Discontinuità logica nella narrazione Il testimonium - TopicsExpress



          

Discontinuità logica nella narrazione Il testimonium flavianum si integra male, da un punto di vista logico, nel contesto del Libro 18 delle Antichità Giudaiche. In questo Libro Giuseppe sta parlando dei movimenti rivoluzionari e nazionalistici ebraici e quindi riporta alcuni fatti sanguinosi accaduti al tempo del governatore Pilato, che fu in carica dal 26 al 36 d.C. Prima è narrato lepisodio della introduzione delle immagini dellImperatore di Roma allinterno di Gerusalemme, voluta da Pilato e considerata un fatto sacrilego dagli ebrei che non ammettevano alcuna immagine allinterno della città santa: la determinazione dei Giudei convinse in seguito Pilato a desistere dal suo proposito e a ritirare le immagini (cfr. Ant. 18:55-59). Dopo questo episodio è inserito il racconto dellutilizzo di parte del sacro tesoro del Tempio per finanziare la costruzione di un acquedotto, altro fatto sacrilego per la religione ebraica che provocò un tumulto nel quale morirono molti giudei (cfr. Ant. 18:60-62). Infine a questi due episodi segue immediatamente il testimonium flavianum. Nel cominciare lepisodio successivo al testimonium flavianum, Giuseppe inizia con la frase: In quel periodo unaltro fatto doloroso provocò una rivolta dei Giudei (...) (cfr. Ant. 18:65). Laccenno al verificarsi di unaltro fatto doloroso sembra collegarsi direttamente allepisodio sanguinoso dellacquedotto raccontato immediatamente prima del testimonium, nel quale perirono migliaia di giudei, e non al racconto di Gesù, presentato in termini meno cruenti e più idilliaci e non connesso con alcuna rivolta o spargimento di sangue. E poi interessante notare che nella sezione relativa a Pilato nella Guerra Giudaica Giuseppe Flavio riporta esattamente gli stessi due incidenti con cui comincia il Capitolo 3 del libro 18 delle Antichità Giudaiche, contenente il testimonium flavianum, incidenti diplomatici che causarono altrettante sommosse in Giudea durante il periodo di Pilato; ma nella Guerra Giudaica (cfr. 2. o 2.169-177 secondo unaltra numerazione dellopera) non vi è alcun riferimento a Gesù e ai cristiani, è del tutto assente un brano riguardante Gesù analogo al testimonium flavianum. In generale, poi, non vi è alcun accenno a Gesù o ai cristiani in tutta la Guerra Giudaica e nelle altre opere minori di Giuseppe. Contro questa tesi, a prima vista convincente, si può osservare che il testimonium flavianum, sebbene presenti sostanzialmente in termini positivi Gesù e non sia esclusivamente il racconto di un fatto negativo come i due precedenti, resta comunque la narrazione di un fatto cruento e di uno spargimento di sangue: in esso, infatti, è bene specificato che Pilato punì con la crocifissione Gesù in seguito alla denunzia alle autorità romane da parte di alcuni Giudei (gli uomini notabili). Pertanto il successivo incipit relativo ad unaltro fatto doloroso in linea di principio potrebbe essere consequenziale al testimonium flavianum, che narra della messa a morte di Gesù, considerato un uomo saggio (sofÕj ¢n»r): la perdita di un personaggio comunque valido e capace è pur sempre un fatto doloroso, così come la crocifissione era una pena terribile e spaventosa, la più infamante che potesse essere inflitta a un colpevole. Unaltro aspetto che colpisce esaminando attentamente il Capitolo 3 del Libro 18 delle Antichità è dato dal fatto che sebbene lincipit del brano successivo al testimonium cominci con le parole: In quel periodo unaltro fatto doloroso provocò una rivolta dei Giudei (...), in realtà nellepisodio immediatamente successivo e in quello dopo ancora Giuseppe non riferisce di rivolte o spargimenti di sangue nel senso che la traduzione italiana vorrebbe dare. Innanzitutto i due episodi successivi al testimonium non si svolgono in Palestina e non riguardano neppure loperato di Pilato ma accadono a Roma. Il primo è il racconto di uno scandalo, provocato da Decio Mundo e dai sacerdoti del tempio di Iside, perpetrato ai danni di Paolina, una giovane donna romana: esso si conclude con la distruzione del tempio