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Gigi Proietti Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Gigi Proietti Gigi Proietti nel 1972 Gigi Proietti nel 1972 Nazionalità Italia Italia Genere Pop Folk Cabaret Periodo di attività 1970 – in attività Etichetta RCA Italiana, BMG Gruppi Trio Melody Sito web proveperunsito.it Luigi Proietti, detto Gigi (Roma, 2 novembre 1940), è un attore, comico, regista, cantante, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano. Protagonista di molti film e di numerose fiction televisive di successo, personalità tra le più complete e valide dello spettacolo italiano, è considerato da molti lerede artistico di Ettore Petrolini. Come attore teatrale è particolarmente apprezzato per le sue doti di affabulatore e trasformista. Indice [nascondi] 1 Biografia 1.1 Gli inizi come cantante 1.2 Attore nel teatro sperimentale 1.3 Successo nella commedia musicale 1.4 Trionfo nei One-Man-Show 1.5 Direttore artistico e regista 1.6 Attore cinematografico e doppiatore 1.7 Attore televisivo 1.8 Conduttore e regista televisivo 1.9 I trionfi sul piccolo schermo 1.10 Attore radiofonico 1.11 Altre performance 1.12 Vita privata 2 Filmografia 2.1 Attore 2.1.1 Cinema 2.1.2 Televisione 2.1.3 Pubblicità 2.2 Regista 2.2.1 Televisione 2.3 Doppiatore 2.3.1 Film danimazione 3 Teatrografìa 3.1 Attore teatrale 3.2 Regista teatrale 3.3 Regista di opere liriche 4 Discografia parziale 4.1 Discografia solista 4.1.1 Album 4.1.2 Raccolte 4.1.3 Singoli 4.1.4 Partecipazioni 4.2 Discografia con Trio Melody 4.2.1 Album 4.2.2 Partecipazioni 5 Riconoscimenti 6 Onorificenze 7 Note 8 Altri progetti 9 Collegamenti esterni Biografia[modifica | modifica sorgente] Gli inizi come cantante[modifica | modifica sorgente] Figlio di Romano Proietti, di Porchiano del Monte (Provincia di Terni), e della casalinga Giovanna Ceci, di San Clemente di Leonessa (Provincia di Rieti), ha vissuto i primi dieci mesi della sua vita in una casa in via di santEligio (una traversa di Via Giulia) a Roma.[1] Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica presso il liceo Augusto di Roma, si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dellUniversità La Sapienza, che abbandonerà a sei esami dalla laurea. Appassionato di musica sin da bambino, suona la chitarra, il pianoforte, la fisarmonica e il contrabbasso, e nel tempo libero inizia ad esibirsi come cantante nelle feste studentesche, nei bar allaperto, e, più avanti, nei night-club più celebri della capitale. Attore nel teatro sperimentale[modifica | modifica sorgente] Nello stesso momento inizia a frequentare il corso di mimica del Centro Universitario Teatrale tenuto da Giancarlo Cobelli, il quale nota subito le sue qualità di musicista e lo scrittura per uno spettacolo davanguardia da lui diretto, Can Can degli italiani (1963), composto da famosi scrittori quali Ercole Patti e Luigi Malerba, dove mette in musica un aforisma di Ennio Flaiano, Oh come è bello sentirsi.... A partire dal 1964 ricopre ruoli di contorno sul palcoscenico con il Gruppo Sperimentale 101 sotto la direzione di Antonio Calenda, dallo stesso Cobelli e anche con Andrea Camilleri, non ancora diventato celebre come scrittore. Il suo primo ruolo lo recita allaperto, travestito da upupa, nella rappresentazione de Gli uccelli di Aristofane (1964) diretto da Giuseppe Di Martino. Dal 1968 ottiene ruoli da protagonista in diversi spettacoli messi in scena dal Teatro Stabile de LAquila, tra cui Il dio Kurt di Alberto Moravia e Operetta di Witold Gombrowicz. Successo nella commedia musicale[modifica | modifica sorgente] Il primo, inaspettato successo arriva nel 1970, quando viene improvvisamente chiamato a sostituire Domenico Modugno, ufficialmente a causa di un incidente capitatogli (ma ufficiosamente, sembra, a causa di dissapori con lautore e co-protagonista della commedia, Renato Rascel) nella parte di Ademar nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluja brava gente. Trionfo nei One-Man-Show[modifica | modifica sorgente] Dopo aver recitato nel 1974 il ruolo di Neri Chiaramantesi nel dramma di Sem Benelli La cena delle beffe, accanto a Carmelo Bene e Vittorio Gassman, nel 1976 stringe un proficuo sodalizio con lo scrittore Roberto Lerici, insieme al quale scrive e dirige i suoi spettacoli, rimasti nella storia, A me gli occhi, please (1976), riportato in scena nel 1993, 1996 e nel 2000, in una memorabile performance allo Stadio Olimpico della sua città natale, oltre a Come mi piace (1983), Leggero leggero (1991) e, per la televisione, Attore, amore mio (1982) e Io, a modo mio (1985). In questi spettacoli Proietti, totalmente privo di guida registica, ha modo di scatenare la sua verve attoriale come monologhista, cantante, imitatore, ballerino, in estenuanti tour de force che ottengono un dirompente successo di pubblico; dalle 6 serate inizialmente previste si superano agevolmente le 300, con oltre 2000 spettatori di media a riempire i teatri tenda ed i palasport di tutta lItalia, ammirato e stimato anche da importanti personalità come Federico Fellini (il quale dapprima pensa a lui per il ruolo di Casanova nel suo film Il Casanova di Federico Fellini, poi assegnato a Donald Sutherland e del quale sarà un efficace doppiatore) ed Eduardo De Filippo[senza fonte]. La collaborazione tra Proietti e Roberto Lerici si può benissimo paragonare a quella, altrettanto proficua, tra Giorgio Gaber e Sandro Luporini per il teatro canzone. Dopo la morte di Roberto Lerici, avvenuta nel 1992 per infarto, Proietti porta in scena e dirige altri due spettacoli solisti, Prove per un recital (1996) e Io, Totò e gli altri (2002). Nel 2004 ha portato in tour lo spettacolo Serata dOnore premiato il 20 agosto allArena di Catanzaro con il Riccio dArgento come migliore spettacolo dellanno nella rassegna Fatti di Musica. Direttore artistico e regista[modifica | modifica sorgente] Nel 1978 assume, insieme a Sandro Merli, la direzione artistica del Teatro Brancaccio di Roma, creando un suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per i giovani attori (la stessa cosa farà Vittorio Gassman con la sua Bottega Teatrale di Firenze), portando in scena con i suoi allievi durante gli anni ottanta numerosi spettacoli assai apprezzati. Nello stesso momento si cimenta anche con la regìa teatrale, specializzandosi in adattamenti teatrali di successi cinematografici, oltre a curare la messa in scena di diverse opere liriche tra il 1983 e il 2002. Nel 1996 scrive e dirige un suo testo, Mezzefigure, mentre nel 1998 è la voce del narratore della fiaba Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev, sotto la direzione orchestrale di Enrique Mazzola. Nel 2005 dirige Pino Quartullo e Sandra Collodel in Quella del piano di sopra, commedia brillante di Pierre Chesnot, replicata nelle stagioni successive, e ottiene un notevole successo accanto a Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli nella versione moderna nel classico di Hennequin e Veber La Presidentessa (già interpretato nel 1968 per la regìa di Franco Enriquez), portato più volte in tournée. Nel 2007 lascia la direzione artistica del Teatro Brancaccio, per assumere quella delGranTeatro sempre a Roma. Attore cinematografico e doppiatore[modifica | modifica sorgente] Nel 1966 debutta contemporaneamente sul grande e piccolo schermo. Al cinema non è però un vero debutto, poiché già a quattordici anni viene scritturato come comparsa nel film Il nostro campione, diretto nel 1955 da Vittorio Duse. In ogni caso il suo primo ruolo, per una curiosa coincidenza, è quello di un maresciallo dei carabinieri, lo stesso che trentanni dopo lo porta alla grandissima notorietà. Nei titoli di testa dei primi film è accreditato come Luigi Proietti. Tinto Brass è il primo regista a valorizzarlo con un ruolo da protagonista nel suo film Lurlo del 1968; quindi partecipa a film di Bolognini, Monicelli, Petri e Magni, ma forse soltanto Alberto Lattuada gli offre un ruolo pienamente compiuto sul versante drammatico nel film Le farò da padre (1974). Partecipa inoltre ad alcuni film americani diretti da registi di prestigio come Lumet, Altman e Ted Kotcheff, nonché col francese Bertrand Tavernier. È fuor di dubbio che il suo ruolo brillante più celebre sia quello dello sfortunato indossatore Bruno Fioretti, che inventa qualsiasi stratagemma per poter giocare ai cavalli in società con alcuni suoi amici perdendo regolarmente, nella commedia di Steno Febbre da cavallo (1976) diventata col tempo un vero oggetto di culto, tanto che nel 2002 se ne realizzerà un sequel a furor di popolo, Febbre da cavallo - La mandrakata, diretto dal figlio di Steno, Carlo Vanzina, definito dallo stesso attore un «ritorno sul luogo del delitto». Con Vanzina tornerà a lavorare in Le barzellette (2004), Unestate al mare (2008), Unestate ai Caraibi (2009) e La vita è una cosa meravigliosa (2010). Si cimenta con successo anche nel campo del doppiaggio, dove inizia nel 1964 prestando la voce al Gatto Silvestro dei cartoon della Warner Bros, quindi a celebri