...Era un bel po che non si sentiva davvero se stessa con - TopicsExpress



          

...Era un bel po che non si sentiva davvero se stessa con qualcuno. Greta era il suo nome. Era davvero felice. Aveva degli amici che la volevano bene, una sorella che.. beh che le dimostrava il suo affetto, i compagni di scuola che lammiravano, dei genitori che le facevano passare la qualunque, un ragazzo a dir poco fantastico...beh in poche parole aveva Tutto. Nonostante avesse Tutto però lei si sentì dun tratto mancare qualcosa. Diventò sempre più nervosa, scazzata, lunatica, permalosa, acida, cominciò a non aver voglia di studiare (cosa che aveva da sempre fatto con volontà), cominciò ad avere voglia solo di uscire e di stare con il suo ragazzo, di distrarsi, di non pensare a nientaltro che a lui... Non capiva cosa le stava capitando. Ogni pomeriggio stava un po da sola con lui e quando andavano insieme dagli altri, lui si allontanava per un po. Lei allora non capendo il perchè lui faceva questo si metteva da parte, con la testa appoggiata alle sue gambe, a pensare... Pensava e ripensava a cosa mai poteva essere successo, ma... non in effetti non riusciva a pensare solo ad una cosa. Era talmente confusa che... che pensava a tuttaltro. Pensava, rifletteva solo su cose che la facevano stare male. Lei non voleva, eppure dalla sua mente passavano solo pensieri negativi. Pensieri che le suscitavano rabbia, gelosia, tristezza nei confronti di lui. Cominciava a pensare anche che lei in effetti è stata sempre così, un po lunatica e triste, solo che in presenza sua, lei era stata sempre felice e non pensava a niente. Collegò anche il fatto per la quale lei voleva e aveva il bisogno, la necessità di stare sempre con lui: riusciva a non fargli pensare a niente, a farla sorridere veramente come solo lui sapeva fare. Per me erano e sono tuttora due ragazzi pazzamente innamorati... Solo che...beh, lui non riusciva a vedere realmente le sue reazioni in determinati momenti, o forse era troppo preso che non ci faceva caso alla sua presenza al tal punto di non considerarla. Era troppo gelosa di lui, le dava troppo fastidio che lui parlava con le sue amiche o con i suoi amici di cose che forse poteva parlarne prima con lei, era infastidita dal fatto che era sempre lultima a sapere le cose, era seccata anche perchè lui non le diceva mai niente (cosa aveva fatto, con chi aveva parlato al telefono, da chi aveva ricevuto quel messaggino, con chi era stato...). Voleva anche che lui fosse più presente nei suoi confronti. Voleva che lui gli mostrasse qualche segno di gelosia. Voleva che fosse più presente. Purtroppo però lei aveva un gran bel difetto. No sapeva parlare, o per lo meno aveva paura. Paura della sua reazione, di come poteva prenderla e lei non voleva perderlo. Si accontentava di non dirgli niente e continuare a vederlo felice mentre lei dentro di se moriva e al di fuori era la ragazza più felice. Così decise di non dirgli niente, fin quando una sera tornò a casa e scoppiò a piangere, allora prese il telefono e cominciò a scrivergli tanti messaggi per sfogarsi, ma non gli disse tutto. Il giorno seguente continuava a pensare e a ripensare come poteva continuare a dirgli tutto. La sera decise di scrivere. Cominciò a scrivere e a risfogarsi fin quando venne il momento decisivo. Doveva scrivere le cose che non gli aveva detto la sera prima. Non gli aveva detto che era capitato già più di una volta che lei è venuta a sapere delle cose per ultima, che non sapeva niente mentre già tutti lo sapevano. Dallultima volta che gli era successa una cosa del genere, lei non riusciva più a stare accanto ad una sua amica, ovvero lamica di sua sorella, non riusciva a guardarla con tanta simpatia, ma con tanto disprezzo. Non aveva fatto niente, ma lei era presa dalla gelosia e lo è tuttora. Non poteva di certo dire al suo ragazzo di non scherzare molto con questa ragazza perchè a lei dava fastidio... non le sembrava giusto. Voleva essere la ragazza perfetta, ma non ci riusciva, cercava sempre di imitare altre ragazze, di cambiare, per piacergli di più a lui. Lui non poteva sapere niente di tutto questo. Non poteva immaginarlo. Lei non gli aveva mai detto niente del genere, aveva tanta paura. Aveva bisogno che fosse lui ad accorgersene, a fargli domande su cosa la turbava... Tutto sommato però quando cominciò a scrivere si rilassò, si lasciò andare. Scrisse moltissimo, ogni tanto si fermava a pensare a lui, che forse anche lui poteva stare male, però lei non lo sapeva. Lui lamava davvero, si vedeva che erano innamorati... Lei si sentiva in colpa per aver pianto tante volte in presenza sua, per non aver avuto il coraggio di parlargli e di aver fatto la figura della cogliona... Voleva andare correndo da lui, abbracciarlo e chiedergli scusa, ma non era possibile... Allora smise di scrivere e chiuse il portatile e SI MISE A PENSARE DI NUOVO. Pensando però sta volta pensava a cose positive. Aveva imparato molte cose, tra cui quella di non lasciarsi tutto dentro, e di parlare di qualsiasi cosa con chiunque sia linteressato, non pensando alla reazione che potrà avere.... P.S. a volte scrivere fa davvero bene!
Posted on: Tue, 29 Oct 2013 21:49:46 +0000

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