Esiste un effetto protettivo della frequenza precoce al nido nei confronti delle neoplasie infantili, in particolare - ma non solo - delle leucemie; per l’asma l’effetto è molto forte ed è piuttosto elevato anche per il diabete di tipo 1. È quanto viene riportato in una relazione presentata al Congresso delle Società Europee di Pediatria (Glasgow, 6-8.06.13). Sarebbe una aumentata o precoce esposizione alle infezioni nei primi periodi della vita a esercitare un effetto protettivo nei confronti dei tumori del bambino. Commentando queste informazioni su ‘Medico e Bambino’, Giorgio Tamburlini si domanda «cosa succederebbe se venisse prodotto un vaccino che allo stesso tempo sia capace di migliorare lo sviluppo cognitivo e sociale e di ridurre del 30-40% le patologie più gravi del bambino. Quale amministrazione nazionale o regionale si arrischierebbe a non renderlo disponibile? Ebbene, questo vaccino esiste e si chiama nido. Ma la sua copertura sul territorio nazionale è in media del 20% e in qualche zona sotto il 10%. E non sta aumentando. Anzi, come abbiamo visto, pare diminuire. Basterebbe impegnare una cifra di qualche decina di milioni all’anno, non diversa da quella che si investe per vaccini dai benefici certi, ma tutto sommato marginali, o a volte addirittura controversi, per cominciare a invertire la direzione di marcia»
Posted on: Wed, 16 Oct 2013 19:39:54 +0000
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