divi del grande schermo come Robert De Niro, Sylvester Stallone, Richard Burton, Richard Harris, Dustin Hoffman, Charlton Heston e Marlon Brando, nonché per George Segal in Tenderly di Franco Brusati e persino a Michel Piccoli nel Diabolik di Mario Bava. È notevole il suo pirotecnico doppiaggio del personaggio del genio della lampada nel film Aladdin (1992), prodotto dalla Walt Disney Pictures, che ripeterà anche nei due sequel distribuiti soltanto in home video, Il ritorno di Jafar e Aladdin e il re dei ladri, e in due videogames ispirati al film, La sfida per Agrabah e La bottega dei giochi di Aladdin. Nel 2012 viene scelto dal direttore di doppiaggio Francesco Vairano per sostituire il compianto Gianni Musy nel doppiaggio del personaggio di Gandalf (interpretato da Ian McKellen) nel film Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato. Non si considerano le serie animate Disney Aladdin e House of Mouse - Il Topoclub, dove Proietti è sostituito da Roberto Pedicini per doppiare il Genio. Prenderà parte a oltre quaranta film nel ruolo di protagonista assoluto tra i quali Meo Patacca (1973), Leredità Ferramonti (1976), Mi faccia causa (1984), Mille bolle blu (1992) e Tutti al mare (2011). Attore televisivo[modifica | modifica sorgente] Gigi Proietti nel 2004 Nel 1966 Proietti debutta in televisione nello sceneggiato I grandi camaleonti, diretto da Edmo Fenoglio. Insieme ad Ugo Gregoretti compare in ruoli soddisfacenti, come quello del truffatore Alfred Jingle ne Il Circolo Pickwick (1967), trasposizione dellomonimo romanzo di Charles Dickens, dove compone e canta anche la sigla finale, La ballata di Pickwick. Proprio durante le sedute di registrazione di questa canzone, incontra un giovane di Poggio Bustone, che in quel brano suona la chitarra, musicista sotto contratto con la casa discografica Ricordi e destinato alla grande notorietà, Lucio Battisti. Sarà il loro primo ed ultimo incontro, ricordato in seguito dallo stesso Proietti in unintervista durante una trasmissione celebrativa sul cantante. Con Gregoretti lavora ancora nel 1974 in uno spettacolo sperimentale che tenta di fondere il varietà con lo sceneggiato, Sabato sera dalle nove alle dieci, dove Proietti è conduttore, compone e canta la sigla iniziale ed interpreta quattro ruoli, e in uno sceneggiato ispirato a Emilio Salgari, Le tigri di Mompracem (1974), ricordato per il largo uso del chroma key, dove interpreta il ruolo di Sandokan due anni prima di Kabir Bedi. Insieme ad Antonello Falqui raggiunge la vetta massima a livello artistico sul piccolo schermo col varietà girato a colori Fatti e fattacci (1975), insieme a Ornella Vanoni, Giustino Durano e Massimo Giuliani, dove interpreta il cantastorie di una scalcinata compagnia di saltimbanchi in un viaggio a puntate attraverso il folklore di quattro città italiane: Roma, Milano, Napoli e Palermo. Alla Sicilia dedica ancora un omaggio in quello stesso anno, cantando in lingua siciliana la celeberrima Ballata di Carini, musicata da Romolo Grano e utilizzata come sigla iniziale dello sceneggiato televisivo Lamaro caso della baronessa di Carini (1975), diretto da Daniele DAnza, con Ugo Pagliai e Janet Agren. Conduttore e regista televisivo[modifica | modifica sorgente] Nel 1981 rientra in televisione con lo sceneggiato Fregoli diretto da Paolo Cavara, ispirato alla vita del grande trasformista Leopoldo Fregoli e suo ennesimo tour de force, nel quale riveste i panni di ben 75 personaggi, oltre a comporre e cantare la sigla di chiusura, Prima de pija sonno. Inoltre è conduttore dei varietà Fantastico 4 (1983) diretto da Enzo Trapani, Io a modo mio (1986) e Di che vizio sei? (1988) per la regìa di Adolfo Lippi. A lui fu affidata la conduzione del tradizionale spettacolo RAI di Capodanno per la particolare edizione del 2000, dove annunciò lavvento del nuovo Millennio. Come regista televisivo debutta nel 1990 con una delle prime sitcom italiane, Villa Arzilla, basato sulle vicende di un gruppo di anziani pensionanti in una casa di riposo, dove appare in brevi cameo come giardiniere della villa, e dove riunisce un bel gruppo di grandi attori e attrici del passato come Giustino Durano, Fiorenzo Fiorentini, Ernesto Calindri, Marisa Merlini e Caterina Boratto. Otto anni più tardi si dirige nel film Un nero per casa (1998) dove interpreta la parte principale di un architetto. I trionfi sul piccolo schermo[modifica | modifica sorgente] Nel 1992 inizia ad ottenere un consistente successo con le serie di telefilm Un figlio a