DONNA , FUGGE IL TUO NOME Donna, fugge il tuo nome dalle sue mani trafitte che scrissero t’amo su lame taglienti di rame dimenticate nel cuore e strette teneramente ad un sordo rancore che ti parlava ancora d’amore. Piange il cuore e non smette nel petto il timore delle ferite ancora gronde di sconfitte e vittorie senza glorie sulle quali piovve il sudore delle sue corse affannate fra le rime e le pene e delle sue carezze aggrappate a mani sgarbate nelle quali si perdeva la tua mente che non trovava la meta per salvare l’amore dal gioco crudele del cuore che taceva il livore e svelava l’orrore . Donna, fugge la tua ombra scalza e leggiadra dalla schiuma dell’onda che a riva non torna per nutrire la tua forza e svestire la sua ira e sogna la deriva,la tua fuga che dorme in un abbraccio di serafica grazia Fugge anche il tuo sguardo donna , dal limbo dove il ricordo costruì il suo tempio fra lo strazio e il silenzio e il suo racconto si confidò mesto al mio tempo che non aveva più tempo per parlare d’amore per aspettare il perdono e ascoltare il silenzio…. Ora giaccia sul ramo dormiente il tuo nome Donna, tra le gemme profuse del pesco riposi il tuo sguardo ad aspettare la primavera e la tua ombra rimanga vegliarda per tornare alla vita senza più la paura che le oscura la via
Posted on: Mon, 11 Nov 2013 22:28:46 +0000
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