Falsi ciechi? No, persone normali che vivono nonostante la - TopicsExpress



          

Falsi ciechi? No, persone normali che vivono nonostante la disabilità La Fondazione Lucia Guderzo di Loreggia (Pd) sta raccogliendo video-storie per testimoniare come, pur essendo non vedenti, si possa lavorare e mantenere la propria autonomia. I filmati inviati a tutte le sedi della Guardia di Finanza LOREGGIA (Padova) - Pietro Rivella, 80 anni, è cieco da quando ne aveva 25 e conduce a Jesolo con successo la sua attività di albergatore. Felice Tagliaferri è uno scultore di Bologna che vive grazie alle sue creazioni. Don Gerardo è un parroco musicista della provincia di Perugia. Le loro sono solo alcune delle 17 video-storie finora raccolte dalla Fondazione Lucia Guderzo di Loreggia, in provincia di Padova, per lanciare forte e chiaro un messaggio: Non siamo speciali, siamo normali!. Storie di normalità, appunto, per sfatare il luogo comune che essere ciechi significhi non poter essere autonomi e non poter coltivare aspirazioni e passioni. Si può essere avvocati e insieme portare avanti lazienda agricola di famiglia, sporcandosi le mani con la terra: lo dimostra lavvocato Ghione di Saluzzo. Tutti i lavori, a eccezione della guida delle macchine, li faccio io, orientandomi con gli altri sensi racconta nel video. Ornella Longo e Michela Martini - una impiegata, laltra casalinga -, sono due mamme che testimoniano come si possa gestire casa e famiglia pur non vedendo. Liniziativa nasce per contrastare le accuse di finzione rivolte troppo spesso alle persone non vedenti, solo perché autonome. Il fraintendimento nasce dallidea diffusa dallUnione italiana ciechi, che a forza di dire che la cecità è una cosa gravissima ha ingenerato nellopinione pubblica lidea che una persona non vedente non possa far nulla - spiega il presidente della Fondazione, Davide Cervellin -. Perciò abbiamo voluto che una delle prime attività della nostra fondazione, impegnata a favorire lautonomia delle persone disabili, fosse di raccontare la vita delle persone cieche nei piccoli gesti quotidiani. La storia di Rivella, per dirne una, è lesempio lampante di come si possa davvero avere successo nella vita, con impegno e dedizione. La disabilità non è un alibi per non fare, ma un motivo in più per fare. E per assicurarsi che il messaggio arrivi forte e chiaro a chi di dovere, la Fondazione ha inviato i filmati a tutte le guardie di finanza, che in qualche caso segnalando falsi ciechi ha preso un abbaglio - precisa il presidente -, perché appoggiare correttamente la tazzina del caffè sul piattino non vuol dire che si è in grado di vedere. I video, curati da Cervellin nella sceneggiatura e realizzati dal video maker Graziano Roana, stanno raccogliendo centinaia di visualizzazioni su Facebook, ma dalla Guardia di finanza a oggi non cè stato alcun riscontro. Il prossimo obiettivo è di diffondere il materiale nelle scuole in occasione della giornata mondiale della disabilità del 3 dicembre. (Giorgia Gay) (12 novembre 2013) Torna alla navigazione interna stampa paginainvia questa paginavai a inizio pagina -------------------------------------------------------------------------------- Informazioni generali sul sito Policy Privacy Mappa del sito Copyright Credits Il Contact Center Integrato SuperAbile di informazione e consulenza per la disabilità è un progetto INAIL - Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro - P.I. 00968951004
Posted on: Sat, 16 Nov 2013 10:40:04 +0000

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