Coltellate al bambino autistico Raptus di follia della - TopicsExpress



          

Coltellate al bambino autistico Raptus di follia della madre CITTÀ DI CASTELLO (Perugia). DOVEVA ANDARE a scuola ma era tardi. E lui con il silenzio dei suoi undici anni di autismo ha fatto i capricci. Quelli di un bambino. Di un bambino che vive in un altro mondo. La mamma non ce lha fatta, è crollata. Ha preso un coltello dal cassetto di casa. Uno qualsiasi. Undici coltellate. Sette sulla schiena, almeno quattro sul torace di cui una gli ha perforato un polmone. Bisogna contarle undici. Ci vuole un po di tempo. Ci vuole tanto dolore per farlo. Uno strazio dentro che si chiama male di vivere. È accaduto questo ieri mattina a Promano di Città di Castello. Quando una donna di cinquanta anni, commerciante, ha tentato di uccidere il secondo dei suoi bambini, ora ricoverato in condizioni «critiche» nel reparto di rianimazione dellospedale. Un raptus di follia che lavvocato Marcello Pecorari, legale della donna, chiama con il linguaggio a volte lieve della psichiatria, «crepuscolo della coscienza». Perch�! � lei, la mamma, interrogata dai carabinieri, arrestata e trasferita in regime di trattamento sanitario obbligatorio in una struttura di cura a Urbino, non ricorda nulla. Il sangue, le urla. La tragedia che spesso si nasconde dietro lamore perfetto, quello tra madre e figlio. Le grida del bambino hanno fatto accorrere la zia e il padre che si trovavano nei pressi dellabitazione, al centro del piccolo paese di Promano. Le hanno tolto il coltello dalle mani. Hanno chiamato i soccorsi. Due ambulanze lanciate a folle velocità per dividere madre e figlio. Il piccolo è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico. È grave ma i medici sperano che la notte volga al meglio. Accanto a lui il padre. «Che è anche vicinissimo alla moglie spiega ancora il legale . Sono uniti più che mai in questa tragedia». Nello stesso ospedale la donna. Le hanno somministrato dei farmaci. Lhanno tranquillizata. Ma è confusa. Il pm ne ha disposto larresto per tentato omicidio. Un atto dovu! to. Ma è stata portata in una struttura per essere curata. «LA DONNA ha agito in preda ad un raptus di follia spiega ancora lavvocato e non si ricorda nulla di quello che ha fatto. Si è sempre occupata del figlio, un bambino affetto da una forma di autismo, situazione che era già da anni seguita dai servizi sociali del Comune. Non aveva mai manifestato alcun segno di violenza». Nel luglio scorso, complici problemi sul lavoro, era entrata in depressione. «Lo viveva come una sconfitta», dicono. Unaltra sconfitta. E così ha riversato tutto quel male sul suo bambino. Erika Pontini Cristina Crisci
Posted on: Thu, 17 Oct 2013 11:42:09 +0000

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