Deportazioni nei centri di annientamento[modifica | modifica - TopicsExpress



          

Deportazioni nei centri di annientamento[modifica | modifica sorgente] Il 18 settembre 1941 Hitler prese la decisione di autorizzare linizio dellevacuazione allest degl ebrei tedeschi del Reich e del Protettorato; le deportazioni dei primi contingenti di circa 70.000 persone iniziarono il 14 ottobre ed in un primo momento gli ebrei furono trasferiti nel ghetto di Lodz e nei ghetti di Riga e Minsk. Mentre questi ultimi vennero immediatamente uccisi sul posto, in particolare nelleccidio del Forte IX di Kaunas e nel massacro del bosco di Rumbula a Riga[52], i deportati nel ghetto di Lódź vennero a loro volta evacuati nel campo di sterminio di Chełmno dove vennero sterminati negli autocarri a gas a partire dal dicembre 1941, insieme ad oltre 100.000 ebrei provenienti dal Warthegau di cui venne attivata la deportazione nel marzo 1942[9]. Adolf Eichmann, capo del dipartimento IVB4 del RSHA, il principale pianificatore e organizzatore della deportazione degli ebrei nei campi di sterminio La deportazione degli ebrei del Governatorato nei centri di annientamento della Aktion Reinhard di Globocnik procedette sistematicamente dalla primavera 1942; dopo i primi trasferimenti dal ghetto di Lódź, da aprile iniziarono le evacuazioni dal distretto di Lublino, compresi ebrei tedeschi provenienti dal Reich, verso il campo di sterminio di Bełżec e, a maggio, verso il campo di Sobibór[53]; anche gli ebrei del distretto di Leopoli e del distretto di Cracovia furono deportati ed annientati a Bełżec nello stesso periodo[54]. Il 23 luglio 1942 ebbe inizio levacuazione del ghetto di Varsavia e la deportazione degli ebrei che vi erano stati ammassati in gran numero; il capo del Consiglio ebraico del ghetto, Adam Czerniaków, preferì suicidarsi alla notizia delle decisioni delle autorità tedesche, i convogli dei deportati vennero diretti per lo sterminio in gran parte nel nuovo centro di annientamento di Treblinka[55], mentre un piccolo numero venne ucciso a Majdanek da settembre 1942. Treblinka divenne nellestate 1942 il campo principale del massacro degli ebrei del Governatorato provenienti, oltre che da Varsavia, dai distretti di Radom, di Bialystok e in parte di Lublino, mentre i restanti ebrei dei territori incorporati del Warthegau, della Prussia orientale, dellAlta Slesia e dei ghetti minori vennero trasportati ad Auschwitz che iniziò la sua attività[56]. Großaktion Warschau, inizia il rastrellamento e la deportazione degli ebrei di Varsavia. Il 26 marzo 1942 iniziarono le deportazioni degli ebrei della Slovacchia che in gran parte vennero sterminati a Sobibór, mentre una parte venne trasferita ad Auschwitz e Majdanek; nello stesso periodo venne attivato il programma di soluzione finale anche nei paesi dellEuropa occidentale e settentrionale che avrebbe condotta alla deportazione sincronizzata nellestate 1942 degli ebrei dalla Francia, Olanda, Belgio e Norvegia[57]. Elemento propulsivo ed organizzativo decisivo in queste complesse operazioni di evacuazione allest fu Adolf Eichmann ed il suo gruppo di collaboratori della Sezione IVB4 del RSHA. Eichmann, Rolf Günther, Theodor Dannecker, Alois Brunner, Dieter Wisliceny, Friedrich Bosshammer[58], diedero prova di fanatica determinazione per raggiungere lobiettivo di individuare, rastrellare e deportare nei campi di sterminio tutti gli ebrei presenti nella sfera di dominio del Terzo Reich. Lo stesso Eichmann in precedenza aveva visionato i centri di sterminio in costruzione per verificarne le capacità tecniche di annientamento[59]. Sotto la pressione degli esperti di Eichmann, le deportazioni dalla Francia iniziarono il 4 giugno 1942 in direzione dei campi di Sobibór, Majdanek e Auschwitz; gli ebrei del Belgio, concentrati preventivamente nel campo di Malines, partirono per Auschwitz in agosto, mentre già in luglio avevano avuto inizio i trasporti degli ebrei olandesi dal campo di concentramento di Westerbork in direzione dei centri di sterminio di Auschwitz e Sobibór; il 25 ottobre iniziarono le deportazioni ad Auschwitz degli ebrei dalla Norvegia[60]. Nei primi mesi del 1943 le operazioni di annientamento delle popolazioni ebraiche dei territori orientali vennero quasi totalmente completate nei campi della Aktion Reinhard che quindi cessarono progressivamente la loro attività, mentre assunse un ruolo centrale il campo, grandemente potenziato e perfezionato tecnicamente, di Auschwitz dove vennero diretti per lo sterminio le comunità superstiti[61]. A partire dal 15 marzo 1943 vennero quindi deportati ad Auschwitz gli ebrei di Salonicco, cui seguirono le deportazioni nel campo dellAlta Slesia dalla Macedonia, dalla Tracia, dalla Croazia; il 16 ottobre 1943, dopo il crollo dellItalia, loccupazione tedesca e la costituzione della RSI, iniziarono le deportazioni dalla penisola verso Auschwitz, mentre Bulgaria e Romania riuscirono a bloccare i programmi di evacuazione allest dei loro ebrei[62]. Nella primavera 1944 invece, dopo loccupazione tedesca dellUngheria, Eichmann e i suoi uomini, Wisliceny, Novak e Hunsche, riuscirono ad organizzare con grande rapidità e fanatica efficienza la concentrazione e la deportazione della numerosa comunità ebraica; da aprile a luglio oltre 430.000 ebrei ungheresi vennero evacuati ad Auschwitz ed immediatamente