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Buongiorno :) BUONE NOTIZIE INDIA: SCONFITTA PER VEDANTA, GRAZIE AL RIFIUTO DEL PROGETTO MINERARIO DA PARTE DELLA COMUNITA’ Il deciso rifiuto, da parte delle comunità adisvasi dei Dongria Kondh, in India, di un progetto minerario che avrebbe interessato delle terre sacre alla comunità stessa rappresenta una vittoria senza precedenti dei diritti delle popolazioni native sugli interessi economici, ha affermato Amnesty International. Il settimo villaggio di adivasi (nativi), Phuldumer, nel distretto di Kalahandi dello Stato di Odisha, ha infatti votato, il 29 luglio scorso, contro il progetto minerario di Sterlite India, una società controllata della multinazionale britannica Vedanta Resources Ltd, e della società statale Odisha Mining Corporation, che prevedeva lo sviluppo di una miniera di bauxite sulle colline di Nyamgiri. La decisione fa si che la maggioranza dei 12 villaggi che sono stati consultati ufficialmente dalle autorità dello stato indiano dell’Odisha abbiano rifiutato il progetto. “Il voto comporta con certezza la fine dei progetti di Vedanta di realizzare una miniera sulle Colline di Nyamgiri – un Progetto che avrebbe violato i diritti economici, sociali e culturali della comunità e quasi certamente i diritti di cui i suoi membri godono in quanto persone native. Dopo una lotta durata un decennio contro la minaccia che tale progetto rappresentava per il loro stile di vita, i Dongria Kondh sono finalmente in grado di far valere il proprio diritto a non consentire la realizzazione della miniera” ha affermato Ramesh Gopalakrishnan, di Amnesty International, che ha partecipato, in qualità di osservatore, a svariati consigli di villaggio che hanno rifiutato il proprio assenso alla realizzazione della miniera nel corso delle ultime settimane. Sia in base alla legge Indiana, sia in base ai trattati internazionali sui diritti umani, le popolazioni native godono di speciali protezioni al fine di assicurare che le loro terre ancestrali ed i loro stili di vita tradizionali non subiscano pregiudizio. Il principio del consenso preventivo, libero ed informato è stato sancito per garantire che progetti economici riguardanti il loro territorio possano essere realizzati solamente a seguito di una adeguata consultazione con le comunità native e che i loro diritti siano pienamente rispettati. Il Ministero Indiano degli Affari Tribali ha annunciato il 27 luglio scorso che effettuerà approfondimenti riguardo ai reclami pervenuti da oltre 100 villaggi che sono stati esclusi dalla consultazione ufficiale. La decisione assunta dalle autorità dello Stato dell’Odisha di restringere le consultazioni a soli 12 villaggi è stata oggetto di critiche da parte del Ministero e della società civile, inclusa Amnesty International. “Il Governo dell’Odisha è tenuto ad assicurare che tutte le comunità I cui diritti potrebbero essere violati dalla realizzazione della miniera possano esprimere il proprio parere” ha affermato Gopalakrishnan Tale processo di consultazione è il primo di questo genere in India ed è il risultato di una storica sentenza emessa dalla Corte Suprema Indiana nell’aprile 2013, con la quale si è sancito che debbano essere i consigli di villaggio delle comunità residenti nell’area interessata dal progetto estrattivo a definire se il medesimo possa avere un qualsiasi impatto sui loro diritti religiosi e culturali.
Posted on: Tue, 27 Aug 2013 08:04:40 +0000

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