministero della difesa, nonché misure per la funzionalità della medesima amministrazione. (16.00) - Fiducia consumatori, novembre Eurozona ROMA (17.30) – Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, Piazza della Minerva, 38. Presentazione del romanzo storico di Raffaele Lauro “Sorrento The Romance”, Concluderà Annamaria Cancellieri, ministro della Giustizia. GINEVRA – Prosegue il round negoziale del “5+1” sul nucleare iraniano. MOSCA - Visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu. MOSCA - Visita del premier turco Recep Tayyip Erdogan. METEO Ancora piogge nei prossimi giorni in Sardegna, alle prese con il dopo-alluvione. Secondo le previsioni del Centro Epson Meteo (meteo.it), oggiprecipitazioni diffuse interesseranno la regione, mentre venerdì è previsto il rischio di rovesci e temporali e cadrà la neve anche sui monti della Sardegna oltre gli 8-900 Il Sole 24 Ore - leggi su 24o.it/VwbzkGiovedì 21: il ciclone Cleopatra si rinvigorisce per lafflusso di aria fredda subpolare proveniente dalla Groenlandia e in ingresso sul Mediterraneo dalla porta del Rodano, con nuovo maltempo al Nord, specie Nordovest, alto Piemonte, sul Levante Ligure, Toscana, ancora su Sardegna, specie aree centro-occidentali e Sassarese, Oristanese, maltempo anche sul basso Tirreno, Campania, Calabria tirrenica, Ovest e Nord Sicilia. Attenzione anche alla neve al Nord che cadrà fino a quote basse o collinari specie al Nordovest e Alpi; neve a 6/800 m sulla Toscana, a 1000 m o anche più in basso su Sardegna, a 1200/1300 m sul basso Tirreno. Va meglio sulle regioni adriatiche, al Sud e area ionica con tempo più asciutto e ampie schiarite. Calano sensibilmente le temperature: 4/6 gradi di giorno al Nord sulle pianure interne, fino a 13/14 al Centro e al Sud. NORD: attenzione, arriva aria fredda polare con nubi e piogge diffuse e nevicate in collina o fino anche a bassa quota su Alpi e al Nordest. Fenomeni più intensi tra alto Piemonte, Lombardia, Emilia e, la sera, tra Trentino e Centronord Veneto. Temperature in calo con massime tra 5 e 7° nelle pianure interne, fino a 10/12° sulle coste. CENTRO: maltempo sulla Toscana con piogge temporali e nevicate a 6/800 m, fenomeni forti sui settori settentrionali. Nubi e piogge frequenti tra Umbria, Lazio e Est Sardegna poi peggiora dal pomeriggio e in serata su tutte queste aree con rovesci e temporali forti e neve a 800/1100 m. Va meglio sulle aree adriatiche con tempo più asciutto e anche più sole. Temperature in calo con massime sui 9/15° in pianura. SUD: molto nuvoloso con piogge spesso anche forti su Ovest Campania, specie Salernitano, Calabria tirrenica, Ovest Sicilia, Palermitano. Piogge irregolari e alternate a schiarite anche sul resto della Sicilia, Lucania e Puglia centrale, Tarantino, Brindisino; meglio altrove con più sole. Neve sui monti sopra i 1200/1300 metri. Temperature in calo con massime sui 13/14° in pianura. LAVORO Mondo Convenienza, catena di grandi negozi specializzati nella vendita di arredamento e accessori per la casa, recluta candidati da inserire in diverse sedi e aree professionali. LE RICERCHE DI PERSONALE IN CORSO Ufficio Misure - Messina - Sicilia -Presa Misure - Pavia – Lombardia-Addetti Ufficio Misure - Crema – Lombardia-Addetti Ufficio Misure - Piacenza - Emilia Romagna-Programmatore - Civitavecchia - Lazio -Responsabile e vice responsabile di Punto Vendita -Stage amministrazione contabile - Pomezia (RM) - Lazio -Segretaria di direzione - Lazio -Ufficio Misure - Enna - Sicilia -Ufficio Misure - Ragusa – Sicilia-Web Designer - Civitavecchia - Lazio Arredatore/Visual - Catania - Sicilia -Impiegato Ufficio Scorte Italia - Civitavecchia - Lazio Per info e candidature:-mondoconv.it/Azienda/Lavora-Con-Noi.aspx Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03. OBIETTIVO SU…Peluso tripolina al soldo dei ligresti-da santalmassischienadritta di domenico cacopardo Le impensabili dichiarazioni di Giorgio Napolitano sul caso Cancellieri aprono una questione costituzionale di dimensioni storiche. Infatti, se, come prescrive il codice penale e come intendevano fare diversi sostituti procuratori torinesi, la procura della Repubblica di Roma avvierà nei confronti della signora Annamaria Cancellieri, di cui rimarrà memorabile la protervia, un procedimento per abuso d’ufficio, il presidente della Repubblica dovrà trarre le inderogabili conseguenze e dimettersi. Avrebbe travalicato i limiti dei suoi poteri previsti dallo spirito e dalla lettera della Costituzione. Anche nel caso in cui i favorevoli alla sfiducia superassero i favorevoli il presidente della Repubblica si troverebbe in grave imbarazzo. C’è anche da spiegare perché questo comportamento a geometria variabile, visto il trattamento riservato a Josepha Idem. Ci sono due piccoli codicilli finali. Il primo è che la geometria variabile riguarda in modo plateale anche Silvio Berlusconi al quale nessun procuratore ha riservato il trattamento di favore concesso alla signora Cancellieri. Il secondo (il sospetto è l’anticamera della verità?) connette la benevola protezione concessa alla Cancellieri a discorsi più riservati e segreti, probabilmente, intercorsi tra lei e il presidente della Repubblica sull’ipotesi di grazia proprio per Silvio Berlusconi. Questo secondo sospetto spiegherebbe il supporto del cavaliere (altrimenti giustificabile solo con la stupidità politica) e dei suoi uomini alla Cancellieri. J.LIGRESTI, PAPÀ RACCOMANDÒ GIANNINI A BERLUSCONI (ANSA) - Salvatore Ligresti ha sollecitato in più di unoccasione lex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, a trovare una collocazione lavorativa a Giannini, presidente dellIsvap. Lo ha detto Jonella Ligresti al pm di Milano Luigi Orsi lo scorso 17 dicembre. 