sterminati[63]. Il centro di distruzione di Birkenau fu sottoposto a grande pressione per il suo compito di annientamento, fino a 10.000 vittime furono gasate al giorno; nonostante la capacità teorica dei forni crematori di bruciare 44.000 cadaveri quotidianamente, le squadre di Sonderkommando dovettero essere potenziate e i corpi vennero anche in parte bruciati in enormi fosse comuni allaperto[64]. Caricamento di un convoglio di deportati ebrei destinato ai centri di sterminio. Elemento fondamentale del programma di deportazione verso i centri di annientamento era il meccanismo del trasporto ferroviario affidato alla Reichsbahn, la grande ed efficiente struttura delle ferrovie tedesche diretta da Albert Ganzenmüller; gli ebrei venivano trasportati su carri bestiame considerati treni viaggiatori speciali (Sonderzüge), e la richiesta dei mezzi per la deportazione partiva dallufficio di Eichmann IVB4 a cura del capo della sezione Trasporti, Franz Novak[65]. La Divisione operativa della Reichsbahn, dopo aver ricevuto la richiesta dal IVB4, organizzava il trasporto ed inviava le direttive al Generalbetriebsleitung Ost (la direzione generale ferroviaria dellest, diretta da Ernst Emrich) che tramite un Sonderzuggruppe, pianificava lassegnazione dei vagoni, gli orari, gli ordini di percorso e le date di partenza e arrivo. Questo piano di base veniva poi comunicato alle Reichsbahndirektion territoriali che si occupavano delle decisioni di dettaglio dei convogli[66]. NellEuropa nazista la Reichsbahn controllava direttamente, con direzioni distaccate, le linee ferroviarie nel Governatorato, nei territori occupati dellest, in Francia, Belgio, Olanda, mentre esistevano plenipotenziari della Reichsbahn nelle reti ferroviarie autonome dei paesi satelliti (Ungheria, Romania, Bulgaria, Slovacchia) e del Protettorato. Invece in Norvegia, Croazia, Serbia, Grecia e in Italia i trasporti ferroviari dipendevano dalle direzioni dei trasporti militari della Wehrmacht[67]. Di grande importanza era la funzione della Generaldirektion der Ostbahn (Gedob), diretta da Adolf Gerteis, che controllava, gerarchicamente dipendente dalla Generalbetriebsleitung Ost, la rete ferroviaria del Governatorato; era la Gedob che organizzava i trasporti verso i campi di sterminio dellAktion Reinhard; la Reichsbahndirektion Oppeln dellAlta Slesia era invece responsabile di tutti i treni per Auschwitz[68]. Organizzazione del campo di sterminio[modifica | modifica sorgente] Auschwitz, il più importante campo di sterminio nazista Nei campi di sterminio erano presenti detenuti impiegati per le costruzioni e per la manutenzione del campo o utilizzati come manodopera forzata nelle fabbriche; inoltre una parte dei deportati poteva essere temporaneamente risparmiata per problemi tecnici o di sovraccarico nel meccanismo di distruzione; in questultimo caso la morte era solo rinviata in attesa della disponibilità delle camere a gas. Nei campi della Aktion Reinhard, attivi esclusivamente nello sterminio, i detenuti impiegati in gruppi di lavoro e per la manutenzione non furono mai numerosi, mentre molto più cospicua era la popolazione dei deportati presenti nei due campi del WVHA di Lublino (Majdanek) e Auschwitz. La popolazione detenuta di questi centri variava numericamente di continuo, in relazione allarrivo di nuovi convogli di deportati, alla periodiche azioni delle SS di riduzione del numero dei detenuti con linvio dei superflui e degli inabili nelle camere a gas, e alle miserabili condizioni di vita allinterno del campo, dove denutrizione e malattie provocavano ulteriori decessi[69]. Ebrei provenienti dai Carpazi arrivano ad Auschwitz. Visibili sullo sfondo le ciminiere dei crematori II e III di Birkenau. Le condizioni di vita dei detenuti allinterno dei campi di sterminio erano deplorevoli: gli alloggi consistevano in baracche primitive, prive di ogni struttura igienica con latrine costituite da recipienti da svuotare, costruite con materiali scadenti, estremamente sovraffolate; i detenuti dormivano ammucchiati in gran numero su tavole di legno (Pritschen) senza coperte o cuscini. Fino allinizio del 1943 ai prigionieri venne distribuita una divisa a strisce, ma dopo quella data le forniture cessarono e le vittime, tranne quando impiegati nei campi di lavoro, rimasero con abiti normali in condizioni miserevoli, identificati con la stella di Davide, mentre un numero di registrazione venne tatuato sullavambraccio. La mancanza di cibo adeguato e le conseguenti malattie provocarono un ulteriore peggioramento delle condizioni di vita dei prigionieri e moltiplicarono i decessi; i medici SS inviavano direttamente alle camere a gas i detenuti in cattive condizioni di salute[70]. Lapparato delle SS organizzò un complesso sistema per mantenere il controllo dei detenuti ed impedire la formazioni di movimenti collettivi di resistenza interna ai campi; oltre allimpiego di spie e delatori reclutati tra i detenuti, le strutture amministrative e repressive organizzarono una gerarchia allinterno per disgregare la coesione; esisteva una gerarchia razziale che privilegiava i prigionieri tedeschi rispetto agli slavi e soprattutto agli ebrei, ed esisteva una gerarchia burocratica. Nelle baracche i detenuti responsabili nei confronti delle autorità SS erano suddivisi in Lagerlältester (anziano del campo), Blockältester (anziano del blocco) e Stubendienst (responsabile della baracca), mentre nei gruppi di lavoro esisteva unaltra suddivisione gerarchica: Oberkapo, Kapo e Vorarbeiter; nei campi del WVHA i livelli più elevati della gerarchia dei prigionieri erano assegnati ai detenuti tedeschi. Questa gerarchizzazione, accompagnata dai relativi privilegi, favoriva la disgregazione interna e la conflittualità tra i detenuti. Inoltre lapparato repressivo disponeva lunghi ed estenuanti appelli quotidiani per verificare tutte le presenze e attuava spietate rappresaglie in caso di infrazioni con impiccagioni pubbliche[71]. Dal febbraio 1943 Himmler, temendo anche bombardamenti aerei alleati sui campi che avrebbero potuto favorire evasioni in massa, potenziò le strutture di controllo: ordinò la suddivisione dei campi in blocchi autonomi separati da recinzioni, la costruzione di alte mura esterne con filo spinato dai due lati e cani da guardia nel percorso interno; inoltre il percorso esterno venne minato, cani feroci (Zereissen) stazionavano intorno al campo, riflettori vennero montati sui pali delle recinzioni e il filo venne elettrificato. Alla metà del 1944 il capo della WVHA, Oswald Pohl, preoccupato per la massa dei detenuti destinati allo sterminio rispetto allesiguità numerica delle guardie dei Totenkopfsturmbann e degli ausiliari ucraini o baltici, predispose un piano di emergenza in caso di tentativo di rivolta ed evasione da Auschwitz: oltre alle 3.000 guardie disponibili, i piani prevedevano lintervento di una compagnia di emergenza della Ordnungspolizei dipendente dal capo di SS e Polizia del distretto, Obergruppenführer Ernst Heinrich Schmauser, la collaborazione della Wehrmacht con una linea di difesa esterna e del personale a terra della Luftwaffe che avrebbe reso disponibili 1.000 uomini. Inoltre la sezione della Kriminalpolizei di Katowice avrebbe eventualmente organizzato un vasto rastrellamento (Grossfahndung) per catturare i fuggiaschi[72]. Le strutture preposte al meccanismo di distruzione degli ebrei nei campi di sterminio prescrivevano procedure e regole dettagliate e precise per il comportamento e la condotta del personale dei centri; la somministrazione della violenza ritenuta necessaria per adempiere i compiti di annientamento richiesti doveva essere controllata, seguire modalità prestabilite, rimanere impersonale, freddamente tecnica e limitare le iniziative individuali per non compromettere lefficienza del meccanismo. Nonostante lattenzione posta dalle istanze superiori a questi aspetti dellorganizzazione dei centri, si manifestarono inevitabilmente eccessi sotto forma di sadismo da parte delle guardie, torture, aberrazioni sessuali, abusi incontrollati[73]. Un altro elemento di disturbo e di disorganizzazione per lamministrazione dei centri era la corruzione della gerarchia, di cui si occupò dal 1941 la sezione RSHA-V (Kriminalpolizei) diretta da Arthur Nebe e un tribunale delle SS e della Polizia. Himmler era molto rigoroso sul problema della corruzione e quindi non poteva tollerare errori come appropriazione illegale di beni, larricchimento, il disordine sessuale. Dopo uninchiesta del tribunale XXII delle SS e Polizia di Kassel (trasformato in tribunale speciale) venne incriminato e destituito il 20 agosto 1942 il comandante del campo di Lublino Karl-Otto Koch; dopo un clamoroso scandalo sarebbe stato giudicato, condannato a morte e giustiziato. Anche Rudolf Höss ed il campo di Auschwitz furono oggetto di una investigazione della commissione speciale di Kassel ma alla fine, grazie anche alla protezione del capo della WVHA, Oswald Pohl, il comandante uscì indenne dallinchiesta[74]. La macchina della morte[modifica | modifica sorgente] Sonderkommando ebrei bruciano i cadaveri allaperto. Questo procedura veniva applicata in caso di sovraccarico dei crematori. Le operazioni di annientamento delle vittime, uomini, vecchi, donne e bambini, erano lelemento costitutivo dei centri di sterminio ed erano accuratamente pianificate ed organizzate dallamministrazione e dal personale, secondo procedure dettagliate dirette a velocizzare il meccanismo massimizzandone lefficienza omicida, a schiacciare con la violenza ogni opposizione, a mantenere il più possibile la calma e la disciplina tra i deportati con il rigore dellautorità e con artifizi e inganni rassicuranti. Il meccanismo, nonostante errori e incidenti, venne perfezionato e per la sua capacità di distruzione e impersonalità industriale divenne noto tra le SS come am laufenden band, il nastro trasportatore[75]. Allarrivo del convoglio dei deportati destinati allo sterminio il personale del campo era già in attesa e preparato ad eseguire con precisione e rapidità le procedure stabilite, viceversa i deportati erano sconvolti e disorientati; molti non comprendevano il significato degli eventi o rifiutavano di credere ai segnali di pericolo, altri erano rassegnati alla morte. Il personale tedesco sfruttava questi vantaggi per procedere con rapidità nellesecuzione del meccanismo, cercando di mantenere le vittime nellillusione. I vagoni dei treni entravano direttamente allinterno delle recinzioni e venivano scaricati a gruppi; a Chełmno i deportati arrivavano nel campo di sterminio su autocarri dopo essere stati scaricati nella stazione di Koło, mentre ad Auschwitz inizialmente i deportati scendevano a Birkenau