Certo è al momento solo il fatto che i socialdemocratici hanno ottenuto finalmente lappoggio del centro destra al loro principale obbittivo, quello cioè di introdurre a livello federale un salario minimo garantito di 8 euro e cinquanta lordi per tutte le categorie di lavoratori. Richiesta questa ripetuta allinfinito dal leader Spd Sigmar Gabriel nel corso della campagna elettorale e considerata da molti e soprattutto dai sindacati come condizione sine qua non per una partecipazione allesecutivo. È un dato di fatto che dietro al miracolo occupazionale tedesco degli ultimi quattro anni con una disoccupazione ai minimi storici si cela in realtà una contraddizione non trascurabile. Quella del crescente numero di salari da fame che già oggi non garantiscono la sussitenza minima a ben 1,7 milioni di lavoratori. In cambio di questa importante concessione i cristiano-democratici hanno ottenuto dallSpd la disponibilità a rinunciare alla richiesta di aumentare le tasse per le fasce di reddito più alte e a non prendere nuovi crediti. La rotta dettata dalla cancelliera Merkel resta quella di raggiungere entro il 2014 un bilancio pubblico in pareggio. E questo anche per segnalare al resto dellEuropa che la locomotiva economica dellUnione i suoi compiti li ha fatti.
Posted on: Fri, 18 Oct 2013 07:56:18 +0000