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DAL QUOTIDIANO LA REPUBBLICA 24 agosto 2013 L’ESERCITO DI CARTA PESTA Aerei e lanciarazzi gonfiabili: così l’Armata rossa di Mosca vuole ingannare il nemico dal nostro corrispondente NICOLA LOMBARDOZZI Inoffensivi ma credibili, beffano i radar e costano poco MOSCA - Se le guerre si potessero fare solo così, la Russia probabilmente dominerebbe il mondo. Ma in compenso, non ci sarebbe una sola vittima. Carri armati giganti, postazioni semoventi con rampe lanciamissili, aerei da caccia con tanto di bombe e razzi sotto le ali, sono tutti in gomma. Più o meno la stessa dei canottini da spiaggia. Inoffensivi ma assolutamente credibili e minacciosi, gonfiati in pochi secondi con un banale compressore e piazzati strategicamente da serissimi ufficiali esperti di tattica in modo da ingannare radar, satelliti e spioni nemici. In tempi caotici in cui la delicata situazione internazionale crea un sacco di problemi al mercato delle armi, il ministero della Difesa di Mosca ha scoperto di avere negli ordigni di gomma un primato invidiabile e una incredibile risorsa economica da sfruttare. Convinti dopo anni di diffidenza dalla alta qualità e dalla precisione maniacale dei prodotti nazionali, gli alti papaveri della armata hanno cominciato a ordinarne a decine di migliaia. E il prodotto comincia a far gola anche all’estero. In particolare in India dove i recenti episodi, come quello del sottomarino nucleare esploso e affondato subito dopo il varo qualche settimana fa, avevano fatto crollare il prestigio della industria bellica russa, almeno a livelli di armi reali. L’idea era venuta qualche anno fa ai tecnici di due industrie di Stato, la Russkij Balloon e la Bpp. Il tutto nasce da un’esigenza bellica che è sempre stata fondamentale dalle guerre dell’antichità fino alla Guerra Fredda: far credere al tuo nemico di essere molto più forte di quello che sei, e fornirgli false informazioni sul dislocamento delle tue truppe. Basandosi su questo principio, nel 1944, l’aviazione britannica aveva, ad esempio dislocato squadriglie di bombardieri di compensato sulla sponda sbagliata della Manica per distogliere i tedeschi dai preparativi per lo sbarco in Normandia. Le armi gonfiabili sono ancora più pratiche ed efficaci. Ognuna di esse occupa lo spazio di un sacco a pelo. Riempita d’aria prende la forma dettagliatissima di ogni modello richiesto. Una squadra di una trentina di soldati può far apparire dal niente in una decina di minuti una squadriglia di aerei, una divisione di tank e diverse rampe lanciamissili. I costi sono ancora alti: un aereo di gomma costa 20mila euro, un camion con missili addirittura 50mila. Ma i responsabili della Difesa russa fanno orgogliosamente il confronto con i prodotti della solita inevitabile concorrenza cinese: “I loro prototipi costano in media tremila euro ma si bucano con un spillo e sono molto scadenti”. E mostrano in tv “gli oblò che sembrano veri”, e le “torrette perfettamente girevoli” delle loro creature. Un gusto particolare per l’arte della simulazione che richiama, come antico testimonial il principe Potiomkin che nel’700 realizzava villaggi di cartapesta e pescherecci truccati da navi da guerra per convincere la zarina Caterina che il suo denaro fosse stato ben speso. Affascinati i russi seguono in tv i documentari propagandistici sulla nuova specialità nazionale. Senza l’ansia creata invece da altre mirabilie dell’industria bellica. Finché il riarmo è di gomma...
Posted on: Sat, 24 Aug 2013 13:12:22 +0000

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