e dovevano percorrere un lungo tragitto a piedi, mentre più tardi venne costruito un binario morto a poca distanza dalle camere a gas[76]. Per trarre in inganno gli ebrei provenienti dai paesi occidentali i tedeschi avevano studiato una serie di artifizi: a Bełżec i deportati erano accolti dalla musica di una orchestra di prigionieri ebrei del campo, a Treblinka venne creata una stazione ferroviaria fittizia con un orologio con lancette dipinte; a Sobibór altri detenuti ebrei aiutavano i nuovi arrivati nel trasporto dei bagagli e consegnavano scontrini per il ritiro, venivano distribuite cartoline per scrivere ai familiari lontani. Queste procedure non erano applicate nel caso di ebrei provenienti dai miserabili ghetti dellest che invece erano immediatamente trattati con brutalità e violenza per paralizzare, secondo le precise direttive di Christian Wirth, ogni tipo di reazione[77]. Direttamente sulle banchine gli uomini delle SS procedevano a una prima spietata selezione; nei campi della Aktion Reinhard solo un piccolo numero di deportati veniva scelto per il lavoro (i cosiddetti rinati), mentre i più vecchi, gli invalidi, gli infermi e i bambini venivano separati dagli altri e trasferiti subito in altro luogo per leliminazione immediata. A Bełżec venivano fucilati vicino a una fossa comune; a Treblinka erano trasferiti vicino allinfermeria (Lazarett) e il sergente SS August Miete, langelo della morte, guidava le esecuzioni effettuate con un colpo di pistola alla nuca; i cadaveri cadevano in una fossa dove venivano bruciati[78]. Ad Auschwitz invece vecchi e malati venivano subito trasportati in autocarro alle camere a gas, mentre i medici SS, Josef Mengele, Heinz Thilo, Fritz Klein e Hans Wilhelm König, effettuavano sulla banchina una sommaria valutazione delle condizioni fisiche e quindi delle capacità lavorative di tutti i deportati e decidevano sul momento il loro destino con una semplice indicazione: a destra quelli destinati al lavoro coatto e quindi provvisoriamente risparmiati, a sinistra quelli inviati subito allo sterminio[79]. Nel campo di Auschwitz le selezioni continuavano ogni giorno tra i prigionieri adibiti al lavoro coatto: durante lo snervante appello mattutino, allospedale, o anche dopo ispezioni ai singoli blocchi, gli uomini delle SS procedevano a scegliere per la gasazione i detenuti in cattive condizioni di salute, deboli, non più idonei al lavoro o riottosi che venivano brutalmente caricati su autocarri e inviati alla camere di distruzione[80]. Deportati ebrei vengono condotti nudi verso le camere a gas di Auschwitz. La fase successiva della catena era il discorso di benvenuto congegnato per prolungare le illusioni e tranquillizzare le vittime; a Bełżec, nei primi tempi, lo stesso Wirth pronunciava il discorso, mentre successivamente il ruolo venne assunto da uomini delle SS preparati a pronunciare parole rassicuranti; a Sobibór in genere parlava il sergente Hermann Michel, che, vestito di bianco per sembrare un medico, era soprannominato il Predicatore per la sua abilità di inganno[81]. Ad Auschwitz, dopo la fase iniziale caratterizzata da violenza e disordine, dal 1943 i discorsi ingannevoli furono tenuti dagli ufficiali SS Hans Aumeier, Maximilian Grabner o Franz Hössler[82]. A questo punto gli uomini e le donne venivano separati e condotti in baracche per svestirsi prima delle docce; si cercava ancora di mantenere linganno esortando le vittime a disporre ordinatamente gli abiti e a raccogliere in appositi contenitori effetti personali, denaro, gioielli, orologi, anelli[83]. Nei campi della Aktion Reinhard le deportate e i ragazzi venivano rasati completamente con il pretesto di prevenire infestazioni di parassiti, mentre sembra che ad Auschwitz i capelli non venivano tagliati ma erano prelevati sui cadaveri dopo le gasazioni[84]. La procedura veniva quindi velocizzata al massimo nellultima fase per paralizzare le vittime che potevano prendere finalmente coscienza della situazione; gli ebrei, completamente nudi, venivano incanalati con violenza nel cunicolo, lo stretto percorso che conduceva alle camere a gas, in file di cinque con gli uomini davanti, preceduti da una SS e le donne dietro, seguite da guardie ucraine con fruste, bastoni e baionette. Le vittime erano costrette a percorrere di corsa con le mani in alto la cosiddetta strada per il Paradiso fino alledificio della camera a gas, identificato con il cartello locale doccia e inalazioni dove, ormai in preda al terrore, alla disperazione o a rassegnato fatalismo, dovevano attendere il loro turno di entrata nella sala di annientamento[85]. Gli ebrei venivano ammassati brutalmente allinterno della camera a gas, stipati al massimo, quindi le porte venivano ermeticamente chiuse; le vittime si accorgevano delle finte docce, alcuni urlavano o piangevano, altri pregavano. Dopo lo spegnimento di tutte le luci, nei campi della Aktion Reinhard laddetto allaccensione del motore dava il via, su preciso ordine, alla gasazione; a Treblinka il compito spettava a una guardia ucraina, mentre a Bełżec al sergente Lorenz Hackenholt[86]. Loperazione di sterminio poteva essere piuttosto lenta e durare anche trenta o quaranta minuti, mentre ad Auschwitz la procedura era più efficiente. Dopo lo spegnimento delle luci allinterno della camera a gas, arrivava un autocarro con le insegne della