Ennesima prova di giornalismo di bassa lega di Repubblica. il - TopicsExpress



          

Ennesima prova di giornalismo di bassa lega di Repubblica. il testo del trattato italo francese per il tratto internazionale della tav torino-lione Oggi i maggiori media italiani proclamano trionfanti che la Camera francese ha dato il vialibera all’accordo con l’Italia per la Tav Torino-Lione. Cosa dice l’accordo, lo vedete già nello screenshot qui sopra: il suo oggetto non è permettere l’avvio della costruzione della linea ferroviaria. La Francia non realizzerà la Tav fino al 2030, ossia più o meno fino alle calende greche. Solo in Italia i politici smaniano per costruire un inutile, costosissimo buco di 57 chilometri sotto le Alpi. L’edizione on line di Repubblica scrive oggi che l’Assemblèe Nationale, appunto la Camera francese, ha approvato “l’accordo franco-italiano sulla realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione” firmato a Roma nel gennaio 2013. Ma cosa dice questo accordo, che deve essere ancora sottoposto al Senato francese e al Parlamento italiano? Il testo completo (in traduzione italiana) è sul sito della Camera. All’articolo 1 recita chiaro e tondo (lo si vede nello screenshot pubblicato sotto il titolo) che l’avvio dei lavori per la “parte comune” della Torino-Lione, cioè per il tunnel di 57 chilometri sotto le Alpi, richiederà l’approvazione di “un protocollo addizionale separato”: la Francia, del resto, ha già stabilito che, per quel che la riguarda, niente cantieri fino al 2030. Per il resto, l’accordo fornisce un quadro metodologico; definisce le questioni giuridiche e soprattutto fissa una scandalosa divisione delle spese fra Italia e Francia. L’Italia (articolo 18) pagherà il 57,9% della tratta internazionale (in pratica pagherà il 57,9% del tunnel di 57 chilometri sotto le Alpi) e la Francia il restante 42,1%. Il costo del tunnel è stimato in 8,78 miliardi di euro, meno un eventuale contributo dell’Unione europea di entità ancora ignota. Però il tunnel è per l’80% in territorio francese. I politici italiani, pur di bucare le montagne, hanno accettato di quasi regalare la Tav alla Francia. Il regalo sarà a spese nostre, s’intende. E’ interessante leggere, negli atti parlamentari, la relazione tecnica che accompagna il trattato. Spiega che l’Italia – l’Italia con le pezze al culo che taglia ferocemente pensioni, scuole, ospedali… – ha stanziato altri 2 miliardi di euro da spendere entro il 2030 per “studi, progetti, attività e lavori preliminari” alla costruzione della tratta internazionale. Per il momento, in Italia si sta facendo un tunnel geognostico per determinare le caratteristiche del sottosuolo e definire conseguentemente il progetto del traforo sotto le Alpi. Il tunnel geognostico dovrebbe poi diventare un’uscita di sicurezza del traforo vero e proprio. Tutta questa prodigalità italiana per la Tav fa a pugni – oltre che con la crisi economica – con numerosi dati di fatto. Esiste già una linea ferroviaria fra Torino e Lione, quella che passa nel tunnel del Frejus; è stata recentemente ammodernata per trasportare anche gli autocarri a bordo dei vagoni ferroviari; è usata ben al di sotto delle sue potenzialità. Quando si è cominciato a parlare della Tav Torino-Lione, vent’anni fa, il traffico fra Francia ed Italia sembrava destinato a crescere e a saturare entro il 2010 la linea del Frejus: invece il traffico è in nettissimo calo da ben prima dell’inizio della crisi economica. Ripubblico a lato il grafico tratto da Wikipedia, che confronta i dati reali relativi al traffico sulla linea ferroviaria del Frejus (linea nera) con le previsioni (linee rosse) relative alla sua crescita prodotte nel corso del tempo da Ltf, la promotrice della costruzione del tratto internazionale della Tav Torino-Lione. La linea verde rappresenta le previsioni di Bbt, la società che curerà il nuovo traforo ferroviario del Brennero. La divergenza nettissima fra la realtà dei fatti e le previsioni con cui – di volta in volta – è stata giustificata la costruzione della Tav fa arrossire perfino un pomodoro. Fonte: Ambiente
Posted on: Sun, 03 Nov 2013 07:03:29 +0000

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