Finale 3, le storie del Novecento tenute insieme da un numero - - TopicsExpress



          

Finale 3, le storie del Novecento tenute insieme da un numero - Maurizio Assalto E disponibile a € 1,99 lebook che raccoglie gli articoli della serie estiva Finale 3. Pubblichiamo qui lintroduzione. La distinzione dei due modelli storiografici era delineata fin dai primordi della disciplina nella Grecia del V secolo a.C.: da una parte la storia come res gestae, come esposizione dei «grandi movimenti», essenzialmente politico-militari, quale è incarnata da Tucidide e dalla sua Guerra del Peloponneso - quel che la scuola delle Annales di Marc Bloch e Lucien Febvre bollerà polemicamente come «histoire événementielle»; dallaltra la storia di lunga durata, attenta alla vita materiale, alla cultura e alle mentalità, che ha le sue premesse nella historíe di Erodoto e gli estremi approdi nella teoria e nella pratica dei due storici francesi e dei loro allievi. Una storia più «lenta», meno appariscente e meno memorabile, ma non per questo meno gravida di conseguenze per la vita degli uomini. È nello spirito di questo secondo modello che abbiamo pensato la serie estiva «Finale 3», andando a ripescare, nelle pieghe del 900, quegli eventi in apparenza minori ma che hanno contribuito a cambiare il nostro modo di stare al mondo, e di rappresentarcelo. Perché il 900 non è stato soltanto il «secolo breve» (secondo la definizione di Eric Hobsbawm, ormai a rischio di divenire uno stucchevole tormentone) che si è iniziato nel 1914, con lassassinio dellarciduca Francesco Ferdinando e quel che ne è seguito, e che si è concluso nel 1991 con la dissoluzione dellUnione Sovietica. Non è stato soltanto il secolo delle due guerre mondiali (le prime veramente tali, che non hanno riguardato solo la parte del globo conosciuta in una data epoca ma proprio tutto quanto il pianeta - di più si può immaginare solo una «guerra dei mondi» alla H. G. Wells), né soltanto il secolo dei genocidi (da quello degli Armeni a quello degli Ebrei e quello più recenti della Cambogia e del Ruanda), o degli opposti totalitarismi comunista e nazista. Oltre a questo cè di più, molto di più: così tanto che siamo stati costretti a prolungare il secolo breve fino a farlo sforare nel XXI. Di dieci anni in dieci anni, dal 1903 al 2003, abbiamo così riscoperto che (per esempio) il 1943 della caduta del fascismo e dell8 settembre è anche lanno in cui, in unItalia che ha toccato il fondo, il cinema neorealista, a partire da I bambini ci guardano di Vittorio De Sica, si propone come forza di rinnovamento culturale e sociale; o che il 1973 del golpe in Cile è anche lanno in cui squilla per la prima volta un telefono cellulare, allorigine di una rivoluzione nei nostri stili di vita che è ancora oggi in pieno tumultuoso sviluppo; per finire al 2003 della seconda guerra del Golfo, ma anche del grande black-out che colpì lItalia (e poco prima gli Stati Uniti) facendo suonare lallarme sulla debolezza del sistema di distribuzione dellenergia elettrica, e quindi ponendo le premesse per nuove soluzioni. Undici anniversari alternativi, ma se ne potevano trovare molti altri. Ogni lettore, se consulta le cronologie degli anni novecenteschi con finale 3, può constatarlo, e individuare un percorso (un po) più rassicurante, in mezzo alle bombe e ai fiumi di sangue. Da lastampa.it
Posted on: Thu, 07 Nov 2013 17:53:42 +0000

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