3. FONSAI: LIGRESTI, DISSI A CAV SISTEMARE GIANNINI (ANSA) - In alcune occasioni ho segnalato al presidente Berlusconi il mio personale auspicio che si trovasse una sistemazione per Giannini. E un passaggio del verbale di Salvatore Ligresti depositato agli atti dellinchiesta milanese su Fonsai. Ligresti ha spiegato di avere una particolare consuetudine con lex premier. 4. J. LIGRESTI, PAPÀ ASSUNSE FIGLIO CARDIA ANCHE SE NO LUMINARE (ANSA) - Ad un certo punto mio padre decise che fossero dati degli incarichi a Marco Cardia, un avvocato figlio dellex presidente della Consob. Marco Cardia lho conosciuto, non mi è parso un luminare del diritto. Non cè bisogno di diffondersi sulle ragioni di questa decisione. E un passaggio del verbale di Jonella Ligresti depositato tra gli atti di un filone dellinchiesta milanese su Fonsai in cui Salvatore Ligresti è accusato di corruzione e lex presidente dellIsvap Giancarlo Giannini di corruzione e calunnia. 5. LIGRESTI:CANCELLIERI, RICOSTRUZIONE SENZA FONDAMENTO (ANSA) - Qui cè un accanimento che non ha limite, cè un disegno che non comprendo. E quanto si limita a dire a caldo smentendo come falsa e destituita da ogni fondamento la ricostruzione che emerge dai verbali di Salvatore Ligresti. Il ministro - i cui uffici invieranno a breve una nota per ricostruire meglio le tappe - spiega di non essere mai stata prefetto a Parma, ma commissario prefettizio nella città emiliana una prima volta nel 1994 e poi solo per pochi giorni nellottobre 2011, poco prima di essere chiamata da Mario Monti al governo come ministro dellInterno. Quindi il ministro si chiede come possa Salvatore Ligresti sostenere che lei preferisse rimanere a Parma e dire di essersi fatto latore di una richiesta in tal senso presso Silvio Berlusconi. Come fa a dire di avermi raccomandato? Per quale motivo avrei dovuto o voluto rimanere a Parma?, si chiede quasi incredula il ministro, raggiunta al telefono, sottolineando appunto di essere rimasta pochi giorni a Parma e poi di aver accettato lincarico nel governo Monti. 6. FONSAI: EX AD, LIGRESTI FECE PESARE RELAZIONI CAV E G. LETTA (ANSA) - Sul fronte delle raccomandazioni politiche, invece, ho già avuto modo di dire quanto Salvatore Ligresti si sia speso per trovare un adeguato approdo professionale a Giannini uscente da Isvap. Io credo che Ligresti anche negli anni prima del 2011 abbia fatto pesare le sue relazioni politiche con Berlusconi, Letta (Gianni, ndr) e Ignazio La Russa. E un passaggio del verbale dell8/1/2012 dellex Ad di Fonsai Emanuele Erbetta depositato agli atti dellinchiesta della Procura di Milano. 7. CANCELLIERI: FUGA NOTIZIE, APERTO FASCICOLO A TORINO (ANSA) - La Procura di Torino ha aperto un fascicolo contro ignoti sulla fuga di notizie relativa al caso Cancellieri-Ligresti. Lipotesi è che qualcuno degli investigatori abbia violato il segreto dufficio sullinchiesta Fonsai.In particolare, il fascicolo è stato aperto sulla diffusione della notizia, pubblicata dal quotidiano La Repubblica, dellesistenza di tabulati telefonici sulle telefonate tra il ministro della giustizia e Antonino Ligresti. Fabrizio Massaro per Corriere.it Jonella Ligresti passa ai domiciliari e lascia il carcere di San Vittore. La decisione è stata presa mercoledì pomeriggio dal gip di Torino Eleonora Monserrat Pappalettere, accogliendo unistanza dei legali Lucio Lucia e Marco Benito Salomone. Jonella, ex presidente della compagnia assicurativa Fonsai, è indagata dai pm di Torino Vittorio Nessi e Marco Gianoglio nellambito dellinchiesta su falso in bilancio e manipolazione del mercato relativamente ai conti del 2010, per un presunto buco da circa 500 milioni nelle riserve sinistri. La decisione del giudice è da ricondurre alle minori esigenze cautelari, considerato che nei giorni scorsi Jonella ha avanzato una richiesta di patteggiamento, sulla quale cè laccordo con la procura di Torino, a una pena di 3 anni e 4 mesi. Ludienza per la discussione è attesa agli inizi di dicembre. La figlia maggiore di Salvatore Ligresti era stata arrestata il 17 luglio insieme con il padre (ancora ai domiciliari) e la sorella Giulia, che ha già patteggiato una pena a 2 anni e 8 mesi. Il fratello Paolo ha evitato il carcere perché in Svizzera. Con loro sono finiti agli arresti anche gli ex manager Antonio Talarico, Emanuele Erbetta e Fausto Marchionni. Era un giorno dell’autunno del 1981quando Sebastiano Peluso, marito di Anna Maria Cancellieri dal 1966, oggi in pensione, allora farmacista con una avviata attività a Milano “finì in carcere per lo scandalo delle fustelle false”. Il Fatto Quotidiano riporta le cronache di allora: “la truffa funzionava così: i medici compiacenti emettevano le ricette e i farmacisti applicavano le “fustelle” false. I talloncini, che teoricamente dovevano essere staccati dalle confezioni dei farmaci, erano invece fabbricati ad hoc da grossisti del falso e poi presentati all’incasso”. Il processo penale si concluse nei vari gradi con una progressiva riduzione delle pene, per tutti gli imputati e per Peluso in particolare. “Alla fine in Cassazione fu condannato per un reato ridicolo, mi sembra fosse l’incauto acquisto”, ricorda un farmacista coimputato che è stato difeso dagli stessi legali dello studio Astolfi. Né lo studio né il ministro Cancellieri (contattata tramite il suo portavoce) hanno voluto fornire dettagli. Scrive Marco Lillo:Peluso e i suoi colleghi sono riusciti a evitare la decadenza dalla licenza di farmacista grazie a una sentenza del Consiglio di Stato del 2006 che ha ribaltato la sentenza di primo grado del Tar della Lombardia. I farmacisti erano difesi dal professor Carlo Malinconico (poi ministro tecnico con Monti assieme alla Cancellieri, finito nei guai per le vacanze all’hotel Pellicano, pagate da Piscicelli e per l’inchiesta sul Sistri a Napoli) che riuscì a ottenere l’annullamento di un decreto del presidente della giunta lombarda del 1992 che aveva disposto la “decadenza sanzionatoria” dalla titolarità della farmacia. Secondo il decreto del presidente della Lombardia “tutti (i farmacisti, ndr) hanno acquistato medicinali a più riprese, a prezzi inferiori a quelli praticati dai produttori, con “fustelle segnaprezzo” false, con “reiterate irregolarità nella conduzione dell’esercizio”. Secondo il Consiglio di Stato però quel provvedimento era basato su una “formula generica” che non distingueva le responabilità dei singoli farmacisti. Quindi non c’era alcuna ragione per disporre la decadenza della licenza per Peluso come per gli altri. Da il fatto-Non ci sono solo le telefonate alla famiglia Ligresti a gettare un’ombra sull’immagine di Anna Maria Cancellieri, attuale ministro della Giustizia ed ex ministro dell’Interno, stando a quanto scrive Thomas Mackinson sul Fatto Quotidiano: “Un milione bruciato per una fantomatica commissione di esperti che poi scioglie all’ultimo, infilando nel cassetto i risultati per cui era stata pagata. E ancora la sponsorizzazione, per 70mila euro, di un convegno per industriali presso la Scuola di perfezionamento per le forze di polizia, in cui gli agenti sono stati degradati al ruolo di commessi e hostess al servizio degli ospiti-vip, tra cui l’ex ad della Siat del gruppo Fondiaria, Fausto Marchionni, al tempo intercettato e indagato dalla Procura di Torino proprio nell’ambito del caso Ligresti. Ecco gli sprechi che chiamano in causa Annamaria Cancellieri e che, mentre si rinnova la fiducia alla Camera per la Guardasigilli, sembrano incrinare l’immagine del funzionario modello con cui il 5 novembre scorso, in Senato, le forze della maggioranza fecero quadrato intorno al Guardasigilli. Due episodi, in particolare, denunciati dall’Anip-Italia Sicura, sindacato di polizia che ha fatto anche un po’ di conti. “Ci sono strutture pubbliche – attacca Filippo Bertolami, segretario regionale per il Lazio – come la Scuola di perfezionamento per le forze di polizia, fiore all’occhiello del Dipartimento della P.S., che sono state utilizzate in modo distorto, distogliendo risorse destinate alla sicurezza di tutti. Così come la Commissione sulla 121/1981, che da occasione storica pare trasformata in un’occasione di spreco a vantaggio dei soliti noti. Per chiarire queste zone d’ombra sarà necessario interessare non solo il Parlamento, ma anche la Corte dei conti”. Nel primo caso gli agenti sono diventati, loro malgrado, dei commessi al servizio di vip e industriali. Su gentile richiesta della Cancellieri che, esattamente un anno fa, ha pensato bene di sponsorizzare un convegno privato e organizzarlo presso la Scuola di perfezionamento per le forze di Polizia per un costo stimato in 70mila euro. Anche questa vicenda, per l’Anip-Italia Sicura, dovrebbe finire sul tavolo della Corte dei Conti. Nel secondo caso gli agenti sono stati confinati in un ex magazzino e i soldi volati dalla finestra superano il milione di euro. Si tratta dell’inglorioso risultato di una commissione di esperti che avrebbe dovuto studiare a fondo una revisione complessiva della legge 121/1981 sul coordinamento tra le forze dell’ordine utile a ridurre costi, duplicazioni e sprechi di risorse e strutture. A istituirla fu Roberto Maroni il 28 giugno del 2011 con staff di ascolto e consulenza, un comitato redazionale e una specifica segreteria tecnica per un totale di 18 tra alti funzionari e ufficiali coinvolti dal progetto. Più sei professori emeriti, tra i quali spicca Beniamino Caravita di Toritto, ordinario alla Sapienza di Roma, già saggio di Letta ma al tempo stesso estensore dei pareri pro-veritate per Berlusconi, tra i nomi eccellenti coinvolti nella vicenda dei concorsi truccati su cui indaga la Procura di Bari. Ebbene il “comitatone” si insedia a luglio nella sede della Scuola di Perfezionamento per le Forze di polizia, ne utilizza le strutture e impiega in via continuativa quattro dipendenti della scuola. Per riunirsi occupa in via permanente tre locali – ridipinti e riarredati per l’occasione con tappeti e mobilio di