Croce Rossa che trasportava lo Zyklon B; SS equipaggiati con maschere antigas (i disinfestatori) aprivano i contenitori del gas e, dopo lordine delladdetto, sergente maggiore Otto Moll, versavano i cristalli. Lo Zyklon B veniva immesso, nel quantitativo letale di un milligrammo per ogni chilo di peso, attraverso botole nascoste in strutture di cemento a fungo presenti nella terrazza erbosa che copriva il soffitto delledificio; i cristalli scendevano allinterno di pilastri perforati lateralmente che arrivavano fino alle pareti delle stanze[87]. A contatto con laria i cristalli si trasformavano in gas che fuoriusciva dai fori dei pilastri e invadeva la stanza; la gasazione durava tra i cinque e i quindici minuti ed era accuratamente controllata dallo Untersturmführer Grabner, mentre allinterno tra urla, terrore e impossibili tentativi di sfuggire al gas, si consumava lannientamento delle vittime[88]. Altra immagine della cremazione allaperto di cadaveri da parte di Sonderkommando ebrei. Dopo aver verificato il completamento della gasazione, veniva immessa aria nei locali; dopo circa trenta minuti veniva aperta la porta e i Sonderkommando ebraici, le squadre reclutate tra i prigionieri ebrei addette alle procedure più macabre e terribili dellannientamento, entravano nella camera a gas muniti di maschere e iniziavano a trascinare fuori i cadaveri ammassati davanti alla porta. I corpi delle vittime erano accatastati al centro della stanza o ammucchiati contro la porta, mentre rimaneva uno spazio vuoto in corrispondenza dei punti di uscita del gas da dove le persone si erano allontanate nel disperato tentativo di evitare la morte. I Sonderkommando usavano getti dacqua per eliminare i residui di gas e per ripulire i corpi, quindi separavano i cadaveri ammassati, li trasportavano fuori e ispezionavano gli orifizi alla ricerca di eventuali oggetti preziosi nascosti; venivano strappati i denti doro, mentre ad Auschwitz i capelli delle donne venivano tagliati in questa fase[89]. Una ricostruzione del crematorio II a Birkenau (Auschwitz II). Lultima parte del processo di annientamento nei campi di sterminio era quella delleliminazione dei cadaveri, che seguiva tecniche diverse nei vari centri. Nei campi della Aktion Reinhard i Sonderkommando trasportavano a mano i cadaveri fino a grandi fosse dove venivano sommariamente sepolti; la procedura era insoddisfacente. A Treblinka, a causa della quantità elevatissima di vittime, i cadaveri erano ammassati sommariamente in ogni posto disponibile; a Sobibór e Bełżec i corpi sepolti, rigonfiati dal caldo e dal processo di putrefazione, aprivano il terreno, odori nauseabondi si diffondevano nellaria, con rischio di epidemie per contaminazione delle acque; anche ad Auschwitz inizialmente si adottò la sepoltura dei cadaveri, che causò gli stessi problemi[84]. A partire dallestate 1942 le procedure cambiarono: Himmler, preoccupato di eliminare le tracce dello sterminio in atto, incaricò Paul Blobel, in precedenza comandante di un Einsatzkommando allest, di studiare e mettere in pratica nuovi metodi di distruzione dei cadaveri ed eliminare le ingombranti fosse comuni. Blobel, alla testa del cosiddetto Sonderkommando 1005, iniziò con il campo di Chełmno, disseppellendo i cadaveri e adottando, dopo vari esperimenti tecnici, il metodo della cremazione dei corpi in grandi pire allaperto, mentre le ossa venivano macinate con una speciale macchina tritaossa (Knochenmühle)[90]. Nei campi della Aktion Reinhard quindi si procedette alle riesumazioni in massa ed allincenerimento dei corpi: a Bełżec la procedura, in grado di bruciare 2.000 cadaveri al giorno, rimase in funzione fino a marzo 1943; a Treblinka e Sobibór si utilizzarano escavatori per estrarre i corpi, i Sonderkommando procedevano quindi a trasportarli fino a grandi griglie fabbricate con vecchie rotaie dove potevano essere impilati fino a 3.000 corpi per volta. A Treblinka si bruciarono anche 7.000 cadaveri al giorno e lodore della carne bruciata si diffondeva a chilometri di distanza[91]. Ad Auschwitz, con la costruzione dei nuovi impianti dotati di forni crematori di grande capacità, la procedura raggiunse la sua massima efficienza tecnica; subito dopo la gasazione e lispezione dei cadaveri, i Sonderkommando ebrei caricavano i corpi su montacarichi che salivano al piano superiore delledificio: qui erano i forni sempre accesi, alimentati a carbone e ossigeno, dotati di ventilatori elettrici per migliorare la combustione. I detenuti ebrei caricavano tre cadaveri per volta su barelle predisposte che poi spingevano allinterno del forno; in venti minuti i corpi erano bruciati completamente e le ceneri venivano poi scaricate nelle acque della Vistola o del Soła[92]. Nonostante la capacità tecnica di queste procedure, nel periodo delle gasazioni in massa degli ebrei ungheresi nellestate 1944 il campo di Auschwitz dovette organizzare grandi fosse allaperto di 40 metri di lunghezza in cui bruciare velocemente una parte dei cadaveri[64]. Esperimenti medici e confische[modifica | modifica sorgente] I medici tedeschi, dopo aver ottenuto lautorizzazione dai capi del Reich, diedero anche il via a una sperimentazione di massa su cavie umane col pretesto di eseguire la ricerca medica. I risultati vennero recuperati alla fine della guerra con lOperazione Paperclip dagli americani. Ad esempio, lodierna conoscenza delle reazioni del corpo umano al congelamento si basa quasi esclusivamente su tali esperimenti.