metà, bissato dal seguito Un figlio a metà - Un anno dopo (1994), diretti da Giorgio Capitani, dove interpreta il ruolo di un doppiatore cinematografico (che esercita anche nella realtà e con successo), quindi sempre diretto da Capitani nella sitcom Italian Restaurant (1994) con Nancy Brilli in cui è il proprietario di un ristorante italiano a New York (nella realtà Proietti, per breve tempo, ha effettivamente gestito un ristorante). Nel 1996 arriva il trionfo inaspettato della serie televisiva Il Maresciallo Rocca, creato dalla coppia di scrittori Laura Toscano e Franco Marotta e ancora diretto da Capitani, nella quale lattore romano interpreta il ruolo di Giovanni Rocca, vedovo con tre figli, maresciallo comandante della stazione dei Carabinieri di Viterbo, che tra un caso e laltro si innamora di una deliziosa farmacista, interpretata da Stefania Sandrelli (nella vita reale Proietti non ha fatto il militare per esubero di leva). La serie, partita in sordina su Rai 2, conquista i favori del pubblico fino a superare agevolmente i dieci milioni di telespettatori e a fare seria concorrenza a trasmissioni come il Festival di Sanremo. Il colossale successo impone ai due autori, ai registi (al veterano e collaudato Capitani si alternano Lodovico Gasparini, José María Sánchez e Fabio Jephcott) e al protagonista la realizzazione di ben cinque stagioni, realizzate tra il 1998 e il 2005, e della miniserie conclusiva Il maresciallo Rocca e lamico dinfanzia nel 2008, tutte su Rai Uno. Proietti interpreta un altro personaggio creato da Toscano e Marotta, Lavvocato Porta, in due serie dirette da Franco Giraldi, ma con minor successo. Nel 2005, dopo essere apparso come veterinario in un film diretto da José Maria Sànchez, il 19 marzo è uno degli ospiti donore nella fortunata trasmissione di Renzo Arbore Speciale per me - meno siamo meglio stiamo, dove canta tre canzoni sue, tra le quali la celeberrima Chi me lha fatto fa, e si produce nella divertente recitazione de Il lonfo, probabilmente la più nota delle poesie metasemantiche di Fosco Maraini, recitata successivamente anche nella puntata del 7 febbraio 2007 della trasmissione Parla con me, condotta su Raitre da Serena Dandini. Nel 2009 Proietti gira una fiction su San Filippo Neri dal titolo Preferisco il Paradiso, trasmessa su RaiUno nell’autunno 2010 con ottimi ascolti. Nel 2010 recita nella miniserie tv Il signore della truffa nel ruolo dell’ex truffatore di lungo corso Federico Sinacori, una co-produzione Artis e Rai Radiotelevisione Italiana, destinata alla prima serata RaiUno.[2] Attore radiofonico[modifica | modifica sorgente] Alla radio incontra un notevole successo nella celeberrima trasmissione Gran varietà, dove partecipa durante le stagioni 1973-1974 interpretando il personaggio di un ladruncolo, e in quella del 1975-1976, dove è un irresistibile conquistatore femminile che a parole (e con tre ipotesi) è infallibile, ed alla prova dei fatti accumula continui disastri, ma non si abbatte mai, come canta inesorabile accompagnandosi alla chitarra alla fine dei suoi sketch. Personaggio tra i più azzeccati della sua carriera, lancia un tormentone di successo (Invidiosi!) destinato a rimanere nel ricordo. Dietro il microfono tornerà soltanto nel 1995 come voce narrante dello sceneggiato Belfagor, ovvero il fantasma del Louvre. Altre performance[modifica | modifica sorgente] Si cimenta anche nella poesia, seguendo lesempio del Belli, di Trilussa e dello stesso Petrolini, componendo diversi sonetti pubblicati negli anni novanta in una rubrica del quotidiano romano Il Messaggero. Compare in diversi spot pubblicitari e partecipa al Festival di Sanremo del 1995, insieme a Peppino Di Capri e Stefano Palatresi, col nome di Trio Melody, con il brano Ma che ne sai... (...se non hai fatto il piano bar). Vita privata[modifica | modifica sorgente] Artista esuberante e simpatico sulla scena quanto riservatissimo sulla sua vita privata, dal 1967 è il compagno di una ex guida turistica svedese, Sagitta Alter, ed ha due figlie: Susanna e Carlotta. È un grandissimo tifoso della Roma. È alto 187 cm[3]. Il 30 settembre 2013 ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Viterbo. Filmografia[modifica | modifica sorgente] Attore[modifica | modifica sorgente] Cinema[modifica | modifica sorgente] Il nostro campione, regia di Vittorio Duse (1955) Se permettete parliamo di donne, regia di Ettore Scola (1964) Le piacevoli notti, regia di Armando Crispino e Luciano Lucignani (1966) La ragazza del bersagliere, regia