pregio – sottratti a sei funzionari della Scuola, spostati in stanze adibite a magazzino, senza aria condizionata né linee internet o telefono che saranno riattivate solo cinque mesi dopo. Col passaggio di deleghe Maroni-Cancellieri il comitato sembra in dirittura d’arrivo, anche perché il termine ultimo per presentare il documento conclusivo era il 31 dicembre 2011. Ma non avendo ancora redatto il testo la Cancellieri decide di andare oltre la scadenza: per un altro anno si fanno decine di riunioni di comitati e staff, focus group (risorse umane, formazione, cooperazione internazionale, ecc.) composti da decine di esperti di settore di volta in volta fatti convenire da tutte le direzioni centrali del Dipartimento di pubblica sicurezza e dai Comandi delle forze dell’ordine. Non mancano trasferte e riunioni su tutto il territorio nazionale. Sul più bello arriva il colpo di scena: a gennaio, nonostante non fosse redatto né pubblicato il documento il ministro interrompe i lavori e scioglie la commissione. I costi, tra retribuzioni per i quattro appartenenti alla Scuola di perfezionamento per un anno e mezzo ammontano a 250mila euro”. Radiocor - Alberto Nagel, ad di Mediobanca, sarebbe intervenuto sullIsvap perche nel 2012 sollecitasse i Ligresti ad accelerare gli accordi con Unipol per la fusione con Fondiaria-Sai. Lo sostiene Fulvio Gismondi, attuario di Fonsai, secondo quanto emerge da un verbale del 16 aprile 2012, davanti al pm di Milano Luigi Orsi, titolare del fascicolo di inchiesta che vede indagati Salvatore Ligresti e Giancarlo Giannini per corruzione e lex presidente dellIsvap anche per calunnia. Intanto devo dire che Giannini mostra di essere favorevole alloperazione, come Cimbri (Carlo, ad di Unipol, ndr) mi ha riferito. Ma non va sottovalutata la posizione della dottoressa Mazzarella (Flavia, dirigente Isvap e ora allIvass, ndr) la quale, se possibile, mostra un atteggiamento ancora piu esplicitamente favorevole. La dottoressa Mazzarella ha una familiarita esibita con Nagel. Gismondi continua parlando anche di uno speciale rapporto che Nagel ha instaurato con i vertici dellIsvap, speciale rapporto che deduce dal fatto che di fronte alla inaffidabilita dei Ligresti nelloperazione Unipol-Fonsai, venerdi 16 marzo Nagel si e recato allIsvap e quello stesso giorno e partita una lettera indirizzata a Premafin da parte di Isvap. Come riferisce ancora Gismondi il senso di questa missiva e che Premafin e i Ligresti definiscano quanto prima gli accordi con Unipol. Da il Foglio Ora che la nuova destra repubblicana (copyright Eugenio Scalfari) si prepara a vivere di vita propria, id est poter scindere più facilmente la difesa di Silvio Berlusconi dal massacro giudiziario dai più vaghi impegni al miglioramento della giustizia, al punto che per qualche commentatore risulterebbe persino più facile alle piccole intese, abbandonato lArcinemico al suo destino, ragionare di complessiva riforma del sistema giudiziario. Ora, dicevamo, potrebbe divenire più semplice, anche per chi da sempre schifa le nostre posizioni in materia, cogliere il nocciolo di unosservazione, abbandonando per un momento lipocrisia. Losservazione è questa. In Italia, e non cè da dimostrarlo, la legge per i nemici si applica, mentre per gli amici si interpreta. Ma questo, si dirà, è storia vecchia come il mondo. Più moderna è allora unaltra perversa distorsione: nel paese del belluino intercettateci tutti, le intercettazioni dei nemici non si discutono, fanno corpo di reato e passano in (pre)giudicato, mentre quelle degli amici si interpretano. Il caso del ministro di Giustizia Annamaria Cancellieri, che oggi si sottopone al giudizio dellAula, è enorme. Le sue telefonate sgorgate ex abundantia cordis - come scrive sarcastico Franco Cordero, ma in ultima analisi solo per rincarare la dose sul Cavaliere - sono considerate da molti, se non proprio da tutti, materia di interpretazione e valutazione. Comunque non perseguibili. Al contrario, la telefonata del Cav. per trarre una ragazza da un impaccio decisamente inferiore, rispetto a una carcerazione, è stata giudicata sine glossa prova di reato, e sanzionata. Il colmo dellipocrisia mediatica, forse antropologica, si verifica però laddove la posta politica in gioco è meno urgente. Nel 2009 le risate intercettate degli imprenditori dopo il terremoto dellAquila diventarono il marchio dinfamia appiccicato sopra a tutta linchiesta delle cricche e degli appalti. Ora, dopo le prolungate, reiterate, impudiche risate di Nichi Vendola ai danni di un giornalista cui era stato impedito di far domande sui tumori dellIlva, nessuna richiesta di dimissioni o vera indignazione, salvo poche eccezioni. Anzi. AllHuffington Post Lucia Annunziata gli ha offerto uno sterminato spazio di piagnisteo e insincera discolpa, fino a dire, lipocrita: Fortuna che ogni giorno cè un nemico da umiliare. Magari usando una conversazione intercettata, montata in modo suggestivo. Fabio Fazio ha approfittato del suo pulpito su Rai3 per biasimare lindecenza di tutte le intercettazioni. Adesso? Ma così è, cè origliamento e origliamento. Noi non auspichiamo certo il contrario, che tutti diventino corda per impiccare, semmai linverso. Il tribunale di Firenze ha di recente