Caso Ablyazov: ad Alfano manca il quid ma è fortunato Ad Angelino Alfano manca il quid, e se lo ha detto Berlusconi che lo conosce bene, allora c’è da credergli. Alfano però è fortunato. E’ fortunato perché governa insieme ad un partito che non c’è: il PD. Qualche democratico ha provato, o finto, di fare la voce grossa, ma in verità si è capito che era solo il colpo di tosse di una formica. Sono tornati tutti nei ranghi accettando di difendere un ministro che a sua volta si è difeso dicendo che non sapeva. E se della vicenda kazaca non ne sa niente lui che è il ministro dell’Interno, chi ne dovrebbe sapere qualcosa? Non sapere, in questo caso, è una colpa grave che dovrebbe portare alle dimissioni ma, si sa, se si fosse dimesso o se fosse stato sfiduciato Alfano, sarebbe caduto il Governo. E questo il Colle non lo vuole. A proposito: a che serve avere dei saggi per riscrivere la Costituzione quando poi, una volta scritta, non la rispetta nessuno? Con tutto il rispetto personale e istituzionale che si deve al presidente della Repubblica, egli, secondo Costituzione, può stabilire se sciogliere le Camere e quindi determinare la loro durata. Quanto al Governo, invece, non spetterebbe a lui decidere quanto debba durare ma, mai come in questo caso, il condizionale è d’obbligo e abbiamo visto tutti, infatti, cosa sia successo.
Posted on: Fri, 19 Jul 2013 11:26:03 +0000
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