Carissimo/a, tu sai quale posto occupi nel mio cuore, quale - TopicsExpress



          

Carissimo/a, tu sai quale posto occupi nel mio cuore, quale sintonia di idee e di affetti ci lega. Il nostro desiderio naturale sarebbe quello di vederci sempre, di stare insieme il più possibile, di scambiarci in continuazione pensieri, esperienze, progetti, ecc… Le nostre anime vorrebbero pregare stando vicine, il nostro spirito vorrebbe riflettere a due la bellezza e lamore di Gesù Cristo. Tutto questo per quanto sia attraente, non avviene in realtà. I fatti sono diversi dallideale. Sto pensando che è meglio così. Vedo che la mano di Dio in tutto quello che, per buoni motivi e non certo per offese o cattiveria, rallenta lespressione esterna della nostra relazione o rapporto di benevolenza. Sto pensando che su questa terra, davvero, lamore esige una continua purificazione ed elevazione. Per la nostra grande debolezza, nelle nostre mani, spesso lamore si sporca. Spesso diventa passione affettiva non controllata, rischia di diventare possesso e monopolio dellaltro, può trasformarsi in ansia per dimostrare allaltro il proprio trasporto (fare mille favori per timore di ingratitudine o in corrispondenza), può chiudere le porte agli altri, può deviare in ambiguità, rispettiva insignificante, soffocamento, ecc… Allora io credo qui, sulla terra (non in cielo), al bisogno intrinseco dellamore stesso, di lontananza, di silenzio, di solitudine. In una relazione che vuol crescere in rispetto dellaltro, in dono puro di sé allaltro perché laltro si regali ad altri, la distanza, il non vedersi-sentirsi-parlarsi ecc…, a periodi favorisce che ciascuno rientri in sé, ri-gusti la ricchezza del vissuto personalizzandola, pulisca il suo affetto da ogni attaccamento (solo Dio è assoluto), accresca la libertà come padronanza di sé, dilati la sua coscienza-consapevolezza del bene da fare e del male da evitare 8 anche nel minimo). Certo questo esige rinuncia, sacrificio, ma non cè maturazione spirituale senza un certo dolore al proprio io. Lesperienza di sante amicizie, di sante coppie di sposi, di sante relazione di benevolenza, insegna che più lamore si fa spirituale, cioè si riempie di Gesù, di significato, di valori, di eternità, più lamore è forte, fermo creativo, bellissimo. Più lamore si fa lotta alle seduzione cattive della carne e del sensibile, più gli incontri, diradati ma profondissimi, diventano pietre miliari, tappe di gioia e di vero aiuto reciproco. DONACI SIGNORE: la capacità di vivere separati per ritrovarci più uniti, di vivere lontani per gustare la vicinanza dello spirito senza lostacolo del finito. Donaci la forza di essere noi stessi, di fare sintesi in noi dellamore che riceviamo e diamo, per poi immergerci con più abbandono e fiducia nel tuo Amore che è là celato e attivo in ogni nostro autentico amore. Lettera sulla lontananza. Fra Nicola trappista
Posted on: Sun, 17 Nov 2013 15:44:07 +0000

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