messo nero su bianco che le intercettazioni andrebbero tutte interpretate, altro che prove. Ora, forse, anche ai sordi con la lingua di legno può apparire più chiaro di che cosa stiamo parlando, da anni. Ma dubitiamo. PENSIERI L’ignoranza dei fondamenti stessi della democrazia liberale ha prodotto una «bolla culturale», generatrice, a sua volta, di una «inflazione legislativa», che sta progressivamente portando il Paese alla fine delle sue (già fragili) libertà. L’eccessivo numero di leggi che, spesso, si sovrappongono e/o si contraddicono l’un l’altra, è l’effetto di 2 cause concomitanti. Prima: della crescita esponenziale, per legge ordinaria, di una tendenza allo statalismo già presente nella Carta fondativa della Repubblica. Se si riflette sul fatto che nella stesura della Prima parte della Costituzione - quella sui diritti - ebbe un grande ruolo Palmiro Togliatti, l’uomo che avrebbe voluto fare dell’Italia una democrazia popolare sul modello dell’Urss, si spiegano le ragioni del disastro verso il quale la Repubblica, nata dalla Resistenza al fascismo, si sta avviando. Secondo: la dilatazione del potere discrezionale della magistratura, diventata, con le sue sentenze in nome del popolo, il nuovo «sovrano assoluto»; che ha spogliato, di fatto, il Parlamento dell’esercizio della sovranità popolare e vanifica il potere del governo di gestire il Paese; unifica in sé tutti e tre i poteri dello Stato (legislativo, esecutivo, giudiziario) che dovrebbero restare separati e divisi secondo il moderno costituzionalismo. Si vuole creare - attraverso la via del costruttivismo politico e della palingenesi giudiziaria - un uomo artificiale, «l’uomo democratico». Si sta producendo un cittadino - che si crede iper-democratico, ma è solo suddito - fra gli entusiasmi della borghesia salottiera; l’indifferentismo del proletariato, che sogna la rivoluzione socialista; la pigrizia dei media, che girano intorno ai problemi come gattini ciechi; i silenzi del centrodestra, concentrato sull’ombelico del proprio padre-padrone; la nullità del centrosinistra che si aggrappa a chiunque - persino al Papa gesuita! - si mostri ostile alla modernità, al capitalismo, al mercato, alla ricchezza, e aperto al pauperismo. Il ‘diritto’ come appare nel ‘Manifesto della libertà dei moderni’ come potrebbe chiamarsi la Dichiarazione d’Indipendenza delle Tredici colonie americane: «Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e la ricerca della Felicità». Cè chi pensa di affidarsi ad un messia forse un po caciarone, certamente uscito dal nido del movimento politico avversario storico, per rilanciare le sorti di un partito che con il XX secolo ha perso ogni ragion dessere ed ogni spinta propulsiva. Eppure erano proprio gli eredi di Togliatti quelli che «la storia la facciamo noi»... Cè chi pensa di coltivare da destra un antieuropeismo provocato dalla burocrazia e dalidiozia europea, senza considerare che oggi attaccare lEuropa significa dar manforte allinaffondabile fuscello della nuova Dc, Enrico Letta, vittima delle critiche di Bruxelles. Chi si illude di fare la sentinella antitasse mentre si profila, vista lassoluta incapacità di tagliare, una nuova gragnola di balzelli. Chi crede possibile ammodernare laustera ideologia salvifica ereditata da Marx con innesti frou frou: un piercing e un matrimonio gay qua, una adozione omosessuale là, qualche pala eolica che fa tanto moderno e rende tanto, lassù sui colli un tempo granaio dItalia... In un’economia capitalistica ‘a norma’, sarebbero i manager e gli incaricati d’affari dei consolati ad occuparsi delle vendite e degli acquisti, con costi convenienti per i paesi che intrattengono relazioni commerciali. Quando, invece, le cose si complicano e, a causa delle sfide della globalizzazione e delle responsabilità maggiori che i governi sentono nei riguardi delle società civili penalizzate dall’apertura delle frontiere, subentrano strategie non più di mercati ma di stati e di governi. Subentra, allora, il bisogno di raffinati diplomatici in grado di tessere collegamenti di confine tra gli istituti di ricerca come le università, le banche,le imprese, i ministeri. Per questo occorre una comune koinè culturale e, soprattutto, una lingua comune: gli atenei si collegano alle imprese, queste ai ministeri e alle fondazioni bancarie in un travaso sempre più fitto di competenze, di gusti, di stili di vita. Nemo dat quod non habet; la verità è adaequatio mentis et rei; e soprattutto l’assioma scolastico, ripreso poi da Locke, per cui “nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu” (niente è nell’intelletto che prima non sia stato nei sensi). Il bambino che nasce, per continuare col latino, è tabula rasa. Il mondo è quello che ha sotto gli occhi, cioè il caldo torrido per il negretto dell’Africa equatoriale e il freddo assassino per il piccolo inuit. Il modo naturale di esprimersi e comunicare è la lingua che si sente parlare intorno a sé. Le idee, gli usi e i costumi “giusti” sono quelli della maggioranza del gruppo. Già kkkErodoto notava come i nubiani (salvo errori) avessero delle divinità di pelle nera, perché di pelle nera erano loro stessi. Notizia che avrebbe fatto felice Ludwig Feuerbach:, colui che diceva che l’uomo