Da domani si sciopera (ma solo per 4 ore) In parlamento si - TopicsExpress



          

Da domani si sciopera (ma solo per 4 ore) In parlamento si lavora (più che altro si litiga) per cambiare la legge di stabilità, sulla quale sono piovuti tremila emendamenti. Dei quali ne sopraviverà solo qualcuno: quelli concordati con il governo e che non stravolgono limpianto generale. Soprattutto, che non comportano spese maggiori, perché, come si sa (e come è ormai consuetudine da un po di anni) «i saldi devono restare invariati». Insomma, maquillage e nientaltro, come, per esempio, ridurre la platea dei beneficiari degli sgravi fiscali o vendere le spiagge per ridurre qualche tassa. In ogni caso, come è satto detto da più parti, gli italiani nel loro complesso si accorgeranno poco o niente degli spiccioli che si ritroveranno in più in busta paga (quelli che ce lhanno, visto che la disoccupazione corre verso il 12,4%, secondo le stime dellIstat). Dal parlamento, insomma, non cè da aspettarsi grandi novità, a meno di una grande mobilitazione sindacale e di piazza. La settimana che si apre domani potrebbe essere loccasione, con le iniziative unitarie promosse da Cgil Cisl Uil. A partire da domani, dunque, e fino a venerdì 15 (quando è in programma la manifestazione nazionale a Milano a cui parteciperà anche il leader della Cgil Susanna Camusso), tutte le province italiane saranno interessate dallo sciopero nazionale proclamato dai sindacati confederali lo scorso 21 ottobre contro la ex legge Finanziaria. Un programma intenso, fatto però solo di quattro ore di sciopero (tranne qualche eccezione), che coinvolgeranno i lavoratori di tutti i settori e che si articoleranno a livello territoriale, con decine di iniziative in programma nei prossimi giorni. Vista la drammatica situazione economica e la totale insufficienza (se non dannosità) della manovra del governo, i sindacati potevano osare di più, ma tantè. Cgil, Cisl e Uil chiedono in sostanza misure per diminuire le tasse sui lavoratori dipendenti e sui pensionati, risorse per rivalutare le pensioni, iniziative per affrontare i nodi irrisolti nella pubblica amministrazione e dare efficienza alla spesa pubblica. Il tutto attraverso un ventaglio di proposte che mirano al taglio degli sprechi e dei costi della politica. Camusso, Bonanni e Angeletti, da lunedì inizieranno una serie di incontri con i gruppi parlamentari. I primi saranno con Sel, Pd e Fratelli d’Italia. Il programma. Lunedì 11 comincerà la Calabria con Cosenza. Martedì 12 sarà il turno della Basilicata con scioperi a Potenza e Matera; il 13 toccherà al Lazio dove è anche previsto un corteo a Roma da Piazza Esquilino a Piazza SS Apostoli. Sempre mercoledì si fermeranno anche i lavoratori della Toscana che manifesteranno a Firenze, mentre il 14 sarà la volta della Liguria (Genova). Venerdì 15 toccherà a tutte le altre regioni. A Torino e Venezia oltre allo sciopero i lavoratori sfileranno in corteo; e così faranno a Milano. Sarà di di 8 ore, invece, lo sciopero previsto in Friuli Venezia Giulia con una manifestazione regionale a Pordenone. Quattro ore di stop anche in Puglia e in Campania, tranne a Foggia dove le ore di astensione dal lavoro saranno 8. Stop anche in Emilia Romagna: Imola, Parma e Piacenza; questultima sede di un dibattito pubblico intitolato Cambiamo la legge di stabilità per sostenere i consumi e lo sviluppo.
Posted on: Sun, 10 Nov 2013 12:36:40 +0000

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