Ho appena ricevuto posta per me. Dio, quanto ho aspettato il postino in vita mia! Voi non immaginate quanto io abbia atteso delle lettere da chi poi non so, non era razionale pensarlo: ero isolata, come potevano sapere che esistevo? Però era più forte di me, ero piccola piccola e mi mettevo, piantata come un pilone di cemento, in mezzo alla corte, destate, con un sole che spaccava le pietre e gli animi fino alla ottava generazione. Aspettavo di sentire, ancora prima di vedere la scia di polvere che sollevava il motorino sui cui arrivava che pareva una onda grigia svuotata del suo potere, il rumore della marmitta del Piaggio bianco su cui arrivava il figlio di Piero Caiccia, il postino. Porca eva: finiva sempre col fare gli ultimi cinquanta metri del rettilineo che portava a tagliare il traguardo del cancello della nostra proprietà con i piedi sul manubrio seminando bestemmioni talmente fantasiosi che, sono certa, facevano ridere anche dio e la madonna con tutti i santi del paradiso. Lacrobazia la faceva per via di Blec, un cocker nero che ci era arrivato in corte dopo un temporale e che avevano deciso di tenere perché era matto come un sesto: abbaiava e ringhiava a tutti attaccandoli. Il povero postino a un certo punto minacciò di denunciarlo alla casa comunale se non lo avessimo tenuto legato, ma a casa se ne fregavano, Blec era il cane ideale, non faceva passare nessuno senza fargli venire la diarrea a scatti. Poi fece una brutta fine, iniziò a mordere anche noi e venne ammazzato con locio di un badile, sempre in un giorno qualunque ma senza temporale. Oggi ho ricevuto le bozze del mio libro, Lordine innaturale degli elementi, uscirà con Baldini&Castoldi, ora sto ripensando a Blec, spero non abbai più ora. Grazie ad Antonella Fassi per la cura e lincoraggiamento: nulla è scontato mai. Oggi sono felice.
Posted on: Tue, 19 Nov 2013 09:45:10 +0000
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