crea Dio a sua immagine e somiglianza. La «caduta delle ideologie» si accompagna al venir meno della ragione. Eppure le une e laltra, cum grano salis, appaiono di gran lunga più affidabili e meno dannose dellirrazionalismo puro, del velleitarismo insensato che accompagna le poche e misere azioni concrete di chi ci governa. Un paese che ha rinunciato alla cultura ed alla razionalità per gettarsi nel sogno, nella ricerca del colpevole delle sue colpe, nella promessa più seducente anche se ovviamente irrealizzabile rischia davvero un amaro risveglio. La concordia e la pace non sono beni che si ottengono gratis: si paga il prezzo della tolleranza e della sopportazione, all’occasione si sacrificano perfino le proprie idee e i propri interessi. Ciò avviene già nella vita matrimoniale: una coppia felice non è quella in cui marito e moglie sono sempre entusiasticamente d’accordo su tutto, cosa impossibile; è quella in cui i due sono a tal punto disposti a cedere che si verifica più spesso la gara della generosità che quella dell’egoismo. Purtroppo lo sforzo lascia delle tracce. Nel matrimonio il superamento del contrasto da un lato permette i risultati positivi dell’istituzione, dall’altro non è per ciò stesso dimenticato. È questa la ragione per cui, se poi una coppia arriva al divorzio, le due parti sono spesso tanto accanite l’una contro l’altra. Non è che siano passate dall’amore all’odio, come si dice, è che sono passate dalla volontà di sopportare ciò che di negativo impone la convivenza alla volontà di presentare il conto di tutto. Anche di ciò che si è subito in passato. Ecco perché la lista delle doglianze è infinita. Questo atteggiamento per cui si interpreta la realtà in modo fazioso, positivamente o negativamente che sia, fa curiosamente pensare a una caratteristica della professione forense che stupisce molti. La gente si chiede come faccia un avvocato a sposare la tesi del suo cliente con tanto ardore, mentre se avesse ricevuto l’incarico della difesa dall’avversario oggi difenderebbe con pari ardore la tesi opposta. La meraviglia è fuor di luogo. Agli avvocati si richiede di mostrare al giudice l’uno tutto ciò che è bianco e l’altro tutto ciò che è nero, del quadro della realtà, in modo che nessun dato sia trascurato e che le ragioni dei contendenti abbiano sufficiente illustrazione. In occasione di una scissione politica i membri di ogni fazione hanno inoltre il preciso interesse di spiegare ai sostenitori - e un giorno agli elettori - perché sono rimasti nel vecchio partito o perché sono transitati nella nuova formazione: e questo conduce necessariamente ad una condanna della controparte. Infatti, se non ci fossero ragioni di critica, non ci sarebbe stata nemmeno la scissione. Coloro che gioiscono alla rivelazione che all’interno del partito avversario non ci si amava teneramente, farebbero bene a pensare che la cosa avviene anche all’interno degli altri partiti, incluso il loro. Le famiglie per i terzi sono il nido degli affetti, per chi c’è dentro e ne conosce le magagne sono a volte nidi di vipere. CRONACA Di Alessandro camilli da blitz quotidiano-Enrico Mazzoccu era un bambino di appena 3 anni. Francesco, suo padre, lo aveva chiuso nel giaccone per proteggerlo dalla furia dell’acqua che li ha uccisi entrambi. Colpa “dell’evento eccezionale”, e colpa anche della mancata cura del territorio. Ma non solo. Padre e figlio sono morti anche per colpa dell’indifferenza. Nessuno ha voluto aiutarli. Francesco, un omone istruttore di kickboxing, è stato per un’ora appeso ad un muretto a lottare con l’acqua. Enrico era tra le sue braccia, protetto dalla giacca. Chiedevano aiuto ma né “le istituzioni” né le persone del posto hanno mosso un dito. Eccezion fatta per un meccanico che ha raccontato il suo dolore, la sua frustrazione e il suo sdegno al Tg di Enrico Mentana. “Stavo portando in salvo una signora con la mia macchina – ha raccontato Pietro Mariano a La7 – quando ho sentito delle grida di aiuto. Ho visto una mano che spuntava dall’acqua, apparteneva ad un uomo che aveva con sè un bambino. Gli ho detto di stare calmi e sono andato all’Anas a chiedere soccorso, ma mi hanno detto che non potevano fare nulla. Allora sono tornato lì e con delle funi, e con il padre del ragazzo in acqua che nel frattempo era arrivato, abbiamo provato a fare qualcosa, ma non ci siamo riusciti. Ho buttato quindi giù un cancello con la mia macchina, per cercare di avvicinarmi, ma le ruote sprofondavano. Sono tornato all’Anas e questa volta mi hanno minacciato dicendomi che mi avrebbero spaccato la faccia”. “Mi sono fermato – continua Mariano – al primo bar che ho trovato, chiedendo aiuto ai ragazzi che erano lì. Ma nessuno ha mosso un dito. Ho provato anche a fermare delle auto che passavano. Sarebbe bastato un trattore, un furgoncino per salvare quel padre e il suo bambino. Sono stati nell’acqua un’ora, e nessuno ha fatto nulla. Nessuno ha mosso un dito per un bambino di 3 anni che chiedeva aiuto”. All’indomani della tragedia, finita, forse, la conta delle vittime, veloci sono iniziate le polemiche:nessuno ci ha avvertito, la colpa è della cementificazione indiscriminata, un evento simile non si poteva prevedere… Polemiche, le solite, stantie per quanto