Cosa succede a Bangkok e cosa dovrebbe essere spiegato unitamente - TopicsExpress



          

Cosa succede a Bangkok e cosa dovrebbe essere spiegato unitamente alle immagini proiettate a spezzoni accuratamente scelti per creare falsi allarmismi in Italia e distogliere lattenzione sui fattacci raccapriccianti del bel paese(si una volta...) L informazione dovrebbe essere un diritto non per scopo.... Cosa sta succedendo a Bangkok? Come potrete aver sentito al telegiornale o letto sullANSA, in Thailandia al momento cè un po di subbuglio per questioni politiche interne. La protesta, che sta coinvolgendo centinaia di migliaia di persone, si sta svolgendo più o meno pacificamente. I manifestanti stanno occupando alcune zone di Bangkok, ma al momento non sembrano esserci rischi di scontri violenti o reazioni da parte delle forze dellordine. Se andate in una località che non sia Bangkok il problema da turisti non vi riguarda, ma vediamo meglio cosa sta accadendo. Prima di addentrarci nella questione, vorrei dire a tutti i più turbati con partenza fra pochi giorni che i turisti non sono il bersaglio finale delle proteste, quindi state tranquilli. I thai non hanno nessun interesse a coinvolgervi né tanto meno amano coinvolgere gli stranieri nelle proprie vicende (anzi, in genere si arrabbiano se viene ficcato il naso nei loro affari e cercheranno di imporre a chi discute di politica thai la propria versione, senza che vengano fatti passare messaggi a loro non graditi). In passato ci sono stati scontri, più o meno frequenti a dire il vero, ma, oltre al blocco dei due aeroporti di Bangkok di qualche anno fa, i turisti non hanno mai pagato per le manifestazioni. A volte ci scappa qualche vittima occidentale, ma sono al 99% giornalisti, gente che sapeva i rischi a cui andava incontro e pagata per fare quel mestiere. Evitate le zone dove si tengono le manifestazioni per evitare rappresaglie o scontri, tenetevi aggiornati magari leggendo le news del The Nation che pubblica con una certa frequenza le notizie. nationmultimedia/index.php Se avete problemi con linglese mettete il traduci di google. Comunque nel caso succedesse qualcosa vi terrò informati, lo stesso stato italiano potrebbe far sapere tramite ambasciata se la situazione è accettabile o è meglio abbandonare la zona. Non cè bisogno però di fare allarmismo, se evitate le zone più caotiche non dovreste avere problemi. Se la situazione inizia a degenerare rimanete negli alberghi o cercate di stare lontani da Bangkok. Sarà un po fastidioso cambiare litinerario di viaggio, ma ci sono mete molto belle nelle vicinanze come il floating market, il tempio della tigre, Sri Racha, il parco nazionale Khao Yai, Koh Si Chang o perfino Pattaya e Koh Chang. Hua Hin non è lontana, ma personalmente non la consiglierei come meta, cè poco da vedere e le spiagge non sono gran ché. In gran parte delle discoteche la sera non vi fanno neanche entrare perché sono riservate ai thai. Molto meglio per il mare la non lontanissima Koh Chang. Pattaya è una meta nota per i suoi eccessi notturni, ma ha anche diverse cose carine da fare durante il giorno. Però ripeto, non ci dovrebbe essere alcun problema di cambio itinerario, basta evitare le zone a rischio. Adesso entriamo un po più nel merito: cosa sta accadendo? E un po difficile da spiegare a chi la politica thai non la conosce, ma provo a riassumere. Da mesi ormai si parla di una proposta del governo che aprirebbe le porte ad unamnistia a Thaksin Shinawatra, ex premier thailandese esiliato con diverse accuse e condanne, fra cui per corruzione e conflitto dinteressi (è infatti un ricchissimo imprenditore tra le altre cose). Il governo, sostenuto dalla sorella Yingluck, stava aprendo le porte a questa amnistia e le camice gialle stanno insorgendo. Non deve però sembrare una rivolta dal basso perché le camice gialle, o yellow shirts, sono il movimento politico che rappresenta i ceti più agiati della Thailandia ed in particolare di Bangkok, oltre che da correnti minori del sud del Paese. Ciò però trascende dal discorso di manifestazione giusta o sbagliata, era solo per mettere i puntini sulle i, dato che molti avevano frainteso. La politica thai è diversa dalla nostra, non cè un bipolarismo destra sinistra come nella maggior parte dei Paesi europei, ma diversi partiti che rappresentano unarea del Paese, le camice rosse, o red shirts, ad esempio sono i rappresentanti della parte più povera e meno istruita del Paese, dellIsan in particolare (anche se non hanno molto interesse a fare il bene dei poveri del sud ad esempio). I rossi sono contro il troppo potere di Bangkok, accusata di crescere a scapito del resto della nazione ed in particolare del nord-est, la loro regione (che effettivamente non sta beneficiando come altre province del boom economico thailandese che lha resa una delle tigri asiatiche minori). Vorrebbero insomma più distribuzione della ricchezza. In copertina vedete proprio una foto della loro manifestazione nel 2010. I gialli, come dicevo, sono i rappresentanti dei ceti benestanti della capitale. Usano il colore giallo perché è il colore della famiglia reale con lovvio intento di far capire di essere conservatori dalla parte della corona, vorrebbero anzi una maggiore influenza del re nella politica. Le camice rosse sono altrettanto coinvolte perché supportano il governo di Yingluck Shinawatra. La situazione può apparire contraddittoria agli occhi di un occidentale, specie se non conosce la politica, ci si potrebbe chiedere ad esempio perché supportano il governo della sorella di un esiliato e condannato o perché la parte povera è rappresentata da una Shinawatra, di famiglia molto benestante. La politica thailandese è piuttosto complessa e instabile, i colpi di stato sono piuttosto frequenti e per capirla davvero bisognerebbe seguirla giorno per giorno, onde evitare fraintendimenti.
Posted on: Sat, 30 Nov 2013 14:47:32 +0000

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