ECOBONUS: LIMITI E SVILUPPI FUTURI Il tema del risparmio - TopicsExpress



          

ECOBONUS: LIMITI E SVILUPPI FUTURI Il tema del risparmio energetico e dell’utilizzo razionale delle risorse è, come noto, un argomento molto importante ed attuale sia per motivi di carattere “ecologico” sia per motivi più strettamente “economici”. Per promuovere la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, lo Stato mette a disposizione diversi incentivi tra cui: la Detrazione IRPEF al 65% delle spese sostenute per il miglioramento dell’efficienza energetica, prorogata a tutto il 2014 dall’ultima Legge di Stabilità, ed il Conto Termico, introdotto quest’anno, che prevede un rimborso fino al 40% delle spese sostenute per interventi volti alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili. In molti casi, tuttavia, questi provvedimenti non risolvono in maniera efficace il problema degli alti consumi / alto inquinamento degli immobili. Infatti, tali incentivi si configurano come una sorta di “rimborso spese” delle opere già eseguite e pertanto risultano essere utilizzabili solo da chi possiede risorse economiche tali da poter finanziare l’intervento. Molti vecchi condomìni sono caratterizzati da consumi elevatissimi (caldaie vecchie e poco performanti, isolamenti praticamente inesistenti, infissi non adeguati…), tuttavia molti condòmini non dispongono dei mezzi necessari a finanziare i lavori necessari a causa del perseverare della crisi economica. Così gli sgravi fiscali / contributi non riescono ad arrivare là dove ce ne sarebbe più bisogno. Inoltre, per poter costituire i necessari fondi incentivanti, lo Stato attinge (per esempio tramite l’addizionale sul prezzo del gas) dalle tasche di tutti, anche dei soggetti economicamente più deboli, per dare a poche persone (coloro che hanno i mezzi per attuare gli interventi). In questo modo vengono sottratte risorse ai consumi, alimentando la spirale recessiva, senza risolvere in maniera decisa la questione del risparmio energetico in edilizia. Per poter superare questi limiti occorre considerare un punto fondamentale: se un intervento di riqualificazione energetica è stato ben progettato, sia sotto il profilo tecnico sia sotto il profilo economico, esso si ripaga da solo in pochi anni (in molti casi meno di 3). In quest’ottica non si richiederebbero più sgravi fiscali ma un efficiente accesso al credito, istituendo un “fondo di rotazione” come garanzia al prestito bancario. Così facendo la banca erogherebbe al beneficiario i soldi necessari alla completa realizzazione delle opere, da restituire nel tempo di ritorno dell’investimento. Una volta reso il prestito questo tornerebbe disponibile a tutti per finanziare altri interventi. Tale modello offrirebbe molteplici vantaggi: permetterebbe una diffusa riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, creerebbe maggior lavoro e reddito per gli attori interessati e consentirebbe a quanti ne usufruissero di ottenere maggiori risparmi. In teoria questo modo di finanziamento sarebbe già presente in Lombardia (L.R. 39/04) ma ad oggi tali disposizioni rimangono ancora non attuate; così come ancora da verificare sono gli effetti del “Pacchetto Casa” introdotto dalla Legge IMU entrata in vigore qualche giorno fa. Con quanto detto fin qui non si vuole sostenere che Conto Termico e Detrazione 65% siano incentivi del tutto inutili: contribuiscono comunque al miglioramento energetico dei fabbricati e producono lavoro. Tuttavia si potrebbero adottare misure, come quella prima brevemente abbozzata, molto più efficaci e convenienti sia per i cittadini sia per il paese. M.C. Fonti: Progetto2000, Edilportale.
Posted on: Tue, 12 Nov 2013 18:26:50 +0000

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