vere, che si ripetono ad ogni tragedia. Allarmi forse intempestivi e spesso praticamente ignorati. Gestione del territorio dissennata e fondi che costantemente non ci sono per la manutenzione del territorio. Tutte cose vere, e note. Così note che ci siamo ormai abituati. Quello a cui non siamo però abituati, o almeno a cui fatichiamo di più ad abituarci, è l’indifferenza che pervade la nostra società. La storia di Enrico e Francesco, lasciati morire in mezzo all’acqua, viene oggi dalla Sardegna. E lì, prendendo per buona la ricostruzione fornita da Mariano, e non si vede perché buona non dovrebbe essere, ci sono persone che hanno sulla coscienza quelle due vite. Gli addetti dell’Anas in primis che avrebbero anche un briciolo di dovere nel prestare soccorso, ma anche i ragazzi del bar e gli automobilisti di passaggio. Viene dalla Sardegna ma non è detto che domani non possa ripetersi altrove. Prestare soccorso ad una persona in difficoltà, aiutare un bambino di 3 anni spaventato, che con le lacrime invoca aiuto da dentro il giaccone del padre che tenta di proteggerlo, non è infatti compito di polizia e vigili del fuoco. Non è un lavoro ma è un obbligo morale e civile. Non è una società quella fatta di persone che non aiutano nemmeno un bambino in mezzo all’acqua. Oggi pomeriggio (20 novembre) ci saranno i funerali di Enrico e Francesco. La mamma, Carolina, li ha voluti tenere vicini, mettendoli nella stessa bara. Alle esequie ci sarà anche Paolo, il nonno, che ieri notte non è riuscito a salvare figlio e nipote. Come ci saranno anche alcuni di quelli che ieri avrebbero potuto fare qualcosa, avrebbero potuto tentare e che invece non hanno alzato un dito, forse per paura, probabilmente per indifferenza. DITO nELL’OCCHIO i cappellani che prestano servizi nelle caserme sono considerati militari a tutti gli effetti. Da questo ne consegue una spesa per i loro stipendi che si aggira intorno ai 17 milioni di euro l’anno, oltre a vari benefit, macchina pagata dalla Difesa elauta pensione a 62 anni di età. Inoltre gli ecclesiastici a cui viene riconosciuto un grado nell’esercito non partono dai gradi inferiori, ma direttamente dal grado di tenente fino a quello di generale di corpo d’armata. Negli anni alcuni patiti come i Radicali o singoli deputati, hanno tentato di modificare la legge che ha istituito questo trattamento privilegiato per i cappellani militari, ma senza risultati. Pellazza intervista a riguardo Paolo Bernini del Movimento 5 Stelle che ha portato all’attenzione del parlamento questo tema in sede di legge di stabilità. Il problema è che la legge in questione si fonda sull’esistenza di due ordinamenti giuridiciquello statale e quello canonico e per essere modificata deve avere ilconsenso del Vaticano e dello Stato italiano. Legge del 1961 Protagonista di questa faccenda è la legge numero 512 del primo giugno del 1961. che riguarda lo Statuto giuridico, avanzamento e trattamento economico del personale dell’assistenza spirituale alle Forze Armate dello Stato. Come riporta giustamente Pelazza nel suo servizio, ai cappellani militari viene subito riconosciuto un alto grado militare: L’ordinamento gerarchico dei cappellani militari è costituito dai seguenti gradi: primo cappellano militare capo, assimilato di rango al grado di maggiore; cappellano militare capo, assimilato di rango al grado di capitano; cappellano militare addetto, assimilato di rango al grado di tenente. All’articolo 47 le disposizioni circa la cessazione del servizio permanente per età prevedono: Il cappellano militare, che abbia compiuto il 62° anno di età, cessa dal servizio permanente ed è collocato nella riserva o in congedo assoluto, a seconda della idoneità. Il cappellano militare, se ha venti o più anni di servizio effettivo, consegue la pensione a norma delle vigenti disposizioni; se ha meno di venti anni di servizio effettivo, ma 15 o più anni di servizio utile per la pensione, dei quali dodici di servizio effettivo, consegue la pensione considerando come se avesse compiuto venti anni di servizio effettivo. In sostanza i cappellani militari costano allo Stato italiano 17milioni di euro l’anno e inoltre, hanno accesso alla pensione a 62 anni con l’assegno pensionistico dovuto ai militari di alto rango. Tentativi di abrogazione Nel marzo del 2007, con il disegno di legge numero 1396, i senatoriSilvestri, Donati, Palermi e Ripamonti hanno tentato di abrogare la legge del 1961: La legge 1º giugno 1961, n. 512, viene abrogata, prevedendo norme di salvaguardia per gli ecclesiastici già nominati secondo le norme in vigore. L’articolo 2 è una delega al Governo al fine di regolare, in tempi certi, attraverso norme transitorie i rapporti giuridici, i trattamenti economici e previdenziali del personale dell’ordinariato militare, garantendone i diritti quesiti e le forme di protezione previste dall’ordinamento italiano, utilizzando a tali fini quota parte del Fondo per il sostentamento del clero. Le risorse rese disponibili dall’abrogazione della legge n. 512 del 1961 andranno finalizzate ad iniziative in favore della pace e al sostegno delle associazioni onlus che operano nel campo della pace e della lotta alla povertà nel mondo, attraverso l’emanazione di atti amministrativi