“FEMMINICIDIO”: ESTREMA CONSEGUENZA DELLL’IMMAGINE DI DONNA - TopicsExpress



          

“FEMMINICIDIO”: ESTREMA CONSEGUENZA DELLL’IMMAGINE DI DONNA OGGETTO Premessa La bugia condivisa, e molto in auge nell’ambito politico dove interi schieramenti, mentono compatti al fine di assicurarsi privilegi, impunità e potere. Il caso Ruby è un esempio su tutti! La storia parte da lontano o meglio, tutto ha inizio con l’avvento della TV commerciale e la pubblicità. Mentire, mistificare e contraffare, sono oggi i cardini intorno ai quali ruota la commercializzazione di prodotti e beni di infima qualità, inutili, e dannosi per la salute e che, diversamente, non avrebbero motivo di esistere e di essere acquistati. E’ dunque dalla propaganda mediatica, e con la discesa in campo dello Sponsor, che la menzogna inizia la sua escalation fino a divenire strumento di convincimento di massa, e regola basilare nei rapporti inter/personali. Tutto questo chiaramente non si auto/generato dal nulla, ma in virtù dell’azione congiunta di una banda di imprenditori analfabeti, partoriti dagli umori maligni dell’Industrialesimo pagano che, in questo modo, hanno trovato riscatto a quella condizione di emarginazione socio/culturale, che da sempre aveva caratterizzato (a giusto titolo) la loro esistenza, relegandoli nei bassifondi dell’umanità. Il nocciolo della questione, sta proprio in questa mia ultima considerazione che assegna a questi figuri (refrattari ad ogni regola e principio etico), l’origine di quel cancro che ha corrotto e devastato le società occidentali, intaccandone i gangli vitali e concorso alla nascita di una inedita cultura relativista. * * * Non esistono oggi aggettivi in grado di descrivere, in forma esaustiva ed esauriente, la condizione psicologica, patologica e lo squilibrio mentale, di Silvio Berlusconi e corte! La cosa che però fa rabbrividire e sconcerta, è l’uso sistematico dell’impostura, assunta e interiorizzata a regola relazionale e pratica comportamentale. “Mentire, mentire sempre, ad ogni costo - negare l’evidenza dei fatti!” Questa è la prima regola della propaganda Berlusconi –“Essere corruttibili, e affinare la menzogna, a tal punto che sembri la verità”. Questo paese, non si potrà mai definire democratico, libero, e civile, fino a quando esisterà un, Silvio Berlusconi, che fa uso di giornali e reti televisive di sua proprietà, non solo come mezzo improprio per propagandare le sue menzogne e mistificare la realtà, ma come arma per delegittimare e infamare, quelli che crede siano i suoi acerrimi nemici. Se una tale aberrante e vergognosa situazione, non sarà risolta alla radice, dimentichiamoci ogni possibilità di cambiamento. Il forte incremento, relativo al “femminicidio” di questi anni, è stato l’inevitabile conseguenza del modello berlusconiano, che durante tutto il corso di questi 20 anni, (attraverso la portata di fuoco diseducativa e destabilizzante, ascritta ai beceri programmi di intrattenimento trasmessi dalle sue 3 reti televisive), ha relegato la donna a mero oggetto di soddisfazione sessuale, facendo leva sui lati peggiori e più oscuri dell’individuo, sulle sue debolezze e fragilità. Questa sottospecie di omuncolo, è così marcio, laido, infame e codardo, che volere ridurre le sue responsabilità penali sulla base dell’età anagrafica delle puttane, ingaggiate dalla sua rete di papponi, è mortificante per lo stesso significato di Giustizia, e stendere un velo di omertà sui fatti. Se mia figlia, ben che maggiorenne, fosse stata abbindolata a partecipare ad una sola di quelle “cene eleganti”, descrivendomene in seguito lo “svolgimento” , io, a quest’ora, sarei in galera con l’accusa di castrazione premeditata, e duplice omicidio, per avere strappato i coglioni al Nano, a Emilio Fede, Lele Mora, e affogato Nicol Minetti e Daniela Santanchè, in una fogna. Silvio Berlusconi, ha sdoganato di fatto la prostituzione, a moderno ammortizzatore sociale in tempo di crisi, relativizzando così ogni principio etico e morale, e riducendola ad un Tabù dal quale liberarsi. Quale donna normale del resto (con la capacità di intendere e volere) o avvenente signorina di compagnia, potrebbe mai concedersi (senza prima, avere incassato un congruo tornaconto e represso il disgusto iniziale), alle brame di Berlusconi e Emilio Fede, individui dalle fattezze ripugnanti e dall’animo servile? Potrà mai una donna colta, sobria, femminile, intelligente, affascinante, condividere alcun che con quest’orda di inediti freaks (rifiuti umani pericolosi) della moderna politica della spazzatura? E che dire, di queste sedicenti donne di destra? Queste signore, sono la rappresentazione “plastica” del “partito della monnezza umana - rifiuti pericolosi dispersi sul tessuto