[93] Essi venivano infatti condotti per capire a che temperatura, nellacqua gelata, il corpo potesse resistere e tutte le tecniche di rianimazione associate allipotermia. Questi ultimi furono condotti per capire come salvare i piloti militari abbattuti nei mari freddi. Le procedure di annientamento nei campi di sterminio prevedevano la sottrazione di tutti i beni e gli effetti personali dei deportati; il meccanismo prevedeva una complessa procedura amministrativo-burocratica differenziata nei vari campi. A Chełmno il Gauleiter del Wartheland, Arthur Greiser affidò lorganizzazione alla Gettoverwaltung di Lódź (direzione del ghetto) il cui dirigente, Hans Biebow costituì un deposito dei beni a Pabianice. Ad Auschwitz le fasi di raccolta, smistamento, inventario e deposito dipendevano dal capo amministrativo del campo, prima Wilhelm Max Burger, poi Karl Möckel, mentre i campi del Governatorato, Lublino (Majdanek), Bełżec, Sobibór e Treblinka dipendevano direttamente da Globocnik che organizzò una Zentralkartei (registro centrale) ed un deposito centrale a Lublino dove furono raccolte tutte le confische della Aktion Reinhard[94]. La procedura era accuratamente organizzata in tutte le fasi; gruppi di ebrei raccoglievano i bagagli delle vittime sulla banchina ferroviaria, altre squadre recuperavano gli abiti e gli oggetti di valore lasciati nelle baracche prima della gasazione, i Sonderkommando tagliavano i capelli e toglievano i denti doro ai cadaveri. Linventario dei beni sottratti ai deportati era molto rigoroso ed Himmler richiedeva grande precisione anche per evitare furti e corruzione tra il personale SS[95]. Le confische dei beni delle vittime prevedevano modalità dettagliate per la loro distribuzione; in teoria tutto il bottino era di proprietà del Reich e veniva distribuito sotto la direzione del WVHA di Pohl ed in particolare del Amt A (amministrazione) diretto da August Frank. La ripartizione prevedeva che il denaro, i titoli mobiliari, metalli rari, oggetti preziosi, gioielli, perle, oro, denti, fossero inviati alla Reichsbank; i tessuti, vestiario, oggetti vari, biancheria, andavano assegnati al VOMI (Volksdeutsche Mittelstelle, lorganizzazione di aiuto dei tedeschi etnici), i capelli servivano per confezionare calzature di feltro per gli equipaggi degli U-Boot e per i dipendenti delle ferrovie tedesche. I prodotti più scadenti venivano assegnati ai detenuti dei campi di concentramento. La Reichsbank organizzò vasti depositi per raccogliere i beni preziosi raccolti nei centri di sterminio; i proventi dalla vendita di questi beni erano depositati in un conto speciale fittizio intestato a Max Heiliger, mentre una parte servirono a creare i fondi Reinhardt utilizzati dalle SS per finanziare le loro attività industriali[96]. Occultamento e chiusura dei centri di sterminio[modifica | modifica sorgente] Lapparato nazista della distruzione mise grande attenzione a mantenere il massimo segreto sulle micidiali strutture predisposte per lo sterminio degli ebrei dEuropa, in primo luogo le costruzioni e le procedure furono velocizzate al massimo per accelerare i tempi del massacro, inoltre venne studiato un linguaggio in codice per celare nella documentazione i cruenti fatti in corso. A questo scopo le deportazioni venivano indicate come evacuazioni allest verso campi di lavoro; i centri di annientamento erano designati Arbeitslager o Konzentrationslager; Birkenau ufficialmente divenne prima il Kriegsgefangenenlager (campo di prigionieri di guerra) e poi il KZ Au II (campo di concentramento Auschwitz II). Nella terminologia degli esecutori le camere a gas sotterranee divennero Sonderkeller (cantine speciali), le camere a gas di superficie Badeanstalten für Sonderaktionen, bagni per azioni speciali; furono proibite fotografie dei campi, le uccisioni vennero sempre definite trattamento speciale (Sonderbehandlung) e le operazioni di sterminio divennero le sistemazioni speciali (gesondert untergebracht)[97]. Detenuti in stato dinedia, a Buchenwald nel 1945. Era inoltre richiesto il massimo riserbo al personale dei centri di sterminio che doveva giurare di mantenere il segreto; fughe di notizie erano comunque inevitabili e voci si diffusero ampiamente riguardo lesistenza e lattività di questi centri misteriosi; lo stesso Obersturmführer Gerstein informò chiaramente un diplomatico svedese che a sua volta passò le notizie a Stoccolma che però non le divulgò. I visitatori dei centri di sterminio, anche se di alto rango, erano tenuti lontani con pretesti dalle installazioni di annientamento ed anche Hans Frank non riuscì ad ottenere informazioni precise. I segni dello sterminio in corso erano però difficilmente occultabili completamente; tra gli abitanti nei villaggi vicini correvano notizie, i fumi delle ciminiere dei crematori di Auschwitz sempre accesi erano visibili a diciannove chilometri di distanza, odori nauseabondi si diffondevano nellaria; circolavano racconti sul grasso dei cadaveri utilizzato dai tedeschi per la produzione di sapone[98], poi rivelatisi falsi[99]. Rovine del crematorio III (nuova numerazione), distrutto durante la rivolta nel campo di Auschwitz il 7 ottobre 1944. Alla metà del 1943 lopera di distruzione della Aktion Reinhard