DA SAPERE Come funzionano i fuochi d’artificio? I - TopicsExpress



          

DA SAPERE Come funzionano i fuochi d’artificio? I festeggiamenti del 4 luglio, la festa nazionale degli Stati Uniti per l’indipendenza, si chiudono sempre con grandi spettacoli pirotecnici. Ma come funzionano i fuochi d’artificio? Il primo fuoco d’artificio l’ha costruito un monaco cinese nel settimo secolo. Era abbastanza elementare: un pezzo di bambù riempito con polvere da sparo che lanciato su una fiamma s’innescava e scoppiava. Oggi i componenti sono più o meno gli stessi: un involucro, esplosivo e una miccia. Quello che è cambiato con il tempo è il risultato finale: fuochi più grandi e colorati. Per fare in modo che i botti arrivino in alto si ricorre a due esplosioni. Si carica il fuoco d’artificio su un mortaio, un cilindro che funziona un po’ come un cannone. Più lungo è il mortaio, più lontano arriverà il fuoco d’artificio. Gli artificieri accendono uno stoppino che dà fuoco alla polvere da sparo chiusa in un pacchetto. Questo contenitore si trova alla base del petardo ed è la carica che spara il fuoco in cielo. Quello che viene lanciato in aria cos’è? Un involucro, fatto di plastica o cartone, che contiene polvere da sparo, delle palline esplosive chiamate “stelle”, che sono poi i punti di luce che creano le scie colorate, e la spoletta, cioè la miccia. Quando la spoletta, che è stata attivata insieme alla prima miccia a terra, ma impiega più tempo a bruciare, si consuma, fa esplodere la polvere da sparo che a sua volta accende le stelle, che illuminano il cielo. La luce viaggia più velocemente del suono, per questo il rumore del fuoco d’artificio arriva in ritardo rispetto all’esplosione. Le forme che queste stelle assumono dipendono dal modo in cui sono state posizionate all’interno dell’involucro. Se quest’ultimo è a forma di sfera e le stelle aderiscono alla parete interna, la figura che apparirà in cielo sarà un tondo perfetto. Forme e colori Per ottenere figure diverse e più complesse, come cuori o bandiere, si legano insieme più micce è più compartimenti di polvere da sparo, che producono una serie di luci, colori e botti in successione. I fuochi colorati sono stati inventati nel Rinascimento in Italia, quando con l’aggiunta di magnesio e carbone si sono ottenute sfumature gialle e arancioni. Poi altri esperimenti con metalli che assorbono energia dall’esplosione ed emettono colori hanno allargato lo spettro delle tonalità: il verde dal bario, l’azzurro dal rame, il rosso dallo stronzio. Questi elementi chimici composti tra loro o con altri hanno dato vita a tutti i colori pirotecnici che oggi conosciamo. Il Kuwait è entrato nel Guinness dei primati per il numero di fuochi sparati in un solo spettacolo. Per festeggiare i cinquant’anni della costituzione, il 10 novembre del 2012, sono stati fatti esplodere per oltre un’ora 77.282 singoli fuochi d’artificio. Chi produce i fuochi sta cercando di renderli sempre più sicuri. Nelle celebrazioni del 4 luglio del 2013 nella Simi Valley, in California, circa diecimila spettatori sono stati colpiti da razzi impazziti che hanno provocato 28 feriti. L’incidente sembra essere dovuto al crollo della piattaforma da cui sono stati lanciati i fuochi d’artificio. Internazionale
Posted on: Sun, 07 Jul 2013 21:34:53 +0000

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