di Alessandro Blasetti (1966) Lo scatenato, regia di Franco Indovina (1967) Una ragazza piuttosto complicata, regia di Damiano Damiani (1968) La matriarca, regia di Pasquale Festa Campanile (1968) Lurlo, regia di Tinto Brass (1968) La virtù sdraiata (The Appointment), regia di Sidney Lumet (1969) Dropout, regia di Tinto Brass (1970) Brancaleone alle crociate, regia di Mario Monicelli (1970) La mortadella, regia di Mario Monicelli (1971) Bubù, regia di Mauro Bolognini (1971) Gli ordini sono ordini, regia di Franco Giraldi (1972) Meo Patacca, regia di Marcello Ciorciolini (1973) La Tosca, regia di Luigi Magni (1973) La proprietà non è più un furto, regia di Elio Petri (1973) Le farò da padre, regia di Alberto Lattuada (1974) Conviene far bene lamore, regia di Pasquale Festa Campanile (1975) Languidi baci... perfide carezze, regia di Alfredo Angeli (1976) Febbre da cavallo, regia di Steno (1976) Bordella, regia di Pupi Avati (1976) Chi dice donna dice donna, regia di Tonino Cervi (1976) Leredità Ferramonti, regia di Mauro Bolognini (1976) Casotto, regia di Sergio Citti (1977) Un matrimonio (A wedding), regia di Robert Altman (1978) Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi dEuropa (Who is killing chefs of Europe?), regia di Ted Kotcheff (1978) Due pezzi di pane, regia di Sergio Citti (1979) Non ti conosco più amore, regia di Sergio Corbucci (1980) Di padre in figlio, regia di Alessandro e Vittorio Gassman (1982) FF.SS. - Cioè: ...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?, regia di Renzo Arbore (1983) Mi faccia causa, regia di Steno (1984) Mille bolle blu, regia di Leone Pompucci (1993) - voce narrante Eloise, la figlia di dArtagnan (La fille de dArtagnan), regia di Bertrand Tavernier (1994) Panni sporchi, regia di Mario Monicelli (1999) Febbre da cavallo - La mandrakata, regia di Carlo Vanzina (2002) Le barzellette, regia di Carlo Vanzina (2004) Unestate al mare, regia di Carlo Vanzina (2008) Unestate ai Caraibi, regia di Carlo Vanzina (2009) La vita è una cosa meravigliosa, regia di Carlo Vanzina (2010) Tutti al mare, regia di Matteo Cerami (2011) Box Office 3D - Il film dei film, regia di Ezio Greggio (2011) Televisione[modifica | modifica sorgente] La maschera e il volto, regia di Flaminio Bollini - film TV (1965) Il circolo Pickwick, regia di Ugo Gregoretti - film TV (1968) La fantastica storia di don Chisciotte della Mancia, regia di Carlo Quartucci - film TV (1970) Le tigri di Mompracem, regia di Ugo Gregoretti - film TV (1974) Romanzo popolare italiano, regia di Ugo Gregoretti - film TV (1975) Fregoli, regia di Paolo Cavara - film TV (1981) Viaggio a Goldonia, regia di Ugo Gregoretti - film TV (1982) Gli innocenti vanno allestero, regia di Luciano Salce - film TV (1983) La bella Otero, regia di José María Sánchez - film TV (1984) Io a modo mio, regia di Eros Macchi - film TV (1985) Sogni e bisogni, regia di Sergio Citti - film TV (1985) Facciaffitasi - serie TV (1987) Liebe ist stärker als der Tod, regia di Juraj Herz - film TV (1988) Villa Arzilla, regia di Gigi Proietti - serie TV (1990) Un figlio a metà, regia di Giorgio Capitani - film TV (1992) Passioni - soap opera, regia di Fabrizio Costa (1993) Italian Restaurant - serie TV (1994) Un figlio a metà - Un anno dopo, regia di Giorgio Capitani - film TV (1995) Il maresciallo Rocca, serie TV (1996-2005) Lavvocato Porta, regia di Franco Giraldi - film TV (1997) Un nero per casa, regia di Gigi Proietti - film TV (1998) Avvocato Porta - Le nuove storie, regia di Franco Giraldi - film TV (2000) Mai storie damore in cucina, regia di Giorgio Capitani e Fabio Jephcott - film TV (2004) Il veterinario, regia di José Maria Sànchez - film TV (2004) Il maresciallo Rocca e lamico dinfanzia, regia di Fabio Jephcott - miniserie TV (2008) Preferisco il Paradiso, regia di Giacomo Campiotti - miniserie TV (2010) Il signore della truffa, regia di Luis Prieto - miniserie TV (2011) I Cesaroni - serie TV, episodio 5x05 (2012) Lultimo papa re, regia di Luca Manfredi – miniserie TV (2013) Pubblicità[modifica | modifica sorgente] Canone RAI (1998/2001), testimonial Kimbo Caffè (dal gennaio 2002 allaprile 2010), testimonial TIM (settembre 2010/dicembre 2011), testimonial Green Network (da aprile 2012), testimonial Regista[modifica | modifica sorgente] Televisione[modifica | modifica sorgente] 1990: Villa Arzilla (sit-com) 1998: Un nero per casa (film tv) Doppiatore[modifica | modifica sorgente] Robert De Niro in Mean Streets, Gli ultimi fuochi, Casinò Sylvester Stallone in