di Iside e la crocifissione dei sacerdoti del tempio, ordinata dallImperatore Tiberio (cfr. Ant. 18:65-80). Si tratta di una vicenda che, oltre a non vedere coinvolti dei giudei, in nessun modo è legata alle vicende giudaiche in Palestina e difatti rimane misterioso perchè Giuseppe la menzioni in Antichità Giudaiche, forse egli ha inteso semplicemente riportare uno scandalo legato ad un culto religioso, quello di Iside, in quanto subito dopo parla di uno scandalo molto simile legato alla religione ebraica, più direttamente in sintonia con il contesto della narrazione. Lo storico romano Tacito, in Annales 2.85.4, scrive che il senato di Roma decise la soppressione dei culti egiziani e giudaici, oltre allinvio forzato di quattromila liberti seguaci di quei culti, al tempo di Tiberio, quando morì Giulio Cesare Germanico (19 d.C.), un episodio straordinariamente simile a quel provvedimento di espulsione raccontato da Giuseppe Flavio subito dopo la vicenda di Decio Mundo e Paolina: lelemento del culto egiziano di cui parla Tacito potrebbe essere il motivo per cui Giuseppe ha menzionato lepisodio di Paolina assieme al provvedimento di espulsione, ma è evidente che Tacito e Giuseppe Flavio sono in disaccordo in quanto Giuseppe sembra collocare comunque al tempo della prefettura di Pilato in Giudea (26-36 d.C.) il decreto di espulsione ai danni dei Giudei, ben dopo, dunque, la data proposta da Tacito (19 d.C.). Lepisodio successivo alla vicenda di Decio Mundo e Paolina, dunque, si svolge ancora una volta a Roma e non in Giudea ed è il racconto di unaltro fatto scandaloso: quattro ebrei raggirano Fulvia, una ricca donna romana, promettendole di inviare offerte di denaro ed oggetti preziosi al tempio di Gerusalemme, ma in realtà si tratta di una colossale truffa. A causa di questo raggiro Giuseppe racconta che lImperatore Tiberio ordinò lespulsione degli ebrei da Roma, che vennero confinati in Sardegna (cfr. Ant. 18:81-84; come dicevamo lepisodio potrebbe essere lo stesso menzionato da Tacito in Annales, 2.85.4). Poiché la frase completa di Giuseppe è: In quel periodo unaltro fatto doloroso provocò una rivolta dei Giudei e contemporaneamente avvennero azioni di natura scandalosa in connessione al tempio di Iside in Roma. Prima farò parola delleccesso dei seguaci di Iside, tornerò poi in seguito alle cose avvenute ai Giudei, lincipit della frase sembra più direttamente collegato al secondo esempio, quello relativo allo scandalo delle offerte per il tempio di Gerusalemme. Ma Giuseppe anche nel secondo episodio non parla di rivolte o di fatti di sangue accaduti tra la popolazione, come nel caso dei racconti relativi a Pilato, che avvengono peraltro in Giudea e non certo a Roma. La traduzione italiana dellincipit del passo successivo al testimonium che abbiamo riportato precedentemente (unaltro fatto doloroso) e che generalmente viene utilizzata per contestare il testimonium, non risulta poi neppure corretta. Il testo greco di Giuseppe Flavio recita infatti kaˆ ØpÕ toÝj aÙtoÝj crÒnouj ›teron ti deinÕn ™qorÚbei toÝj Iouda…ouj (cfr. Ant., 18.3.4 o 18.65 secondo unaltra numerazione dei paragrafi) ma ti deinÕn dovrebbe essere tradotto con un fatto terribile, spaventoso, orribile e non certo con un fatto doloroso. Il vocabolario del greco antico di R. Romizi, Zanichelli, Bologna, seconda edizione, 2005, non riporta neppure come possibile opzione la traduzione dellaggettivo deinÕj con doloroso. Giuseppe utilizza deinÒj, che viene usualmente tradotto con terribile, ad esempio in Ant. 18:277, 18:310, 19:78, per limitare le citazioni alle sezioni testualmente vicine al testimonium. Lo stesso vocabolario attesta che in greco è diffuso lutilizzo del neutro sostantivato tÕ deinÒn, che va tradotto con cosa terribile, disgrazia. Se ti deinÕn significasse esattamente fatto doloroso, che suscita dolore o tristezza, allora risulterebbe forse più semplice ipotizzare che Giuseppe Flavio intendesse ricollegarsi allincidente dellacquedotto, nel quale morirono molti ebrei in seguito ad un ordine di Pilato, episodio raccontato dopo la truffa dei quattro ebrei romani: sarebbe