che entreranno in vigore se approvati con il parere favorevole dei due terzi dei componenti delle Commissioni parlamentari competenti. INTERNI Renzi DA LSBLOG Claudio Romiti Nel luccicante libro dei sogni di Matteo Renzi, in cui predomina l’illusione di accontentare ogni tendenza presente nella società italiana, vi è da tempo un elemento interessante, ribadito assai recentemente dal sindaco di Firenze. Si tratta, in ordine di grandezza, della questione più rilevante all’interno del nostro colossale bilancio pubblico: la sostenibilità del sistema previdenziale pubblico. E su questo piano, occorre riconoscerlo, il rottamatore ha preso una posizione decisamente impopolare che in primo luogo lo porta a scontrarsi con le componenti più retrograde della sua area politica, Cgil e Fiom in testa. E sebbene Renzi focalizzi la sua attenzione sui trattamenti pensionistici più elevati, puntando il dito sui vitalizi privi di completa copertura in termini di versamenti - basati questi ultimi sul modello cosiddetto a ripartizione - nondimeno in Italia è noto che chi tocca i fili della previdenza pubblica rischia di morire politicamente folgorato. Ma allora, perché lo fa? Perché questo giovanotto, la cui corsa verso la tanto agognata stanza dei bottoni sembra inarrestabile, osa in un momento di grave crisi economica mettere in discussione il cardine fondamentale dell’italico welfare all’amatriciana, quando buona parte del suo bacino di consenso chiede ulteriore protezione sociale? La spiegazione potrebbe essere abbastanza semplice. Convinto di raggiungere la guida dal Paese, dopo aver sbaragliato la concorrenza interna al suo partito, Matteo Renzi deve aver compreso che senza provvedimenti di ampio respiro sul piano strutturale - niente a che vedere con in pannicelli caldi dell’attuale governo delle larghe intese - non si va molto lontano. Forse aiutato in questo dal suo consigliere economico Yoram Gutgeld, il quale non sembra uno sprovveduto, egli si sarà probabilmente reso conto che senza una risolutiva riforma di un sistema previdenziale insostenibile non si va da nessuna parte. Tanto è vero che proprio in questi giorni risuona sinistro l’allarme lanciato dal presidente dell’Inps Mastrapasqua circa la tenuta finanziaria del colossale ente pubblico. Ed è quindi probabile che lo scaltro politico fiorentino, avendo fiutato la vera situazione del disastrato bilancio pubblico, stia cominciando a mettere le mani avanti, onde non trovarsi un domani ad operare i sempre più necessari tagli draconiani senza alcun preavviso. D’altro canto, se consideriamo che la spesa previdenziale è circa un terzo di quella complessiva dello Stato, gravando in modo insopportabile sui settori produttivi, è ovvio che l’unico modo per renderla sostenibile passa necessariamente per una sua decisa riduzione, data per scontata l’impossibilità di continuare a tenere i conti in ordine attraverso ulteriori aumenti di una contribuzione obbligatoria a dir poco feroce. Il problema è che tra il dire e il fare, come è noto, c’è di mezzo il mare. Un mare di privilegi acquisiti, eufemisticamente definiti diritti, che il sistema politico nel suo complesso ha utilizzato per gestire il consenso. E niente di più della nostra pubblica previdenza si presta per confermare il motto di George Bernard Shaw secondo cui “un governo che ruba a Peter per dare a Paul può sempre contare sull’appoggio di questultimo”. Ebbene, una volta raggiunta la poltrona decisiva, Renzi avrà il coraggio politico di sfidare questa legge non scritta che ha condotto l’Italia a spendere in pensioni come nessun altro Paese avanzato? Staremo a vedere. LOpinione I sondaggi politici realizzati dall’istituto IPSOS di Nando Pagnoncelli per la trasmissione televisiva di Rai 3, Ballarò, mostrano un risultato sorprendente .Per la prima volta dopo mesi infatti, il centrodestra, grazie alla somma delle preferenze ottenute da Forza Italia e Nuovo centrodestra , arriva al 35% superando di mezzo punto percentuale il centrosinistra. Renzi e Letta sono avvertiti. Il PD non deve rifare lo stesso errore di febbraio quando, adagiandosi sulla convinzione di una vittoria ormai sicura, ha lasciato che il PDL recuperasse voti su voti, ritrovandosi con una vittoria mutilata che ha danneggiato non solo il partito, ma in primis il Paese, catapultato in una situazione di ingovernabilità che gli ha fatto rischiare il tracollo. Ma vediamo quali sono stati i risultati delle indagini realizzate da IPSOS. Partiti Al primo posto troviamo ancora il PD con il 30,8% dei voti, seguito però stavolta dal Movimento 5 Stelle che, approfittando della scissione del centrodestra, si piazza sul secondo gradino del podio con il 20,8 delle preferenze. Terzo e quarto posto sono occupati rispettivamente da Forza Italia con il 20,7% e dal Nuovo Centrodestra con il 7,8%. Ecco il grafico completo dei sondaggi. Coalizioni Ma la vera sorpresa si ha sommando i voti dei vari partiti. Il Centrodestra supera di nuovo e dopo parecchi mesi i rivali, accaparandosi il 35,0% delle preferenze degli intervistati. Il Centrosinistra si ferma al 34,4%, mentre il Centro raggiunge solo il 6,0%.
Posted on: Thu, 21 Nov 2013 07:48:51 +0000

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