F.I.S.T., Rocky Richard Harris in Camelot, Un uomo chiamato Cavallo Ian McKellen in Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato, Lo Hobbit - La desolazione di Smaug Richard Burton in Chi ha paura di Virginia Woolf? Dustin Hoffman in Lenny Paul Newman in Buffalo Bill e gli indiani Kirk Douglas in Uomini e cobra Gregory Peck in La notte dellagguato Dean Jones in Tutti i mercoledi Robert Stack in Il più grande colpo del secolo Michael Pate in Il ritorno del pistolero Jean Reno in I visitatori Charlton Heston in Hamlet Rock Hudson in I due invincibili Marlon Brando in Riflessi in un occhio doro Donald Sutherland in Il Casanova di Federico Fellini George Segal in Gioco senza fine Bourvil in Tre uomini in fuga Helmut Berger in Salon Kitty Roy Danton in Agente speciale LK operazione Re Mida Michel Piccoli in Diabolik Robert Mark in Uccidi o muori Benito Stefanelli in I giorni dellira Franco Ricci in Profumo di donna Genio in Aladdin Aldo Berti in Un angelo per Satana Voce della Morte in Brancaleone alle crociate Voce del Drago in Dragonheart Anthony Hopkins in Hitchcock Film danimazione[modifica | modifica sorgente] Aladdin, Il ritorno di Jafar e Aladdin e il re dei ladri (voce del Genio) La spada magica - Alla ricerca di Camelot (voce di Devon e Cornelius) Chi ha paura...? (voce di Yorick) Happy Feet 2 (voce di Bryan il capospiaggia) Teatrografìa[modifica | modifica sorgente] Attore teatrale[modifica | modifica sorgente] 1963: Can Can degli italiani, regia di Giancarlo Cobelli (mette in musica ed esegue un aforisma di Ennio Flaiano) 1964: Gli uccelli di Aristofane, regia di Giuseppe Di Martino (recita allaperto travestito da upupa) 1964: Romolo il grande di Friedrich Dürrenmatt, regia di Giuseppe Di Martino 1964: La caserma delle fate, testo e regia di Giancarlo Cobelli 1965: Larbitro di Luigi Pistilli, regia di Giorgio Magliulo 1965: La maschera e il volto di Luigi Chiarelli (nel ruolo dellavvocato Luciano Spina) 1965: Il mercante di Venezia di William Shakespeare, regia di Ettore Giannini (nei ruoli di Menestrello, Selerio e Selerino) 1965: Direzione memorie di Corrado Augias, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101) 1965: Il re Cervo di Carlo Gozzi, regia di Andrea Camilleri 1966: Gioco con la scimmia di Enrico Filippini, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101) 1967: Il desiderio preso per la coda di Pablo Picasso, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101, nel ruolo di Picasso) 1967: Il misantropo di Molière (nel ruolo di Acasto) 1968: Le mammelle di Tiresia di Guillaume Apollinaire, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101) 1968: La Celestina di Fernando De Rojas, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101, interpretato con Laura Adani, Paila Pavese, Marisa Belli) 1968: Riflessi di conoscenza di Corrado Augias, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101) 1968: Il tubo e il cubo di Augusto Frassineti, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101) 1968: La Presidentessa di Maurice Hennequin e Peter Veber, regia di Franco Enriquez (nel ruolo di Octave Rosiman) 1969: Nella giungla delle città di Bertolt Brecht, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101, nel ruolo di George Garga) 1969: Coriolano di William Shakespeare, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101, nel ruolo principale di Coriolano) 1969: Il dio Kurt di Alberto Moravia, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101, nel ruolo principale di Kurt) 1969: Operetta di Witold Gombrowicz, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101) 1970: Alleluja brava gente, commedia musicale di Renato Rascel, Domenico Modugno e Iaia Fiastri, regia di Garinei e Giovannini (nel ruolo di Ademar) 1974: La cena delle beffe, dramma di Sem Benelli, regia di Carmelo Bene (nel ruolo di Neri Chiaramantesi) 1976: A me gli occhi, please di Gigi Proietti e Roberto Lerici, regia di Gigi Proietti (one-man-show, riportato in scena con nuove versioni nel 1993, 1996 e nel 2000 allo Stadio Olimpico di Roma) 1978: Commedia di Gaetanaccio di Luigi Magni, regia di Gigi Proietti (nel ruolo principale di Gaetanaccio) 1979: Caro Petrolini da scritti di Ettore Petrolini, regia di Gigi Proietti (nei ruoli di Tiberio, Archimede, Benedetto e le macchiette, con gli allievi del suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche) 1980: Il bugiardo di Carlo Goldoni, regia di Ugo Gregoretti (nel ruolo di Lelio de Bisognosi) 1981: Stanno suonando la nostra canzone di