Ecco cosa accade a chiunque osi esprimere un minimo di dissenso sulla bacheca di sua maestà Boldrini (la democrazia non ha come base fondante, fra le altre, il libero dissenso e la libertà dopinione?). Vi riporto qui di seguito il mio commento. A voi i giudizi. Cara presidente (non mia, perché nessuno lha democraticamente scelta né eletta. Almeno, non il popolo), in questi giorni difficili per la nostra (?) Italia, dove, come sa, terre e popoli sono stati messi a durissima prova da unemergenza meteo (per così dire. In realtà è emergenza speculazione edilizia, ma lasciamo stare) che non sembra voler darci tregua, non lho mai sentita prostrarsi per sardi e poi calabresi e ora abruzzesi, che a causa di tali disagi stanno soffrendo e, purtroppo, qualcuno è anche morto. Generalmente lindifferenza da parte di un politico mi sta anche bene, visto che non amo particolarmente le lacrime di coccodrillo. Sa, però, cosa proprio non riesco a farmi andar bene? I due pesi e due misure, la disparità di trattamento o per meglio dire - perché è giunto il momento di iniziare ad essere onesti - lautodiscriminazione. Sì, signora Boldrini, perché qui sussiste una parzialità ormai palese, che, sinceramente, offende e MI offende, nel momento in cui a proferirla è un personaggio che anche io pago, e che per altro pago senza che io (o il mio popolo) labbia eletta. È legittimo esprimere questo malumore? Un malumore che si infiamma e cresce a dismisura quando la sento parlare continuamente in radio e in televisione invocando a lutti nazionali e sovvertimento di leggi pro immigrazione, ma peccare di indifferenza e non vederla né sentirla MAI parlare né invocare lutti nazionali quando una corrente dacqua feroce spazza via, uccidendoli, 17 connazionali e ne isola, privandoli di tutto, migliaia (il giorno in cui si SAREBBE DOVUTO fare il lutto nazionale, lei è andata a un concerto per le vittime di Lampedusa. Tempismo perfetto. Non ha avuto nemmeno la DECENZA di fingere rispetto). Ieri ho letto alcune sue parole indignate sulla tragica vicenda della fabbrica-lager di Prato, dove, purtroppo, dei cittadini cinesi hanno perso la vita. Ma dovè la sua indignazione quando MIGLIAIA di connazionali si ammazzano brutalmente perché lo Stato ha rubato loro presente e futuro? Dovè quando sono, addirittura, giovani di 29 anni a sentirsi talmente discriminati e soli da non riuscire a vedere più via duscita? Dovè quando donne, rimaste sole perché i mariti sono stati costretti dalla disperazione che VOI state creando a suicidarsi, si vedono arrivare Equitalia con una multa di diverse migliaia di euro da pagare? Dovè quando coppie giovani e meno giovani sono costrette ad andare a vivere in prefabbricati sporchi e freddi perché una casa non lhanno più, e poi vengono privati dei propri figli dai servizi sociali perché, ovviamente, non in grado di dare loro la vita dignitosa che VOI non state garantendo? Dove sono le sue lacrime, il suo lutto nazionale, le sue pantomime, soprattutto la sua INDIGNAZIONE quando ciò accade? A una domanda del genere non avrà mai il coraggio di rispondere, perché sa perfettamente che la (mala) politica ideologica che sta attuando è palesemente CONTRO una specifica fetta di popolo, il popolo autoctono. Sarà ideologia la sua, sarà malafede pura e semplice, sarà disonestà intellettuale o semplicemente auto-odio generato da un concetto di buonismo radical chic che oggi fa molto glamour (e rifocilla le COOP, il che non fa mai male). Non lo so. Lunica cosa che so è che siamo stanchi, siamo esausti, siamo DILANIATI da questo subdolo razzismo al contrario che tutto pontifica, sentenzia e lacera, e ci sentiamo in diritto (e mi creda, siamo tanti) di urlarglielo a gran voce. Il giorno in cui lei lascerà la poltrona che NOI PAGHIAMO, lItalia compierà un piccolo passo per tornare ad ambire ad essere una grande nazione. Lei, che, per me, è lemblema della mala politica che ci affligge. Cordiali saluti. IL PROFILO DA CUI E STATO SCRITTO QUESTO POST E STATO BANNATO E BLOCCATO...
Posted on: Wed, 04 Dec 2013 09:11:38 +0000
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