FRAMMENTI DI STORIA ANACAPRESE NEI VIDEO DI SALVATORE VIVO Amare - TopicsExpress



          

FRAMMENTI DI STORIA ANACAPRESE NEI VIDEO DI SALVATORE VIVO Amare Anacapri può significare, per molti, volerne catturare non solo i paesaggi soliti e meno soliti, fissandoli nella loro limpida bellezza, ma anche frammenti dell’umanità che la popola. Credo che tanti si siano scoperti artisti dell’immagine partendo proprio dall’osservazione di ciò che gli sta intorno, e uno di questi è Salvatore Vivo. Che non è un operatore di professione, ma che contribuisce, con i suoi strumenti video, a ricostruire stralci di storia paesana. La sua attenzione maggiore è rivolta alla Settembrata, evento che riporta colori, sapori, umori di una tradizione che merita di essere mantenuta viva, di modo che anche i più giovani possano conoscere il passato e ciò che cadrebbe nel dimenticatoio, se non venisse periodicamente rivissuto e ricordato. Più di una persona mi ha detto che l’ultimo video realizzato da Salvatore, un’antologia delle Settembrate dalla prima alla più recente, è stato particolare, addirittura commovente. Allora gli ho chiesto di visionare il filmato e l’ho trovato effettivamente originale, un collage di momenti collettivi. Ricordo che la prima Settembrata fu, in realtà, la ripresa, da parte dell’allora sindaco Fausto Arcucci, di una tradizione già esistente e risalente a molti anni addietro. Nel video di Vivo immagini in bianco/nero si alternano ad altre a colori, segno di un percorso che va dagli anni ’70 ad oggi. Si snodano davanti agli occhi scene che hanno un denominatore comune, ma che fanno risaltare quanto di più specifico e personale appartenga ad Anacapri, e cioè gli antichi mestieri, i giochi dei bambini, la tarantella, le arti del cucito e del ricamo, il lavoro sulla terra e sul mare, l’artigianato, la gastronomia, la musica e i musicisti, la condivisione dell’allegria mangiando, bevendo, ballando. Molti i periodi di un passato storico anche remoto, rivissuto tramite figuranti e ripresentato nei particolari più accurati, abilmente ricreati da artigiani locali. E poi ho capito perché il video era stato definito commovente: perché, anche se siamo tutti abituati a guardarci indietro e a non vedere più quelli che camminavano vicino o insieme a noi, non siamo però allenati a rivederli senza provare rimpianto e nostalgia. Tanti, i personaggi che contribuivano a realizzare e a rappresentare le Settembrate, ma che sono scomparsi. Ne cito solo alcuni, tra quelli che meritano di essere ricordati per la simpatia di cui godevano in paese, e mi dispiace se non ne ho individuati altri: Nanninella, che canta in varie scene con la sua voce melodiosa, suo fratello Giovanni, Vittorio dell’Aumm aumm, Vladimiro Belvedere, Michele Russo, Giovanni Massa, Vincenzo Santarpia, Salvatore Russo “il gabbiano”, Carlo Celestini, Antonio Arcucci, Giannino Visone, Giorgio Caso, Michele Coppola, Peppino Mazzella, Leopoldo Alberino, Saverio De Angelis, il mitico “Bacco” Salvatore, Giovanni Aversa. Numerosi i fedelissimi personaggi “storici”, quelli che forse hanno partecipato a tutte le Settembrate: da Pamela, con le sue amiche “pacchiane”, a Salvatore Galardo, Mario Coppola, Carmine Bozzaotre, Ottavio Cacace, Gennaro Apuzzo, Domenico Aversa, Franco e Pasquale De Martino, fino alle intere famiglie dei Parlato, dei De Martino, dei Maresca, dei Viva. L’immagine per me forse più suggestiva riguarda la ricreazione della Grotta Azzurra, con tanto di barchette, realizzata dall’ingegnere Rino Di Pietro, già sindaco di Anacapri. Di fronte alla visione offerta dal video si stenta a distinguere l’originale dall’imitazione e forse la bellezza di quell’opera contribuì molto nel far vincere nel 1996 il Grappolo d’oro alla contrada Le Boffe. Belle e melodiose le musiche che accompagnano le immagini, e le canzoni di Franco Moreno e Mario Bindi. All’inizio si parlava di amore per Anacapri. In nome di questo amore, Salvatore Vivo provvede generosamente a diffondere nel mondo le sue opere, molte delle quali vengono pubblicate su You tube. Penso ai tanti emigrati che in tal modo, ovunque siano, possono rivedere gli scorci più belli del loro paese d’origine. Penso alla loro contentezza, ma anche alla nostalgia. Mi sembra doveroso concludere ricordando che il suo lavoro è stato riconosciuto da numerose premiazioni: nel 1986 in seno a un concorso fotografico indetto da un’ associazione culturale; nel 1996 per il video-documentario sugli antichi attrezzi e mestieri anacapresi, presenti nella mostra realizzata da Letizia Celentano; nel 2003 per la diffusione online in tutto il mondo della proiezione video; nel 2008 per il documentario della Settembrata, commentato da Cristina Ricci; infine, quest’anno, ha ricevuto un premio alla carriera per il video che riassume tutte le Settembrate. Ad eccezione del primo concorso fotografico, tutti gli altri premi sono stati conferiti a Salvatore dall’ assessore alla cultura, istruzione ed eventi di Anacapri, prof. Riccardo Federico. Anna Maria Pane
Posted on: Sun, 22 Sep 2013 15:53:37 +0000

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