infatti naturale e del tutto comprensibile che Giuseppe considerasse lepisodio dellacquedotto come doloroso e triste, in quanto egli è pur sempre un ebreo che scrive della morte di suoi connazionali. La punizione inflitta da Pilato a quei Giudei, inoltre, era ingiusta in quanto le autorità avevano effettivamente violato le leggi del Tempio prelevando somme di denaro dal suo tesoro e la protesta dei Giudei aveva delle motivazioni religiose ben precise. Ma in Ant., 18:65 Giuseppe intende invece riferirsi piuttosto ad un fatto orribile, spaventoso e terribile più che doloroso, termine italiano che in greco potrebbe essere reso con laggettivo ÑdÚnhj. Lepisodio immediatamente successivo al testimonium si conclude con la crocifissione dei sacerdoti del tempio di Iside, una punizione orribile e spaventosa, proprio come quella stessa punizione a cui venne condannato Gesù Cristo nel brano immediatamente precedente. Essa non è un fatto doloroso, che suscita tristezza, i sacerdoti di Iside sono stati puniti giustamente per aver commesso un grave reato, tuttavia la punizione è certo orribile e infamante, sebbene sia stata inflitta loro giustamente (cfr. Ant., 18:79-80). Il verbo qorubšw utilizzato in Ant. 18:65 non significa poi provocare una rivolta ma far rumore o clamore, turbare, sconvolgere, sconcertare: infatti nei due episodi successivi al testimonium flavianum e nel testimonium stesso non si descrive nessuna rivolta o protesta veemente dei Giudei, al contrario dellepisodio raccontato in Ant. 18:60-62 in cui i Giudei si raccolsero insieme in molte migliaia contro Pilato, provocando una sommossa. Nei primi due episodi riguardanti Pilato inseriti prima del testimonium è il governatore romano a turbare lopinione pubblica ebraica o una parte di essa, a causa del suo discutibile operato. In entrambi i casi i Giudei si raccolgono in massa per protestare contro il governatore che, nel secondo caso, reagisce con violenza. Nel caso del testimonium e dei due episodi successivi, in particolare lultimo (il racconto della distruzione del tempio di Iside esula un po dal contesto ed è fuorviante) sono invece quattro mascalzoni ebrei a scandalizzare lopinione pubblica romana e probabilmente anche lopinione pubblica ebraica che risiedeva in Giudea, oltre che tutti gli ebrei romani. Questo fatto, secondo Giuseppe, provocherà il confino degli ebrei romani in Sardegna. Ma sia nel caso di Gesù, nel cosiddetto testimonium flavianum, che nel caso dellespulsione in Sardegna dei Giudei romani Giuseppe non racconta di alcuna rivolta o sedizione, i Giudei accettano passivamente lo svolgersi degli eventi pur rimanendo turbati e scandalizzati da quelle vicende. Per quanto concerne poi la mancanza di qualunque riferimento a Gesù nella Guerra Giudaica anche laddove sarebbe logico attenderlo, ovvero nella sezione riguardante il governo di Pilato in Giudea, osserviamo che Guerra Giudaica non contiene alcuna descrizione di Giovanni Battista o di Giacomo (il fratello di Gesù Cristo, cfr. Ant. 20.9.1) personaggi che sono invece citati nelle Antichità Giudaiche e offrono maggiori garanzie di autenticità rispetto al testimonium flavianum. Se il testimonium flavianum è stato sospettato di essere un falso, i passaggi relativi al Battista e a Giacomo vengono ritenuti autentici dalla quasi totalità degli esperti. Dobbiamo considerare che Antichità Giudaiche è unopera posteriore a Guerra Giudaica di circa una ventina di anni, pertanto è possibile che alcuni temi relativi al cristianesimo siano diventati storicamente importanti e conosciuti dal grande pubblico solo dopo la stesura di Guerra Giudaica, unopera che ha comunque come obiettivo principale il racconto militare della guerra tra i Giudei e i Romani del 66-74 e in misura molto minore la descrizione delle varie sfaccettature del mondo ebraico quando queste non sono connesse direttamente allo svolgimento della guerra. Più in generale vi sono personaggi che compaiono nella Guerra Giudaica che non sono riportati nelle Antichità Giudaiche e viceversa.
Posted on: Sun, 27 Oct 2013 22:22:48 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015