Hello folks, Here we are. From 9 April my new novel “Bowling” will be in the bookshops In recent years I have often talked about how some books and some stories are born. This book started out during a game of pool at an airport in Frankfurt. There were my friend Christian Dellavedova (he lost the game, as always he does) and some other very bad guys. And I had a wound on my hand. Then something happened, I think what is called a narrative transposition: the pool game has become a bowling game, the wound has become the starting point for a terrible episode lost in the past of a character named Al, and the whole episode became a short story and then a novel, this Bowling. Then, I realized that it was also a story about friendship and especially relationships and promises we cannot keep. The story is coming off a piece at a time with these characters locked in a bowling alley that slowly came to life: Livia, Al, Salvo and all the others. The book, in some way, I think, speaks about a separation. A fragment first appeared two years ago, thanks to Elizabeth McKenzie in the Chicago Quarterly. Now it arrived at destination here in Italy, complete and finished, with the best suit I could arrange for it (for now, because the stories are always playing tricks on me) All of that thanks to a series of special people, My brother Ivan Manuppelli (who oversaw the cover) and Christan Della Vedova, who lost the game and helped me to find some graphic solutions for the “ball” (because a book is also a question of imagination) one of my favorite authors and greatest friends, Chuck Kinder , who has read the novel and then wrote a very nice blurb (Chuck, you’re the king, always the king) my people, who have believed in the story and in me (no easy feat because writing involves telling stories), you are all saints to stay around me and then a publisher, Barney , who took the risk of hosting an old outlaw as me a series of great American writers who have taught me a lot about the craft of writing with their friendship: Peter Orner, Diane Cecily, Ed McClanahan, William J Harris, Carlos Dews, Robert Ward, Robert Peluso, David James Keaton, Jon-Clay Kemper, Aubrey Hirsch, Salvatore Pane, Owen P. King, Tom Zigal, Edward Field, John Domini, John Smolens, Ann Joslin Williams, Lee Skirboll other traveling companions (which will also follow the crazy book tour and are always ready for some bad misadventure with the crazy eye-talian man): the outlaws Claudio della Pietà and Michele Crescenzo , Gian Paolo Serino , Luca Dresda, Matteo Spinelli , Paolo Zardi , Filomena Grimaldi , and all bookshops that will host and hosted the powder and the guns of this cowboy and more an ocean of other people I probably forget and the first person who believed in me, Fernanda Pivano, who read all my youth poems (pomes) years ago, especially that about the “chicken” shoes, and now, the most decisive person in this stuff, ladies and gentlemen, my outlaw agent (the best agent in the world) Giorgia Del Bianco (what a mess!, Godine, but we made it) What else to say ? the hand is healing now, it pinches just a little, the bowling alley is empty, glittering. just a shot to knock down the ninepins. C’mon and take your best shot N. Hello folks, il 9 aprile uscirà il mio romanzo Bowling , in questi anni ho spesso parlato in giro di come alcuni libri e alcune storie sono nate. Questo libro è nato da una partita a biliardo in un aeroporto di Francoforte. cerano il mio amico Christian Della Vedova (che ha perso, come sempre) e alcuni altri brutti ceffi. E avevo una ferita alla mano. Poi è successo qualcosa, penso che si chiami trasposizione narrativa: la partita di biliardo è diventata una partita di bowling, è caduta un sacco di neve, la ferita alla mano è diventata il punto di partenza per un terribile episodio perso nel passato di un personaggio chiamato Al, e l’intera vicenda si è trasformata prima in un racconto e poi in un romanzo, Bowling appunto. Poi ho capito che si trattava anche di una storia che parlava di amicizia e soprattutto relazioni, e promesse che non riusciamo a mantenere. Il romanzo è venuto fuori un pezzo alla volta, con tutti questi personaggi chiusi in una salta da bowling che lentamente prendevano vita: Livia, Al, Salvo e tutti gli altri. Il libro, in qualche modo, credo parli di una separazione. Un primo frammento è comparso due anni fa, grazie a Elizabeth McKenzie, sulla Chicago Quarterly. Ora è giunto a destinazione, completo e finito, con l’abito migliore che sono riuscito a dargli (almeno per il momento, perché le storie giocano sempre brutti scherzi con me) Tutto questo grazie a una serie di persone speciali: mio fratello Ivan Manuppelli (che ha curato la cover) e Christan Della Vedova, che “ha perso la partita” e mi ha aiutato per alcune soluzioni grafiche per la “boccia” Perché un libro è anche una questione di immaginario E uno dei miei autori preferiti e più grandi amici, Chuck Kinder, che lo ha letto e poi mi ha scritto un bellissimo blurb 8sei il re, Chuck, sei sempre tu il re) La mia “gente” che ci ha creduto (e mi hanno creduto, impresa non facile perché scrivere comporta raccontare storie), tutti santi a starmi attorno e poi un editore, Barney, che si è preso il rischio di ospitare un vecchio fuorilegge come me una serie di scrittori americani fantastici che mi hanno insegnato molto sul mestiere di scrivere: altri compagni di viaggio (che mi seguiranno anche nel tour del libro e con cui è sempre pronta qualche disavventura): i fuorilegge Claudio Della Pietà e Michele Crescenzo, Gian Paolo Serino, Luca Dresda, Matteo Spinelli, Paolo Zardi, Filomena Grimaldi, e tutte le librerie che ospiteranno le polveri e le pistole di questo cowboy più un oceano di altre persone che probabilmente dimentico la prima persona che ha creduto in me, Fernanda Pivano, che anni fa lesse tutte le mie poesie giovanili, soprattutto quella delle “scarpe di pollo” e per ultimo, la persona più decisiva di tutta questa storia, signore e signori, la mia agente fuorilegge (la migliore agente del mondo) Giorgia Del Bianco (che disastro!, Godine, ma ce labbiamo fatta) Che altro dire? la ferita alla mano sta guarendo, pizzica soltanto un po, la pista da bowling è vuota, luccicante. basta un tiro per buttare giù i brilli. Avanti, fate il vostro miglior tiro N. thanks also to Antonella Di Leo, Laura Pezzino, La Redazione Di Flanerí, Steven Varni, Lorenzo Mari, Charlotte Viss, Francesca Giannelli, Luca Durante, Andrea Manca, Andrew Pack, Libreria Fahrenheit, Ray Banhoff, Nicola LagioiaPaolo Agrati, Coral Staley, Daniel Chiesa, Luigi Scaffidi, Il Libraio della Marcopolo, Marco Piazza, Marco Rufus Petrella, Jeffrey Condran, Ermanno Ettorre, Anna Falavena, Libreria Mondadori PortaliAnna Claudia Furgeri Caramaschi, Joyce Maynard,, James Grady, Angela Pneuman, Scott McClanahan
Posted on: Mon, 31 Mar 2014 12:12:41 +0000
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