Come presidente dell’Ass. Terredaria sento il dovere di rendere - TopicsExpress



          

Come presidente dell’Ass. Terredaria sento il dovere di rendere pubblica questa lettera da parte del dirigente Lozzi (Serv. istruzione) per condividere alcuni dubbi che questa mi suscita. Come saprete l’ass Terredaria è impegnata da diversi mesi in una trattativa con il Comune di Pistoia affinchè L’Atelier Arte Sonora Terredaria rimanga dov’è attualmente (al piano terra della villa di Scornio) oppure che il progetto possa proseguire, in accordo con il comune, in altri locali comunali. I locali dove ha sede l’Atelier sono stati restaurati dalla nostra ass. che in cambio offre al comune gratuitamente attività musicali didattiche e di socializzazione/integrazione attraverso la musica. E’ un progetto a costo quasi zero per il comune, che permette alla cittadinanza di usufruire gratuitamente di un servizio culturale originale e di qualità. Tutto questo valorizzando locali utilizzati per anni come discarica ma che, improvvisamente, diventano necessari alla scuola di musica per “necessità urgenti”. Sinceramente non mi sento di condividere l’opinione del dirig. Lozzi quando afferma: “ mi pare superfluo soltanto accennare al fatto che non esiste alcuna incertezza sulla situazione del rapporto tra questa Amministrazione e l’Associazione Terredaria”. Per me di incertezze ce ne sono tante a cominciare dal cambiamento di atteggiamento dell’Amministrazione comunale: Fino ad ora la linea del comune è stata la seguente: ”Ci dispiace molto per la situazione, la scuola di musica comunale ha le sue necessità insindacabili, riconosciamo la validità del progetto, cerchiamo delle soluzioni alternative affinché le attività dell’Atelier continuino” Dalla lettera invece mi sembra che emerga una linea nuova: “ Non abbiamo alternative da offrirvi, vi diamo tempo fino a giugno per cercare una nuova sede a propria cura e spese, del progetto non ci interessa, grazie e buona fortuna!”. Sembra proprio che, contrariamente a quanto detto fino ad ora dai rappresentanti delle istituzioni, al Comune non interessi proprio il destino dell’Atelier nè alcuna delle proposte dell’Associazione Terredaria. Altrimenti perché il comune avrebbe dovuto escludere l’Ass. da “Pistoia ragazzi”? solo perché il problema non è ancora stato risolto e quindi: “i locali stessi sono occupati senza alcun titolo”? Se il comune ha interesse che un’iniziativa continui, perché non la sostiene anche nel momento della difficoltà in attesa di individuare soluzioni congrue e utili a proseguire una fruttuosa collaborazione? Ma come? Il sindaco in persona, a giugno, ci aveva assicurato una rivalutazione della situazione proprio in considerazione dei meriti e della lunga collaborazione con il comune nonchè della petizione popolare che in pochi giorni ha raccolto 500 firme? Non stavamo cercando una soluzione insieme per salvare l’Atelier Arte Sonora Terredaria? No, di colpo siamo diventati occupanti abusivi di uno spazio del comune .. e basta! Occupanti, morosi, colpevoli di insubordinazione, fuori! Come se in questi ultimi mesi (domanda di rinnovo del contratto 3 marzo 2013) non fosse successo nulla. Come se non si fosse perso un mare di tempo per esaminare e scartare proposte alternative palesemente inadeguate al proseguimento delle attività. E’ fantastico come si possano presentare gli avvenimenti omettendo piccoli particolari che da soli cambiano il senso delle cose: nella lettera il dirig Lozzi dice “ Considerato che le sedi alternative proposte non sono state ritenute idonee…” e questo induce a pensare che il Comune le abbia proposte e Terredaria le abbia rifiutate; avrebbe dovuto aggiungere che le sedi alternative sono state giudicate non idonee dagli stessi tecnici comunali (Arch. Stefanelli)!! Le incertezze poi aumentano se penso agli orari in cui (in una delle proposte) una delle sale dell’Atelier dovrebbe essere nella disponibilità della scuola e cioè dal lunedì al venerdì dalle 20.00 in poi. Mi domando: visto che dopo le 20.00 la scuola è normalmente vuota, perché ha bisogno del locale all’interno dell’atelier quando ha tutta la villa a disposizione, comprese le varie aule al piano terra? Secondo una comunicazione di Don Pineschi ricevuta dal dirig Lozzi proprio durante l’ultimo incontro (ma non era subentrata l’ATP nella gestione della scuola?), tra le attività della scuola che saranno svolte nella stanza dell’Atelier richiestaci, ci sarebbe anche quella della danza, Per la danza sono necessari spazio e pavimentazione adeguati, caratteristiche che la sala in questione non ha. Questo vuol dire che il comune dovrà spendere ulteriori soldi per adeguare la stanza? Sono tante le incongruenze e le contraddizioni che fanno emergere chiaramente una mancanza di volontà da parte dell’amministrazione di portare avanti questo progetto. Infine, sempre durante l’ultimo incontro, il Dir. Lozzi mi ha informato del fatto che recentemente, attraverso un bando, il comune ha stipulato una convenzione con un’associazione che, usufruendo gratuitamente dei locali comunali, si occuperà dell’insegnamento delle lingue senza alcuna attività gratuita ma solo a pagamento (secondo tariffa comunale). Perché tutta questa attenzione verso lo studio delle lingue (solo a pagamento) e non altrettanta per le attività di alfabetizzazione musicale offerte da Terredaria, uniche sul territorio per contenuti, per metodologia e per fasce di popolazione a cui si rivolgono (bambini 0-5 anni con i genitori e persone in stato di handicap), apprezzate da tutti nel corso di oltre dieci anni di attività su Pistoia? Come l’esempio precedente dimostra, amministrativamente esiste la possibilità di trovare soluzioni nell’interesse di tutti, anche attraverso un bando pubblico che garantisca trasparenza e merito. Noi partecipiamo volentieri.
Posted on: Fri, 01 Nov 2013 22:26:13 +0000

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