aveva già raggiunto la maggior parte dei risultati previsti; quindi si procedette alla chiusura ed alloccultamento dei centri di annientamento; a marzo il Sonderkommando Bothmann abbandonò Chełmno e venne trasferito in Croazia e il campo venne temporaneamente chiuso. Dopo una breve riattivazione nel giugno-luglio 1944 per completare lo sterminio degli ebrei del ghetto di Lódź, venne definitivamente disattivato nel gennaio 1945; i Sonderkommando ebrei vennero eliminati e le strutture incendiate. Due rivolte dei prigionieri a Treblinka e Sobibór accelerarono la chiusura di questi centri; il 2 agosto 1943 circa 150-200 detenuti riuscirono, dopo essersi impossessati di armi ed esplosivi, a scatenare una rivolta ed a fuggire da Treblinka, ma vennero poi ripresi e uccisi quasi tutti. Una seconda rivolta scoppiò il 14 ottobre a Sobibór: negli scontri furono uccise nove SS, tra cui il vicecomandante Niemann, ma i fuggiaschi vennero eliminati dagli uomini della Schupo e dai rinforzi della SD; solo circa 40 o 50 sopravvissero[100]. Nellautunno 1943 il Kommando Wirth ricevette lincarico di chiudere e distruggere senza lasciare traccia i tre campi della Aktion Reinhard. Entro ottobre terminarono le gasazioni: Bełżec venne rasa al suolo e sul terreno furono piantati alberi di pino, a Treblinka, dopo la demolizione completa del centro, venne costruita una fattoria agricola ucraina, e anche Sobibór venne distrutto. Wirth e i suoi uomini furono trasferiti in missione di guerra in Istria contro i partigiani e lex responsabile dei campi di distruzione del Governatorato rimase ucciso in combattimento nella primavera del 1944[101]. Alla metà del 1944 erano ancora attivi solo i due grandi centri dipendenti dal WVHA di Oswald Pohl. La grande offensiva sovietica dellestate mise in pericolo Majdanek (Lublino); la rapidità dellavanzata dellArmata Rossa impedì di evacuare e distruggere in tempo il campo, che quindi cadde il 23 luglio 1944 ancora intatto in mano dei soldati russi della 2ª Armata corazzata del generale Semën Bogdanov, dipendente dal 1° Fronte bielorusso del maresciallo Konstantin Rokossovskij: ciò permise loro di trovare le spaventose tracce del processo di annientamento[102]. I sovietici si impadronirono anche dei magazzini della Aktion Reinhard che erano stati trasferiti a Lublino; la scoperta ebbe risonanza mondiale ed esacerbò la propaganda anti-nazista, provocando inoltre aspre dispute di responsabilità tra alcuni dirigenti tedeschi[103]. Prigionieri del campo di Auschwitz liberati dai soldati dellArmata Rossa nel gennaio 1945. Nel frattempo ad Auschwitz era in corso il processo di annientamento degli ebrei ungheresi: oltre 600.000 deportati vennero trasferiti nel centro tra maggio e ottobre 1944 ed in maggioranza sterminati; nel novembre 1944 Himmler prese la decisione, essendo la questione ebraica sostanzialmente risolta, di chiudere anche questultimo centro di distruzione. A Monowitz, bombardato ripetutamente dalle forze aeree alleate, la IG Farben predispose i piani di evacuazione del campo industriale[104]. Il 7 ottobre 1944 scoppiò una rivolta nel campo di sterminio, dove era sorta una struttura di resistenza tra i prigionieri costituita principalmente da polacchi collegati con il governo in esilio a Londra e da comunisti; un Sonderkommando ebraico si ribellò e riuscì a incendiare il crematorio III, ma la reazione tedesca fu spietata: la rivolta venne sedata e 450 detenuti furono uccisi[105]. Il 12 gennaio 1945 lArmata Rossa sferrò la grande offensiva sulla Vistola che, provocando il crollo del fronte tedesco in Polonia, mise in immediato pericolo il campo di Auschwitz; il 17 gennaio venne quindi decisa levacuazione dei detenuti ancora presenti, 31.800 nel campo principale (compreso Birkenau) e 35.100 a Monowitz. In dieci giorni, nella crescente confusione, questi prigionieri furono quindi trasferiti con le sfibranti marce della morte a piedi in pieno inverno, verso altri campi allovest, mentre le SS dellObergruppenführer Schmauser fucilarono numerosi detenuti rimasti, tra cui 200 donne, e incendiarono i crematori I e II[106]. Il primo mattino del 27 gennaio i tedeschi fecero saltare anche lultimo crematorio, il IV, che era rimasto in funzione fino allultimo per bruciare i cadaveri. Il pomeriggio del 27 gennaio 1945 i reparti sovietici della 60ª Armata del 1° Fronte ucraino del maresciallo Ivan Konev[107], 100ª e 107ª Divisione fucilieri, entrarono nel complesso dei campi di Auschwitz, liberando 7.000 superstiti e recuperando grandi quantità di materiali appartenuti alle vittime, tra cui 368.820 abiti da uomo, 836.255 cappotti e vestiti da donna, 5.525 paia di scarpe da donna, 13.964 tappeti, molti abiti da bambino, sette tonnellate di capelli[106]. Bilancio[modifica | modifica sorgente] Il cosiddetto telegramma Höfle, il messaggio in codice inviato a Berlino nel gennaio 1943 da Hermann Höfle, principale collaboratore di Odilo Globocnik, per comunicare i risultati ottenuti dal programma di annientamento degli ebrei nella Aktion Reinhard. L11 gennaio 1943 Hermann Höfle, collaboratore principale di Globocnik a Lublino, presentò un rapporto riassuntivo in codice, indirizzato al vice-comandante della polizia di sicurezza del Governatorato (il colonnello SS Franz Heim), dei risultati raggiunti fino a quel momento dalla Aktion Reinhard: lufficiale SS elencò