Neil Simon, regia di Gigi Proietti (nel ruolo di Vernon Gersh) 1981: Edipo re di Sofocle, regia di Vittorio Gassman (nel ruolo del Nunzio) 1983: Come mi piace di Gigi Proietti e Roberto Lerici, regia di Gigi Proietti (one-man-show) 1985: Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, regia di Gigi Proietti ed Ennio Coltorti (nel ruolo di Cyrano) 1988: Liolà di Luigi Pirandello, regia di Gigi Proietti (nel ruolo di Liolà) 1989: I sette re di Roma di Luigi Magni, regia di Pietro Garinei (nei ruoli di: Enea, Tiberino, Fauno Luperco, Orazio, Bruto e i sette re) 1989: Edmund Kean di Raymund Fitzsimmons, regia di Gigi Proietti (nel ruolo di Kean) 1991: Leggero leggero di Gigi Proietti e Roberto Lerici, regia di Gigi Proietti (one-man-show) 1994: Per amore e per diletto da materiali di Ettore Petrolini (nuovo allestimento dopo quello del 1987, nei ruoli di Gastone, Archimede e Benedetto) 1996: Prove per un recital, testo e regia di Gigi Proietti (one-man-show) 1996: La morte dellarcivescovo di Brindisi, testo e regia di Giancarlo Menotti (voce narrante) 1996: Il giudizio universale di Claudio Ambrosini, ispirato alla sceneggiatura del film omonimo di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini, regia di Vincenzo Grisostomi (voce che annuncia il Giudizio Universale) 1998: La Pietà, testo e regia di Vincenzo Cerami su musiche di Nicola Piovani (voce narrante) 2000: Socrate, adattamento di Vincenzo Cerami dai Dialoghi di Platone, regia di Gigi Proietti (nel ruolo di Socrate) 2002: Io, Toto e gli altri, testo e regia di Gigi Proietti (one-man-show) 2004: Serata dOnore, testo e regia di Gigi Proietti (one-man-show) 2006: Ma lamor mio non muore, dai materiali di Ettore Petrolini 2007: Buonasera...varietà di fine stagione, di e con Gigi Proietti 2007: La Papessa Giovanna, con Sandra Collodel e Andrea Pirolli (contributo video, spettacolo ripreso anche nel 2008 e nel 2011) 2008: Di nuovo buonasera, regia di Gigi Proietti (Nuova ripresa nel 2009) 2008: Viva Don Chisciotte!, regia di Gianpiero Borgia 2011: La mostra di Claudio Pallottini e Simona Marchini con Simona Marchini (Regia e contributo audio, spettacolo ripreso anche nel 2012) 2011: Di nuovo buonasera... a tutti, regia di Gigi Proietti 2012: Apocalisse - Lopera, regia di Jocelyn (Voce registrata di Dio) Regista teatrale[modifica | modifica sorgente] 1976: A me gli occhi, please di Gigi Proietti e Roberto Lerici (one-man-show, riportato in scena con nuove versioni nel 1993, 1996 e nel 2000 allo Stadio Olimpico di Roma) 1978: Commedia di Gaetanaccio di Luigi Magni (anche attore) 1979: Caro Petrolini da scritti di Ettore Petrolini (anche attore, con gli allievi del suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche) 1981: Stanno suonando la nostra canzone di Neil Simon (anche attore accanto a Loretta Goggi, riportato in scena nel 1998) 1983: Come mi piace di Gigi Proietti e Roberto Lerici (one-man-show) 1985: Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand (co-regia Ennio Coltorti, anche attore) 1987: Per amore e per diletto da materiali di Ettore Petrolini (solo regia, con gli allievi del suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche, riportato in scena nel 1994) 1988: Liolà di Luigi Pirandello (anche attore) 1989: Guardami negli occhi di Georges Feydeau (solo regia) 1989: Karin di Arieh Chen (solo regia) 1989: Edmund Kean di Raymund Fitzsimmons (anche attore) 1991: Leggero leggero di Gigi Proietti e Roberto Lerici (one-man-show) 1991: Due dozzine di rose scarlatte di Aldo De Benedetti (solo regia) 1991: La pulce nellorecchio di Georges Feydeau (solo regia) 1992: Cose di Casa di Paola Tiziana Cruciani (solo regia) 1993: Casa di frontiera di Gianfelice Imparato (solo regia; nel 2001 dalla commedia teatrale, Massimo Costa dirige la versione cinematografica, La Repubblica di San Gennaro) 1996: La Capannina di André Roussin (solo regia) 1996: Prove per un recital (one-man-show) 1996: Mezzefigure (solo testo e regia) 1998: Stanno suonando la nostra canzone di Neil Simon (solo regia, nuovo allestimento dopo quello del 1981) 1999: Dramma della gelosia, adattamento dalla sceneggiatura del film Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca di Ettore Scola (solo regia) 2000: Socrate, adattamento di Vincenzo Cerami dai Dialoghi di Platone (anche attore) 2000: Taxi a due piazze di Ray Cooney (solo regia, nuova rappresentazione nel 2005) 2001: Falstaff e le allegre comari di Windsor di William Shakespeare e Arrigo Boito, con Giorgio Albertazzi (solo