Fori Imperiali: la città è di chi la vive... ogni giorno « - TopicsExpress



          

Fori Imperiali: la città è di chi la vive... ogni giorno « Sgomberiamo subito il campo da equivoci. Non ci interessa la viabilità del settore, gli spartitraffico e le lamentele dei commercianti. Altri hanno il compito di raccogliere le istanze in oggetto. Il nostro punto di vista è storico, politico e culturale. Via dei Fori Imperiali, in origine via dell’Impero, è esso stesso un impianto archeologico, espressione certo di un periodo storico controverso, ma che suscita prese di posizione preconcette. È asse principale di un opera di urbanizzazione assolutamente moderna ed emozionante al tempo stesso. Il piano di riqualificazione della zona, impantanata da secoli in baracche e costruzioni fatiscenti, portò alla restituzione alla città delle sue più nobili vestigia, con una strada assolutamente in linea con i canoni estetici che la circondano. Dunque, storicamente, sarebbe un errore già il solo pensarlo, uno smembramento dell’area. Il problema allora diviene politico. C’è una volontà mai sopita di cancellare ogni traccia del passato di questa città, che sia riconducibile al regime fascista. Lo si faccia allora, ma col coraggio di radere al suolo EUR, Piazza Augusto imperatore, ospedali, case popolari, l’università, stazioni e via dicendo. Ma la cosa più avvilente in verità è l’aspetto culturale della questione Fori imperiali. La città di Roma deve tornare ad essere dei Romani, e non un luna park archeologico per turisti in cerca di una foto ricordo tra i camion bar del Colosseo e i centurioni con le armature di plastica. Roma deve continuare a trasmettere ai suoi abitanti l’energia di tre millenni di storia, attraverso i suoi simboli, le sue opere, i suoi fasti e le sue contraddizioni. Dovremmo poter passare davanti alla tomba di Giulio Cesare anche solo per avvertirne la straordinaria potenza che suscita. Il centro storico, oramai abbandonato dai residenti e dalle loro attività, è in mano al commercio, e dunque al capitale ed alle sue sporche leggi. I romani pertanto, fuori dalle mura aureliane, relegati in quartieri che nulla evocano se non lo sconforto, che fanno i camerieri a turisti annoiati e distratti, venuti qui perché il volo low-cost che ce li ha portati costava meno di quello per Madrid. Cambiare la consapevolezza del ruolo che questa città ha assunto per secoli ovvero di “faro della civiltà”. Per far questo servirebbero anni, servirebbero maestri e professori con maggior sentimento, servirebbero iniziative meno cialtronesche, sindaci romani ma non nella carta d’identità bensì nell’animo. Ricominciamo dall’istituire il 21 aprile come festa della città. Dal rendere gratuiti per i residenti alcuni tra musei ed aree archeologiche più rappresentative. Dall’ istituire bandi per opere e rappresentazioni nel nome di Roma. Piccoli passi certo ma Roma merita altro, merita meglio, merita tutto » >>>>>>>>>>>> #Foro753 #Marino #PD #PDL #Roma #impero
Posted on: Wed, 11 Sep 2013 14:40:55 +0000

Recently Viewed Topics




© 2015