sociale, prodotti dalla macchina del fango delle libertà perdute. Sono le scorie tossiche dell’oscura borghesia industriale, risultato di connivenze, corruzione, collusione, ricatto e intimidazione. Le bellezze al bagno, di questa singolare e moderna destra, è possibile incontrarle ai comizi privati e monotematici del Grande Nano o fuori dai tribunali, riconoscibili dalle acconciature biondo platino o rosso Tiziano, ispirate al mito della dea forzista - cervelli obnubilati dalle infinite tinte e visi levigati dal botulino “fino alla soglia della cancellazione espressiva”. Vecchie befane ossigenate e cotonate, contraffate dal bisturi di un improbabile chirurgo di quart’ordine, inceronate come maschere di un perenne carnevale fuori stagione e addobbate come alberi di natale di luccicanti bigiotterie di cattivo gusto. Sono queste le fedelissime del Premier Nano, attanagliate da un feroce complesso di inferiorità verso ogni forma di sobrietà, gusto, intelligenza e cultura. A questa, oggi sempre meno rara specie umanoide, non pare vero che un Nano della loro risma abbia raggiunto un tale potere. Questa circostanza li esalta, sentendosi finalmente sdoganati e liberati da quello stato di perenne emarginazione e di ignavia che, da sempre, li aveva relegati ai margini dell’umanità, dando così loro, una visibilità insperata. Per conservare un tale privilegio, combatteranno con le unghie e con i denti disertando così, ogni concetto di giustizia, di equità, di bene comune, stato di diritto e di verità. I danni causati al nostro paese da Silvio Berlusconi, sono la somma di tre comportamenti significativi: a) Relativi alla sua veste di imprenditore, proprietario di tre reti televisive, in virtù delle quali si pianificano le ragioni e il futuro dei nostri figli, omologati da beceri programmi di intrattenimento, la cui portata diseducativa e destabilizzante, è totale. b) Al sincretismo diabolico fra il potere privato, il potere politico e la criminalità organizzata. c) Relativi a un modello forviante, esempio negativo, riconducibile alla sua vita privata, avulsa da ogni regola, limite, e normale buon senso - non che, il servilismo vergognoso e becero di tutta la banda bassotti – un messaggio inquietante per tutti quei giovani che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro, convinti che, più che il merito, serva la raccomandazione, il tradimento, la delazione, la corruzione, e il mercimonio della dignità . Bene, tutto lo schifo prodotto da questo avanzo di galera nell’arco di un ventennio, ha condotto l’Italia dentro un tale disastro che, come affermava Montanelli, “dopo Berlusconi dovranno passare almeno 50 anni prima di pronunciare la parola “destra” e, io aggiungo, democrazia. Vederlo ancora, dopo 20 anni, impunito e libero, nonostante i crimini evidenti e lapalissiani (sdoganando così un modello distorto sulla percezione di cosa sia giusto o sbagliato, legale e non, vero o falso), mi procura un tale rabbia, mista a odio, disprezzo e sete di vendetta, che solo la sua dipartita, potrà lenire le mie pene. Ma se mai, questo escremento della società, non fosse condannato a pena esemplare, Lui e tutta la sua corte di ruffiani e cani da guardia al seguito, in modo da restituire a questo paese un briciolo di dignità e decoro, avremo perso per sempre, l’ultima estrema occasione, di ritenerci uno stato libero, civile, e democratico. Per tanto, possiamo guardare a questi inediti personaggi, come il prodotto di una rarissima anomalia (eccezione patologica) che si ripete ogni 25.625 anni (l’anno galattico dei maya). Secondo le ragioni e le logiche dell’infinito, anche il “peggio” ha diritto a un istante di visibilità per poi essere ricacciato fra i miasmi di un limbo sotterraneo, fra topi, ratti e scarafaggi, per tutta la durata del ciclo. Diversamente non si capirebbe lo splendore delle tante civiltà che si sono susseguite nei millenni sulla terra. Con questo pericoloso fenomeno da baraccone, abbiamo oltrepassato il limite della decenza, per sconfinare poi, nel paradosso, nel grottesco e nella follia di gruppo. Un’onta indelebile per gli italiani, che ha marchiato ha fuoco la nostra credibilità internazionale e la storia dell’Italia. Un periodo buio, caratterizzato dalla stupidità, dalla volgarità, dall’incompetenza e dalla menzogna, dove, gli italiani, si sono resi responsabili e complici e di un danno di immagine che ha minato la loro credibilità e messa in dubbio ogni loro capacità critica, attendibilità e amor di patria. Noi, oggi, siamo governati dalla sporcizia e dalla bruttezza, e quando questa arriva al potere, possiamo solo pregare. Gianni Tirelli
Posted on: Sat, 29 Jun 2013 21:32:38 +0000

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