regia) 2001: Full Monty di Terence McNally e David Yazbeck, adattamento teatrale del film omonimo con Giampiero Ingrassia e Rodolfo Laganà (solo regia) 2002: Una Martins De Luxe di Claudio Pallottini (solo regia) 2002: Io, Toto e gli altri (one-man-show e ripreso nel 2006) 2003: Non ti conosco più di Aldo De Benedetti (solo regia) 2003: Romeo e Giulietta di William Shakespeare (solo regia, nuova rappresentazione nel 2005) 2004: Stregata dalla luna di John Patrick Shanley, adattamento teatrale dal film Moonstruck (solo regia) 2005: Quella del piano di sopra di Pierre Chesnot, con Pino Quartullo e Sandra Collodel (solo regia) 2005: La Presidentessa di Maurice Hennequin e Peter Veber, con Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli (solo regia) 2006: Liolà di Luigi Pirandello, con Gianfranco Jannuzzo e Manuela Arcuri (solo regia) 2007: Buonasera - Varietà di fine stagione, regia di Gigi Proietti 2008: Di nuovo buonasera, regia di Gigi Proietti (Nuova ripresa nel 2009) 2011: La mostra di Claudio Pallottini e Simona Marchini con Simona Marchini (Regia e contributo audio, spettacolo ripreso anche nel 2012) 2011: Di nuovo buonasera... a tutti, regia di Gigi Proietti Regista di opere liriche[modifica | modifica sorgente] 1983: Tosca di Giacomo Puccini 1985: Don Pasquale di Gaetano Donizetti 1985: Falstaff di Giuseppe Verdi 1986: Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart (nuova rappresentazione nel 2005) 1995: Benvenuto Cellini di Hector Berlioz 2002: Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart 2009: Nabucco di Giuseppe Verdi 2010: Carmen di Georges Bizet Discografia parziale[modifica | modifica sorgente] Discografia solista[modifica | modifica sorgente] Album[modifica | modifica sorgente] 1971 - Alleluja brava gente (RCA, PSL 10507, LP) con Renato Rascel 1971 - Bubù (Carosello, CLN 25004, LP) con Giorgio Gaber 1972 - Meo Patacca (RCA, PSL 10556, LP) 1975 - Nun je da retta Roma (RCA, TCL1 - 1126, LP) 1977 - A me gli occhi please (RCA, PL 31249, 2xLP) 1979 - Gaetanaccio (RCA, LP) 1981 - Stanno suonando la nostra canzone (Polydor, 2448 129; con Loretta Goggi e il cast) 1983 - Le more (Philips, 818 032, LP) 1997 - Il fatto è... che non so dimenticare (RTI Music, CD) I 7 re di Roma (LP, MC) Raccolte[modifica | modifica sorgente] 1974 - Una sera con Luigi Proietti (RCA, TPL1 1001, LP, Stereo8) 1982 - Amore, amore mio (RCA - Linea Tre, NL 33192, LP) 2002 - I grandi successi (BMG - Flashback, 2xCD) 2009 - Collections (RCA Italiana, CD) I grandi successi originali (MC) Singoli[modifica | modifica sorgente] 1971 - Se io non ci sarò (General Music, 7) 1971 - Amore fiore mio (RCA Italiana, 7) 1972 - Meo Patacca/Quante navemo dette (RCA Original Cast, 7) 1973 - Nun je da retta Roma/Mi madre è morta tisica/Tremate lo stesso... (RCA Original Cast, 7) 1974 - Che brutta fine ha fatto il nostro amore (RCA Italiana, 7) 1975 - La ballata di Carini (RCA Original Cast, 7) lato B di Schola Cantorum 1975 - Me so magnato er fegato/La vita è nosteria (RCA Italiana, 7) 1975 - Se dovessi cantarti (Vanilla, 7) con Ornella Vanoni 1976 - Sono un uomo semplice con i peli sul petto/Dove è andata Mari (RCA Italiana, 7) 1979 - Me vie da piagne/Tango della morte (RCA, 7) lato B con Daria Nicolodi 1979 - Canzone a Nina (Cetra, 7) 1981 - Prima de pijà sonno/Sempre la stessa vitaccia... (RCA Original Cast, 7) 1983 - Foxtrot/Apri la finè (Philips, 814 997-7, 7) Chi me lha fatto fa/Cosa hai da guardare (RCA, PM 3647, 7) Partecipazioni[modifica | modifica sorgente] 1979 - Roma de na vorta (RCA - Linea Tre, NL 33091, LP) Roma de oggi (RCA - Linea Tre, LP) Discografia con Trio Melody[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Trio Melody. Album[modifica | modifica sorgente] 1995 - Ma che ne sai... (...se non hai fatto il piano-bar) (Easy Records Italiana, ESY 478564 2, CD) Partecipazioni[modifica | modifica sorgente] 1995: Supersanremo 95 (Polygram, 525 455-2, CD) con il brano Ma che ne sai... (...se non hai fatto il piano-bar) Riconoscimenti[modifica | modifica sorgente] Nastri dargento 1997 - Nastro dargento al migliore doppiaggio maschile, per Robert De Niro, in Casinò 2003 - Nastro dargento al migliore attore protagonista, per Febbre da cavallo - La mandrakata Onorificenze[modifica | modifica sorgente] Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana — 27 dicembre 1991. Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri. Note
Posted on: Sat, 09 Nov 2013 18:18:24 +0000

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