il numero dei cosiddetti arrivi registrati al 31 gennaio 1942; in realtà si trattava di un consuntivo degli ebrei uccisi nei centri di distruzione con statistiche separate per i vari campi. Secondo questo documento in quattro campi di sterminio (Bełżec, Treblinka, Sobibór e Majdanek) erano stati uccisi non meno di 1,2 milioni di ebrei attraverso delle camere a gas che utilizzavano il monossido di carbonio. Dalla comunicazione di Höfle risultava che la maggior parte degli ebrei polacchi era stato ucciso a Bełżec (434.508) e a Treblinka (713.555), seguiti da Sobibór (101.370) e Majdanek (24.733)[108]. Il processo di distruzione nei centri di annientamento, che aveva quindi già sterminato buona parte degli ebrei del Governatorato, sarebbe continuato ancora fino al novembre 1944 quendo venne disattivato Auschwitz-Birkenau; secondo Raul Hilberg, al termine circa 3 milioni di ebrei furono sterminati nei sei centri. A Chełmno, attiva dal dicembre 1941 al settembre 1942 e nuovamente per un breve periodo nel giugno-luglio 1944, furono uccisi 150.000 ebrei; a Bełżec da marzo a giugno 1942 e da ottobre 1942 a ottobre 1943, 550.000, a Sobibór nello stesso periodo furono sterminati 200.000 ebrei, a Treblinka da luglio 1942 a ottobre 1943 le vittime furono 750.000. Nel campo di lavoro e sterminio di Lublino (Majdanek) furono uccisi, nel periodo settembre 1942-settembre 1943 50.000 ebrei, mentre la macchina della distruzione raggiunse il culmine della sua efferata efficienza ad Auschwitz dove furono uccisi circa 1 milione di ebrei dal febbraio 1942 al novembre 1944[56]. Elenco[modifica | modifica sorgente] Alcuni famosi campi di sterminio, concentramento e lavoro del Terzo Reich. Campo di concentramento di Auschwitz. Campo di sterminio di Bełżec Campo di sterminio di Chełmno (in tedesco Kulmhof) Campo di concentramento di Majdanek Campo di sterminio di Maly Trostenets (in Bielorussia) Campo di sterminio di Sobibór Campo di sterminio di Treblinka Campo di concentramento della Risiera di San Sabba (in Italia, ma allepoca sottoposto allamministrazione tedesca Zona doperazioni del Litorale adriatico) Campo di concentramento di Mauthausen (in Austria) Subito dopo la fine della guerra – a causa dellaltissima mortalità riscontrata anche in altri campi di concentramento tedeschi – a tutti i campi di concentramento venne estesa la nomea di sterminio, ma col tempo il numero è stato ristretto solo a quei lager nei quali erano presenti delle installazioni specificamente ideate per leliminazione fisica degli internati. Per una panoramica completa si veda Lista dei campi di concentramento nazisti Condanna delle SS[modifica | modifica sorgente] Il 30 settembre 1946, i giudici del tribunale del Processo di Norimberga condannarono le SS, dichiarandole unorganizzazione criminale. I giudici sottolinearono questa sentenza dichiarando che: le SS vennero usate per scopi che erano criminali, che comprendevano: la persecuzione e lo sterminio degli ebrei, brutalità ed esecuzioni nei campi di concentramento, eccessi nellamministrazione dei territori occupati, lamministrazione del programma di lavoro schiavistico e il maltrattamento e assassinio di prigionieri di guerra[109]. La sentenza continuava dichiarando che il sospetto di crimini di guerra avrebbe coinvolto tutte le persone che erano state ufficialmente accettate come membri delle SS... che divennero o rimasero membri dellorganizzazione sapendo che veniva usata per commettere atti dichiarati criminali dallarticolo 6 dello statuto di Londra sui crimini di guerra[110][111]. Campi della morte cambogiani[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Killing fields. La S-21 di Tuol Sleng a Phnom Penh. Killing Fields (it. Campi di uccisione o campi di annientamento) è il nome con cui sono conosciuti i campi cambogiani del regime di Pol Pot, a causa dellelevata mortalità, delle durissime condizioni di vita e delle finalità con cui fu condotto il genocidio, che non consisteva solo nelleliminazione di ogni nemico politico ma anche nella riduzione della popolazione cambogiana tramite omicidi di massa. Nella famigerata S-21, luogo di internamento per i prigionieri politici, ora sede del museo del genocidio di Tuol Sleng, su 17.000 prigionieri sopravvissero solo 7 persone. Gulag sovietici[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Gulag. « Per fare le camere a gas, ci mancava il gas » (Aleksandr Isaevič Solženicyn) Avraham Shifrin (The First Guidebook to Prisons and Concentration Camps of the Soviet Union, 1982) definisce come campi di sterminio 43 campi dellUnione Sovietica nei quali i prigionieri furono forzati a lavorare in condizioni pericolose e malsane, causa di una morte certa. Lautore identifica tre tipi di campi: campi dai quali nessuno uscì vivo (miniere di uranio e impianti di arricchimento) campi di lavoro pericoloso per lindustria bellica (impianti nucleari ad alto rischio) campi di lavoro pericoloso, causa di invalidità e malattie fatali (impianti senza ventilazione) Secondo Hannah Arendt, esistevano tre tipi di campi: di lavoro coatto, di concentramento e di annientamento. Negli ultimi, gli internati venivano sistematicamente eliminati dalla denutrizione e dalla mancanza di cure[112]. Note[modifica | modifica sorgente]
Posted on: Sun, 24 Nov 2013 22:52:50 +0000

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